Vola

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Il giovane Elton Cosfeed, dopo aver frequentato la scuola di aviazione ed essersi guadagnato il diploma di pilota, aveva co-pilotato per ben sei anni senza aver mai avuto intoppi.
Era un freddo giorno di primavera, uno degli ultimi strascichi invernali. Elton, in albergo, si infilò la divisa, si specchiò, aggiustò il colletto e uscì dall'hotel in perfetto orario.
La tratta che gli spettava, quel giorno, era quella che andava da Reidon a Sofoce: circa quattrocentomila chilometri in totale.
Come ogni volta, il giovane copilota raggiunse la cabina dove il suo collega lo attendeva.
I passeggeri, circa trecentoventi a quel giro, rappresentavano come sempre una campionatura mista di realtà, cultura, linguaggio, vestiario, classe sociale e carattere.
Aurh, pilota principale del velivolo, fece cenno al capo-stuart e con una serie di azioni concatenate serrò la porta blindata e ne rese impossibile l'accesso a ipotetici nemici folli attraverso codici indecifrabili. Una porta a prova di terrorismo.
Elton sorrise al suo diretto superiore, il quale ricambiò aggiungendo:
<È tutto pronto. Trasmettiamo il messaggio all'equipaggio e partiamo! Elton, a te l'onore. Prendi l'interfono...>
Il giovane copilota non aveva mai, in sei anni e tre mesi, avuto l'occasione di sostituirsi alla voce del pilota principale. Ne fu onorato, ovviamente. E trasmise il messaggio:
"Buongiorno a tutti, questo è il volo numero 648 con destinazione Sofoce. Preghiamo i gentili passeggeri di allacciarsi le cinture e di spegnere gli apparecchi elettronici. Siamo in fase fase di partenza. Per qualsiasi evenienza potrete rivolgervi all'equipaggio. Vi auguriamo un sereno volo."
Le parole, adeguatamente pronunciate successivamente anche in altre due lingue, e dal tono confortante, furono subito seguite dal decollo.
La prima parte del viaggio non presentò particolari eventi, a parte qualche barcollamento e cambio di quota dovuti a delle turbolenze del tutto nella norma.
È verso il settecentesimo chilometro successivo che qualcosa cominciò a prendere una piega inaspettata.
Il pilota principale, Aurh, sentì un improvvisa necessita di andare in bagno. Più che altro provò un istantaneo senso di vertigine e nausea. Molto insolito per un pilota della sua esperienza.
Aurh chiese al suo copilota se se la sentisse di prendere il comando del velivolo per i minuti in cui si sarebbe assentato per andare al bagno.
Elton rassicurò il collega e si sentì nuovamente onorato: quel volo stava rappresentando per lui una grande prova di fiducia. Sapeva di essere all'altezza del compito: in fondo trattavasi di un'operazione semplice; avrebbe dovuto mantenere la quota e controllare alcuni fattori meteorologici per qualche minuto, nulla più.
Aurh ringraziò il ragazzo, sorridendogli nonostante i sudori freddi, aprì la blindata seguendo il solito "rituale" e corse al bagno in preda alla nausea.
La porta rimase aperta ed Elton si concentrò subito sui comandi. Stabilizzato l'aereo, trasmise persino un altro messaggio tranquillizzando i passeggeri che avevano assistito preoccupati alla scena del "pilota in panne".
Dieci minuti dopo il primo pilota tornò dal bagno, anche se ancora malconcio. Chiuse la porta blindata e si sedette alla sua postazione.

[CONTINUA]

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2016 ⏰

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