19. Il volo

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«Alice, come hai intenzione di farmi passare in forma lupo?»
«Ehm, bhe, ecco... te lo dico quando arriviamo, ok?»
«Non lo sai, vero?» era una domanda retorica, sapevo che non aveva idea di come farmi salire senza passaporto e robe simili.
Alice non rispose.
Appena arrivammo in prossimità dell'aeroporto Alice si fiondò in un micro negozietto che vendeva migliaia di cose differenti e tornò indietro con un collare rosso fuoco ed un guinzaglio dello stesso colore. La guardai in cagnesco.
«Intanto metti questo, poi vediamo come farti salire senza documenti» mi disse allacciandomi il collare attorno al collo. Mi sentivo così ridicola.. in più era pure scomodo. Seguì Alice e Bella fino al banco del check-in dove Alice consegnò i biglietti già prenotati e i documenti suoi e di Bella.
«No, no, no» disse il controllore scuotendo la testa «Il cane non può salire insieme ai passeggeri essendo di taglia grande, ma deve andare nella stiva pressurizzata»
Io mugulai, non mi andava per niente di farmi trattare come un animale.
«Oh, per favore signore, è così brava. Non è mai stata da sola...» assecondai Alice sedendomi e guardando il controllore con gli occhi da gatto con gli stivali.
«Intanto consegnatemi i documenti dell'animale. Passaporto, visite mediche, ecc...»
«Ehm.. se le dicessi che li ho dimenticati a casa?» chiese Alice un po' titubante.
«Il cane non può salire senza documenti»
«Ma le garantisco che sta benissimo. Ci lasci passare, è una cosa urgente. Mio fratello sta molto male e forse vedere il suo adorato cane lo farà stare meglio... per favore» mi trattenni dal ridere, che cavolo di scusa era?
Alice cercava di flirtare con il controllore che sembrava abboccare abbastanza, forse saremmo riusciti a salire...
Mugulai riguardando il controllore con quello sguardo che ti fa innamorare degli animali.
«Uff.. d'accordo. Seguitemi» il controllore si diresse verso un computer e si mise a scrivere qualcosa «La razza del.. cane? Ma siamo proprio sicuri che sia un cane? Assomiglia ad un lupo..»
Eh no! Quando mi fingo lupo mi scambiano per un cane, quando mi fingo cane passo per un lupo! Decidetevi..
«Si, si. È un incrocio tra un Husky e un Cane lupo cecoslovacco»
Guardai male Alice. Non assomigliavo ne ad un Husky ne ad un Cane lupo cecoslovacco.
Il controllore non se la beveva. Alice si guardò un po' intorno e prese dal portafoglio dei soldi che diede al controllore cercando di non farsi vedere.
Mi misi a sghignazzare quando il trucchetto di Alice funzionò e il controllore ci diede un foglio con il permesso per farmi passare.
«Con questo, signorina. Il suo cane può salire insieme ai passeggeri pur non avendo documenti e museruola»
«Grazie» rispose cordialmente Alice e corremmo a prendere l'aereo, rischiavamo di perderlo!

Fortunatamente riuscimmo a prendere l'aereo in tempo. Le hostess e i piloti mi fecero salire senza problemi grazie a quel foglio e ci accomodammo ai nostri posti. Io mi accucciai praticamente sotto i sedeli che avevamo davanti.
Devo dire che non è scomodo come pensavo. Pensai.
Le hostess camminavano avanti ed indietro, ogni tanto parlavano con i piloti che si affacciavano dalla cabina.
«È il modo più veloce» precisò Alice sottovoce cercando di tranquillizzare una Bella molto agitata.
Sarrebbe stato più veloce andarci a piedi. Pensai tra me e me.
Dopo un tempo che mi sembrò infinito l'aereo decollò.
Prima ancora che ci staccassimo dal suolo, Alice afferrò il telefono appeso al sedile di fronte a se e telefonò a Jasper.
"«Alice, hai capito cosa farà?»"
«Non saprei, lo vedo prendere strade diverse, cambia idea in continuazione... una serie di omicidi in città, un attacco alle guardie, un'auto scagliata nella piazza principale, tutti gesti che li costringerebbero a uscire allo scoperto... sa bene che quello è il modo più veloce di scatenare una reazione»
"«Io e Emmett veniamo ad aiutarvi»" decretò Jasper.
«No, te lo proibisco. Di a Emmett di no..»
"«Lui e Rosalie sono già usciti...»"
«Be', vai a cercare lui e Rosalie e riportali a casa... Pensaci bene, Jasper. Se vede uno di noi, come pensi che reagirà?»
"«Farà tutto più velocemente..»" disse Jasper sospirando.
Alice annuì «Appunto. L'unica possibilità è Bella...»
Se lo dici tu..»"
«Se c'è una possibilità... Farò di tutto, ma tieni pronto Carlisle, le speranze sono poche»
"«Se vedi che inizia a mettersi male, scappa»"
«Si, te lo prometto»
"«Sicura di non volere che venga?»"
«Non seguirmi. Te lo prometto, Jasper. In un modo o nell'altro sfuggiro... Ti amo»
Alice riappese e si lasciò scivolare sul sedile ad occhi chiusi «Detesto dovergli mentire»
«Raccontami tutto, Alice, te ne prego. Non capisco. Perché hai chiesto a Jasper di fermare Emmett? Perché non possono aiutarci?»
«Per due motivi» sussurrò Alice senza riaprire gli occhi «Il primo lo spiegato anche a lui. Potremmo cercare di fermare Edward con le nostre forze: se Emmett gli mettesse le mani addosso, avremmo la possibilità di bloccarlo o di convincerlo che sei ancora viva. Ma non possiamo prenderlo alle spalle. Se capisce che vogliamo fermarlo, agirà ancora più alla svelta. Lancerà un'auto contro un muro, o qualcosa del genere, e i Volturi lo prenderanno.
Ovviamente questo è il secondo motivo, di cui non ho parlato a Jasper. Se gli altri ci raggiungessero, e i Volturi uccidessero Edward, sarebbe la guerra. Bella» Alice aprì gli occhi e la fissò implorante «Se ci fosse qualche possibilità di vincerla... Se noi quattro potessimo salvare nostro fratello combattendo per lui, forse sarebbero diverso. Ma non siamo in grado e... Bella, non posso permettermi di perdere Jasper così»
Ma Jasper è bravo a combattere, potrebbe essere utile... rivolsi quel pensiero solo ad Alice
"Si, ma i Volturi sono troppo forti... e poi da cosa deduci che sia bravo? Non lo hai mai visto combattere.."
A no? E qui:? Mostrai ad Alice il flashback di io che saltavo su Jasper per evitare che uccidesse Bella.
"Mh, giusto"
Poi, con tutte quelle cicatrici di battaglie ne ha fatte sicuramente..
"Già, ma questo te lo racconterà lui. Se riusciamo a sfuggire da Volterra e dai Volturi.."
Si, c'è la faremo..
«Edward non riesce a sentirti?» chiese Bella interrompendo quel "silenzio" «Non potrebbe scoprire nei tuoi pensieri che sono viva, che il suo gesto è inutile?»
«Se mi ascoltasse. Che tu ci creda o no, è possibile mentire con il pensiero. Cercherei di fermarlo anche se tu fossi morta. Penserei "è viva, è viva" con tutta l'intensità che posso. E lui lo sa» rispose Alice. «Se fosse possibile agire senza coinvolgerti, Bella, non ti esporrei al pericolo. È un gesto da irresponsabili»
«Non essere stupida, io sono l'ultima delle tue preoccupazioni. Spiegami cosa intendevi quando hai detto che detesti mentire a Jasper»
Alice sorrise mesta «gli ho promesso che sarei sfuggita ad un loro attacco. Ma non posso esserne sicura. Anzi, non lo sono affatto»
«Chi sono questi Volturi?» chiese Bella in un sussurro «Cosa li rende tanto più pericolosi di Emmett, Jasper, Rosalie e te?»
Alice si voltò furiosa a guardare un uomo che cerva di ascoltare. L'uomo accese subito il portatile che aveva sulle game e iniziò a lavorare indossando un paio di cuffie.
Dopo Alice e Bella parlarono dei Volturi finché Alice non cercò di prevedere le mosse di Edward.

I Cullen e i QuileutesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora