Il Diavolo fa le pentole...

1.8K 153 16
                                    

Mi guarda sconvolta, ha visto quello che per un attimo le ho mostrato. Non si capacita... Sento la sua testolina friggere, da quanti pensieri la invadono.
Pensa ancora che sia uno scherzo.
Effetti speciali, crede.
E tutto questo perché non ha paura di me. Giustamente ha pensato che, se davvero fossi il Diavolo, dovrebbe morire di paura. È intelligente la mia ragazza. Mi avvicino, muovendomi come un gatto.
Le sue pupille si allargano.
Sono un seduttore per natura e quello che voglio, adesso, è metterla nella mia posizione preferita su questa scrivania.
Il petto le si alza e abbassa furiosamente. È eccitata, bene... siamo in due. Mentre ancora mi avvicino, qualcosa cambia.
Spalanca gli occhi e inizia a gridare. Cade in ginocchio e si tiene la mani sulla testa.
Maledetto blocco e maledetto Manny.
Arrivo subito da lei e, un attimo prima di poterla toccare, sento una forza ancestrale prendermi di peso e farmi volare dalla finestra.
Mentre volo, vedo lei che mi guarda, disperata ed impaurita.
Il sangue le esce a fiotti dal naso, dalla bocca e dagli occhi. Allungo le braccia, come a volerla prendere, ma è troppo tardi.
Atterro miglia più in là.
Entro in collisione col suolo e rotolo. Stile film di supereroi.
Mi arriva un calcio dritto in faccia e rotolo di nuovo. Alla fine mi fermo, sono schiena a terra e tutto a un tratto mi ritrovo Manny a cavalcioni.
"Ti avevo detto di starle lontana! Avevamo un patto. Ma tu lo hai infranto!" Mi strilla.
Mi piace vederlo così incazzato.
Mi regala buonumore.
"Il tuo era un patto di merda. Lei è mia, mi appartiene. Ed io non la lascerò mai stare."
"Vuoi che muoia? Bene, ti accontento. Ma sappi che, in ogni caso, la sua anima appartiene al Paradiso".
Sta per spiccare il volo, mi trasformo in un attimo e lo prendo per una gamba, sbattendolo ripetutamente a terra, come fosse un tappeto.
L'ira, vecchia compagna di vita, si scatena e mi lascio andare.
Lo tengo fermo e lo colpisco a più non posso. Morsi, pugni e calci.
Non si difende. Alla fine, stremato, cado in ginocchio.
"Ti prego..." imploro.
Mi mette una mano sulla spalla.
Lo guardo...
"Ci deve essere un altro modo. Io non posso lasciarla andare".
Dio, cosa sono diventato! Un omuncolo che frigna. Ottimo!
"Fratello adorato, purtroppo gli ordini sono chiari. Tu hai il tuo posto. Questa è la tua condanna, lo sai. Nostro padre ha deciso così.  E se tu davvero tieni a lei, dovresti lasciarla andare.
Ti garantisco che avrà una bella vita. Incontrerà quello giusto e si ameranno, fino alla fine della loro vita". Certo, come se questo mi potesse far felice! Lei con un altro, impensabile!
"Cazzate! Non è vero un cazzo.
Lo vedi in che stato è? Una parte di lei sa che c'è qualcosa sotto.
Sente che le manca un pezzo.
Sono sei mesi che va avanti così, non ti pare un po' strano?
Il tuo blocco non funziona. L'amore che ha per me è forte, indimenticabile!" Sbraito. 
"Questo è vero, infatti è il motivo per cui ero lì. Cancellerò del tutto la sua memoria. Non ricorderà più. " Cosa? Ma è matto!
"No, tu non puoi farlo! Non puoi, lei deve ricordare. Me, il nostro amore, tutto!" La disperazione, che brutto sentimento. Torno in me e cambio tattica.
"Sai fratello, credo che vi siate fatti un'idea sbagliata.
Il fatto che la ami, e che lei mi abbia cambiato, non significa che io non sia più il Demonio. Quindi facciamo così: Tu le cancelli la memoria, lei vive e si rifà una vita... bene! Un marito, figli, un cane. Muore e la sua anima va in Paradiso. E su questo io non posso farci nulla.
Però sappiate, che se davvero avete intenzione di portarmela via, non starò fermo a guardare.
Voi avrete lei ed io..." lascio volutamente in sospeso.
"E tu... credi di poterci minacciare? Devo forse chiamare Michael? Cosa vuoi fare, ucciderci tutti?" Si sta beffando.   
"Ricordi cosa le dissi, oh lo so che ascoltavi tutto, tempo fa?"
Mi guarda e non capisce, poi la ragione si fa strada nel suo volto.
"Tu non lo far..." Inizia, ma lo interrompo.
"Metterò a ferro e fuoco questo insulso mondo. Ricordati sempre le mie parole" dico mentre mi faccio sotto.
"Suo è il Paradiso e il Regno dei Cieli, mia è la Terra.
Voi non potete fare nulla qui.
Sterminerò tutto e tutti, se solo oserete toccarla!"
Sbianca, sa bene che non minaccio mai a vuoto.
E per dargli conferma di ciò che dico, chiudo gli occhi, mi concentro e schiocco le dita.
Un terremoto, con magnitudo 9.5, spacca a metà il Cile.
Vedo lo sgomento nei suoi occhi.
Migliaia, ma che dico, milioni tra morti e feriti.
"Questo per farti capire che non scherzo. Ricordate sempre con chi avete a che fare!" Concludo.
È disperato. Tutta quella gente, tutte quelle anime. Immagino il fermento che ci sarà ai piani alti.
Si ricompone e mi dice:
"Torno a casa e sento che cosa possiamo fare, per risolvere la cosa". Perfetto, ma ancora non ho finito.
"Prima di andare, passa da lei e risistemala" non è una richiesta.
Spiega le ali e se ne va.
Ho vinto io, come sempre. Mi spiace per quella gente, ma cose così sono le uniche che comprendono. Voi avete la convinzione errata che gli angeli, siano dei bambinetti paffuti oppure delle creature buone e misericordiose. Sbagliate.
Non esitano a distruggere per ottenere ciò che vogliono.
Interi popoli sono stati sterminati.
Quindi, ditemi, ancora credete che sia io il cattivo? 

SIAE Sympaty For The Devil- The Fallen Angel SU AMAZON. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora