Capitolo 3-Disco

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"I don't wanna go to school
I just wanna break the rules
Boys and girls across the world
Putting on our dancing shoes
Going to the discotheque
Getting high and getting wrecked
I don't wanna go to school
I just wanna break the rules."
-Break the rules,Charlie XCX
"Bleah,che schifo!"
Urlo chiaramente disgustata dal liquore che un ubriacone mi ha appena gettato sulle scarpe.
Sì, alla fine Sam mi ha convinta a venire con lei, e adesso mi trovo qui,tra un'orda di ragazzi depravati e ragazze poco di buono. La cara Sam,che di giorno è una donna matura,un capo autorevole con i capelli mai fuori posto, mi ha lasciato qui,da sola,mentre fa una delle sue scappatelle adolescenziali. Non mi piace qui,mi sento troppo a disagio e più volte ho combattuto con chi allungava le mani. La musica è terribilmente assordante e sono tutti (o quasi) fatti!
Non so da quanto tempo aspetto Sam, né perché la sto aspettando, ma voglio andarmene. Okay,basta. Me ne vado.
Finalmente esco da quella gabbia di tossicodipendenti e mi incammino nella strada buia,lasciando alle spalle la discoteca.
Non so quanti chilometri ho fatto,ma comincio davvero ad essere stanca...e credo che presto ci sarà un temporale. Come fosse un miraggio,leggo una scritta luminosa. Credo sia un bar,anzi,è proprio un bar. Non credo mi sia mai sentita così sollevata. Entro nel piccolo ritrovo e subito un calore familiare mi avvolge. L'arredamento è davvero molto carino,direi sul rustico. Mi ricorda molto la casa dei miei nonni,semplice ma calda,una qualità che probabilmente le dava il grande camino a legna. A risvegliarmi dai miei pensieri,è una voce:
"In cosa posso esserle utile?"
Mi giro al suono di quella voce bassa ma rassicurante, per incontrare lo sguardo di un uomo un po' paffuto. Una lunga barba bianca gli corona il viso,bianca come i suoi capelli,che credo una volta fossero biondi per via delle punte dorate. Due occhi azzurri che trasmettono protezione e sicurezza, mi squadrano quasi con comprensione.
"U-uhm...vorrei un bicchiere d'acqua, signore."
"Chiamami Chad,non sono poi così vecchio!" ridacchia.
"Ehm,okay...Chad." sorrido,intenerita dall'innocenza dell'uomo.
"Ecco a te." Mi porge il bicchiere,che bevo subito con foga.
"Che cosa ci fa una graziosa ragazza come te fuori, a quest'ora?"
"Beh,ehm...ero in una discoteca con una mia amica, ma mi stavo annoiando,quindi..."
"Hai deciso di svignartela...hai l'aria di una a cui non piace molto il caos"
"C-come lo sa?"
"Beh,sei venuta nel mio locale,il posto piú tranquillo che ci sia nelle vicinanze!"
"Ahhahahahaha...già.."
Non sapendo cosa dire, guardo con disinteresse un punto indefinito.
"Perché non ti siedi là, mmh?Ti porto una bella tazza di tè."
"Oh,non preoccuparti,non voglio creare distur-"
"Ma che disturbo!Siediti lì e aspettami" Detto questo,sparisce dietro una porta.
Poco dopo la porta di ingresso si spalanca e rivela una Samantha agitata.
"Ma dov'eri?!?Non sai quanto ti ho cercata!" Il suo respiro si calma.
"Volevo uscire da lì..."
"La prossima volta, avverti qualcuno!Ah,se vuoi adesso possiamo andare..uhm...ho finito" arrossisce dopo l'affermazione.
Così, dopo aver salutato Chad, mi riaccompagna a casa e finalmente posso dormire.

Faraway,so close. || H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora