Always yours.

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Un'altra ora era passata dal loro litigio e del fidanzato nemmeno l'ombra, Louis era più che preoccupato oramai

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Un'altra ora era passata dal loro litigio e del fidanzato nemmeno l'ombra, Louis era più che preoccupato oramai.

Dove era finito? Con chi era? Stava bene? Stava male? Dio, il suo piccolo non poteva stare male. Non per colpa sua, non a causa della sua codardia.

Milioni di diverse ipotesi gli trapassavano la mente in quel momento e non riusciva proprio a smettere di camminare per tutto il corridoio, era come se i piedi avessero vita propria.

/2 ore prima.

-Tu ti vergogni di noi, Lou, lo so!  Ti hanno riempito la testa di merda, per questo preferisci passare più tempo con lei piuttosto che con me, lo so!- Urlò il più piccolo, mentre le lacrime scorrevano libera sulla sua nivea pelle.
Era pienamente convinto che il motivo per il quale si stavano lentamente allontanando era il fatto che la Modest, avesse costretto così tanto Louis a fingere che lui si era abituato e magari, quella ragazza le piaceva anche un po'. Quella Eleanor. Insomma; era bellissima e dolcissima, mentre Harry a volte era cinico, testardo, infantile e geloso. In confronto a lei, lui si sentiva una nullità.
Gli avrebbe portato via il suo Lou, ne era sicurissimo.

-Har, piccolo ascoltami si? Lo sai che è tutta colpa della Modest questo casino, va bene? Io non voglio starci con quella lì, sono loro a costringermi ad uscire con lei, non lo faccio di mia spontanea volontà! -Rispose Louis con rabbia e foga nella propria voce, non ce la faceva più a sopportare Harry e i suoi dannatissimi e infondati dubbi.

-Io non riesco a crederci, diamine! Non ci riesco. Ci stiamo allontanando, mi mancano tutte le tue piccole attenzioni, tutto il tempo che passavamo insieme. L'altra volta hai rimandato il nostro appuntamento per stare con lei! E se ti stai facendo prendere la mano, eh?-Mormorò Harry con gli occhioni verdi spalancati e il labbro inferiore roseo stretto tra i denti, così tanto da sentire il sapore metallico del sangue. Era distrutto, non ce la faceva più, non riusciva a sopportare il peso di quella situazione, era così giovane, aveva appena conosciuto l'amore e subito gli era stato strappato via. Come dare ad un bambino il regalo di Natale e strapparglielo dalle mani subito dopo averlo aperto.

-Harry, tu e i tuoi stupidi dubbi mi avete stancato! Questa situazione pesa a te quanto a me! Vuoi capire che amo solo te?-Rispose Louis con fastidio evidente nella propria voce, portando le dita a massaggiarsi le tempie.

-No..Io..Non riesco a smettere di pensarci..-Mormorò piano, abbassando lo sguardo subito dopo.

-O inizi a fidarti o puoi benissimo andare via da questa casa.-Disse semplicemente Louis, dando un occhiata sfinita al ricciolino. Dio solo sapeva quanto avrebbe voluto stringerlo a sé in quel momento e baciargli via le lacrime da quelle guanciotte rosse e piene.
Ma non poteva.

Perso nei propri pensieri, riuscì solo ad alzare lo sguardo e sentire subito una porta sbattere.
E di Harry, nemmeno l'ombra.


Fine flashback.






3 ore.
E ancora nulla.

Aveva ormai perso la speranza Louis, mentre piangeva seduto sul pavimento con le ginocchia al petto e il senso di colpa a sfregiargli il cuore.

Ma, dopo qualche minuto, sentì la serratura scattare e come se una molla fosse collegata alle sue gambe, si alzò di scatto e si ritrovò davanti ad un ammasso di ricci che lo fissava con gli occhi non più scintillanti, ma spenti e rossi.

"Piccolo mio.." Pensò tra se e se, mordendosi il labbro inferiore e cercando di reprimere il senso di colpa che sembrava squarciargli il petto ormai.

Come se lo leggesse nella mente, il riccio si catapultò su di lui, facendogli perdere l'equilibrio e facendo cadere entrambi sul grande divano.

-Scusa Lou, S-scusa se sono così debole e insicuro. Mi fido di te, mi fido e ti amo da morire, per favore perdonami.-Mormorò Harry con il viso nell'incavo del collo del fidanzato, singhiozzando sommessamente con un vocino ormai tremante e debole.

A quelle parole, Louis scoppiò a sua volta a piangere, senza riuscire a trattenersi e strinse forte le braccia attorno al suo piccolo, tenendo stretto a sé il suo fragile e debole corpo.
-È colpa mia, mi sono arrabbiato troppo..Non è colpa tua, non devi scusarti, è okay essere insicuro. Io sono qui per questo, per scacciare via le insicurezze e farti vedere che ai miei occhi tu sei l'unico, amore mio.-Disse piano, portando una mano tra l'ammasso di ricci color cioccolato dell'amato, mentre quest'ultimo alzava piano il viso arrossato, guardandolo dritto negli occhi color cielo, occhi in cui si perdeva ogni santa volta, occhi di cui riusciva a riconoscere ogni piccola sfumatura, perché no, gli occhi di Louis non erano solo azzurri. Erano di diverse sfumature in base al suo umore. E adesso erano blu scuro, come il mare in tempesta.
Harry decise di far calmare quella tempesta. E in pochi secondi, le loro labbra si congiunsero in un bacio dolce, ma passionale.

E in pochi minuti, nella candida luce della luna, avvolti dal buio, gli indumenti iniziarono a finire sul pavimento, le mani ad accarezzare, stringere possessivamente come per marcare il proprio territorio. Mani che lasciano segni, bocche che lasciano lividi. Lividi dolci, lividi d'amore, lividi che entrambi i ragazzi volevano, desideravano sadicamente, perché erano segni del loro profondo amore, segni che rimanevano e in qualsiasi momento ricordavano all'altro a chi apparteneva, ovunque si trovasse e con chiunque fosse.

E in pochi minuti Louis si ritrovò a spingere tra le carni del suo amato, baciandolo sulle labbra simili a rose rosse a causa del loro rossore per calmare il dolore fisico e il dolore che aveva dentro, placando tutte le insicurezze che avevano causato quello stupido litigio, trasportando il riccio in un paradiso fatto solo di Louis, fatto solo del loro amore, senza ostacoli e senza intralci di alcun tipo.

E quando entrambi raggiunsero l'orgasmo e dopo una seduta di coccole e tanti baci rubati tra sorrisi dolci e innamorati, Louis decise di prendere il cellulare e andare su Twitter.

Osservò con un sorrisino il corpo dormiente del ricciolino stretto contro il suo corpo, ancora nudo e rosso in faccia e decise di farlo, per dimostrargli che no. Non si vergognava del loro amore e non gli interessava di ciò che la Modest avrebbe fatto o detto. 

"Always in my heart @Harry_Styles
Yours sincerely, Louis."


Spazio autrice:

Enjoy questa breve ma dolcissima OS, boh ero ispirata!
Fatemi sapere se vi piace tramite un commento e scusate gli errori ma non ho potuto ricontrollare.❤️

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