Pubblicata il 29 luglio 2017.
Per salvarla dalla morte architettata da Manadriel, mio fratello, ho accettato di tornare negl'Inferi.
Mio fratello le ha messo un blocco in testa, per non farla ricordare. Il patto era quello.
Ma io sono il Re degli i...
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Molti mesi dopo... "Ehi Angel, guarda un po' che tipo che sta venendo verso di te..." mi dice Lisa, come suo solito. Non le presto attenzione, perché se fosse per lei mi accaserebbe con il primo che passa, così mi rimetto a servire la gente. Poi tra me e me penso, che oggi come oggi non c'è da fidarsi di nessuno. Il mondo sta andando a rotoli. Dopo il disastro in Cile, sono successe un'enormità di catastrofi, tornado, uragani. Un sacco di gente morta e dispersa. Senza contare che, se già questa città non era sicura prima, adesso più che mai è diventata un inferno. Pare che il diavolo si sia scatenato. "Ciao, vorrei qualcosa di leggero, per favore" mi interrompe una voce. Alzo lo sguardo e due occhi come il mare, mi stanno guardando. Sono stupendi. Lui, è stupendo. Alto, una chioma biondissima e un sacco di muscoli, sembra un guerriero vichingo. Per non parlare del sorriso, aperto e luminoso.
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E' davvero uno schianto. "Che cosa ti preparo?" Chiedo professionale, smettendo di sbavare. "Non so, sorprendimi. Comunque io mi chiamo Michael, piacere!" Non posso fare a meno di sorridergli di rimando, ha un'aria da bravo ragazzo. Mi mette pace e serenità. Preparo il cocktail, un sex on the beach e glielo porgo. "Piacere mio, Michael, spero che ti piaccia quel che ti ho preparato. Comunque, mi chiamo Angel" sorridendo, mi presento. Assaggia il drink e sorride soddisfatto, bene, gli piace. "Ottimo cocktail, esattamente ciò che volevo. E bel nome il tuo, Angel, in effetti è appropriato sembri davvero un angelo." Scoppio a ridere e aggiungo: "Beh, grazie sei gentile, ma non sono un angelo. Vorrei, ma non lo sono" ribatto. Lui invece potrebbe esserlo sul serio, non so come spiegarlo ma, brilla! Emette una luce favolosa dall'interno. "Forza, ragazza, il tuo turno è finito levati da qui e vai a goderti la serata! È il tuo compleanno" Marcus! Sicuramente c'è lo zampino di Lisa in tutto questo, benedetta ragazza. "È il tuo compleanno? Auguroni!!! Sentiamo, quanti anni compi? Diciannove, venti?" A questa rido di cuore, ci prova e ci sa fare. "Grazie, ma ne compio ventitrè. Tu invece, bellezza, quanti anni hai?" Non credo che sia molto più grande di me. "Ne ho ventisette, spero di non essere troppo vecchio, perché vorrei invitarti a cena, magari anche domani se non hai impegni" accipicchia, come corre! Non si lascia scappare le occasioni, lui. Che faccio, accetto, voi che dite? Ma sì, accetto, in fondo sono sola da tanto tempo, e un po' di distrazione dopo l'incidente ci vuole. Ho faticato tanto per rimettermi in sesto, la depressione in cui sono caduta dopo che mi hanno sparato, è stata lunga da sconfiggere. "In verità dovrei lavorare, domani..." lo lascio sulle spine, un pochino solo. "Ah, capisco, magari dopodomani?" Ci riprova! "Dai, volevo farti stare sulle spine, non va bene per una ragazza mostrarsi subito disponibile, i maschietti si fanno brutte idee. Comunque dovrei lavorare davvero, ma visto che il posto è mio, posso prendermi una serata libera" brava me! "Benissimo, sono proprio felice! Allora domani sera a cena, ma adesso visto che hai finito e si deve festeggiare, ci prendiamo da bere e poi ci scateniamo in pista!" Non mi dà il tempo di rispondere che mi prende per mano e mi trascina dalla parte di Lisa. Una Lisa che per fortuna ha le orecchie, altrimenti il suo sorriso le circonderebbe tutta la testa! "Ciao, io e questa bellissima ragazza vorremmo bere, dobbiamo festeggiare per cui facci i drink più dolci e forti che hai" gli strilla tutto contento. Ci serve subito, ignorando le proteste dei clienti a cui siamo passati avanti. Con un - lei è il boss- se la cava e ci prepara due sex on the beach che finiamo praticamente subito. Come promesso mi trascina in pista e iniziamo la serata. La pista è piena ma troviamo comunque posto, mentre le note di Wild Child, rimbombano ed io mi sento come quella ragazza, selvaggia e felice.
Dopo ore in pista, sono sfinita. Mikey, come gli piace essere chiamato, è instancabile e balla benissimo. Va a tempo e non mi pesta i piedi continuamente. Mi diverto con lui. Morale della favola, arriviamo a chiusura e dopo essermi assentata un attimo, per dire a Lisa di domani sera, torno da lui e gli dico che stiamo chiudendo. Mi accompagna al parcheggio, dove sono rimaste solo le nostre auto. "Grazie della serata e del bellissimo compleanno. Era tanto tempo che non mi divertivo così" lo ringrazio, ci tengo che sappia quanto sono stata bene stasera. "Figurati è stato un piacere, quando ti ho notata mi sei sembrata... non so, triste. Come se fossi reduce da un brutto periodo. E questo, oltre al fatto che sei bellissima, mi ha attirato verso di te. Per cui grazie a te, di avermi concesso l'onore della tua compagnia" Porca pupattola, che discorso, è proprio gentile in tutti i sensi. Presa dall'istinto mi avvicino e alzandomi sulle punte gli do un bacio, volevo darglielo sulla guancia ma lui all'ultimo momento si gira e ci baciamo sulle labbra. Il mio corpo fa di testa sua e anziché staccarmi, gli passo le braccia intorno al collo e approfondisco il bacio. E per un secondo, anzi un millesimo di secondo, sento come se stessi tradendo qualcuno. La sensazione passa all'istante e mentre mi bacia posso quasi scorgere il paradiso.
