Godo della pioggia che ti schiaffeggia forte
Mentre tutto corre lei ti ferma
Quell’odore basso di polvere e cemento
Dove i pneumatici ricordano le onde del mare
E il vento fa muovere i veli che pendono dalle finestre.
Godo della pioggia che fa correre i pigri
Che bagna gli impavidi
Con i tuoni ciechi che spaventano i bambini
Il cielo da grigio diventa piombo
Le luci perdono forza
Il sole inghiottito si chiude in un riccio
Mentre lei nuda sul letto si addormenta neniata da una leggera freschezza che concilia il suo riposo fragile
Fino a che il rumore si fa più sottile, svanisce in un baleno e lascia il posto di nuovo al conosciuto caos.