Capitolo 9

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Ci dirigemmo sempre più in alto, fino ad arrivare alla grande villa.

Fummo subito accolte dalla servitù che ci fece accomodare in una grande sala.

Alle pareti vi erano diversi quadri, probabilmente antenati e capostipiti della famiglia, ma mi soffermai in particolar modo su uno trovatosi isolato dagli altri e dalla cornice ancora più sfarzosa e appariscente, che regnava su tutti i dipinti.

Raffigurava un'uomo dalle vesti raffinate e regali,dove il nero regnava su tutti gli altri colori.

Anche i suoi capelli erano neri corvini e gli cadevano dolcemente sul pallido viso, facendo intravvedere due scuri e taglienti occhi scarlatti.

Aveva l'espressione fiera e regale, ma allo stesso tempo un pizzico di tristezza era ben notabile .

<< sono belli ,non è vero?>>

Una donna dall'aspetto giovanile e freddo avanzava verso di noi grazie al l'ausilio di un bastone in legno lucente.

<< soprattutto questo isolato dagli altri >>
Risposi a Zeira

Si avvicinò lentamente al dipinto e lo accarezzò dolcemente con uno sguardo amaro.

<< lui è Edgar, ultimo capostipite maschile della nostra famiglia, tuo padre >>

Guardai negli il dipinto ed ero sempre più convinta che saremmo andati d'accordo, ma non sempre si ottiene ciò che si vuole.

<< Erin ricordati ciò per cui siamo venute >>

Disse Ann bisbigliando

<< Zeira, devi aiutarci a trovare una demone>>
Dissi ritornando seria.

<< ho già messo in moto dei miei mercenari, stanno cercando la demone, stasera ritorneranno con la sua posizione.>>

<< ma non sapete neanche il suo aspetto!>>

Disse Ann sconcertata

<< non sarò il diavolo ma ho un certo peso alla corte reale e non mi sfugge niente grazie alle visioni, compreso quell'angelo che vi portate appresso>>

Disse guardando Ann

<< dovresti liberartene cara, lui non è il tuo amato, non importa quanto gli possa assomigliare>>

Lunghi attimi di silenzio si susseguirono.

La morte di Tom era stata un trauma per Ann, ed era chiaro che ne fosse ancora scossa.

Helian , esteticamente ,era davvero molto simile a Tom , probabilmente questo era uno dei motivi per cui voleva proteggerlo, ma non lo avrebbe mai ammesso.
Non avevo idea di come avrebbe reagito Ann alle parole di Zeira.

Rabbia, risentimento, dolore , odio e vendetta.

Ann aveva tenuto dentro di se tute queste emozioni per due anni, era inevitabile che sarebbe crollata.

<< magari gli assomiglia, ma non permetterò ad una donna colma di solitudine come te di parlarmi come se mi conoscesse>>

Sinceramente non volli intromettermi e nemmeno fermarle.

Quelle sue erano molto simili.

<< ho perso la cosa che mi era più cara in questo mondo.

L'ho visto morire tra le mie braccia, sacrificarsi per me,Ma a differenza tua non ho trovato conforto nella solitudine, ho continuato a vivere per lui e per mantenere viva la sua memoria.

Tu non hai il diritto di giudicarmi per questo >>

Zeira rimase immobile e con una espressione fredda sul volto.

<< andatevene... Vi farò sapere io gli spostamenti della demone, ma ora andatevene >>

Eseguimmo l'ordine e lasciammo nuovamente là demone rintanarsi nei suoi pensieri .

Zeira pov

Camminai verso il suo ritratto.

Con una mano accarezzai la tela che raffigurava i suoi lineamenti ,ormai appartenenti al passato .

Il tuo ricordo, che prima mi era caro, ora non è altro che una lenta agonia.

Vorrei tanto non averti mai conosciuto.

Vorrei non aver mai visto il tuo volto, vorrei averti sempre considerato come un qualsiasi demone, vorrei non essermi mai innamorata di te.

Se così fosse stato, non sarei annegata nel dolore.

Quella ragazza, seppur ingenua e ignara del suo futuro, non rimarrà mai imprigionata dai ricordi.

Vorrei averti accanto a me Edgar.

Improvvisamente una guardia fece il suo ingresso.

<< mia signora, l'abbiamo trovata.
Risiede alla corte del diavolo >>

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