Capitolo 8 "Matteo"

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-ehy tu ferma !- disse un tipo basso e riccioluto.
oh cristo pensai...
- cosa ci fai qua ?-
-ero con una persona...- dissi con una voce meno terrorizzata possibile. - tu non ci devi venire qua, non è un posto sicuro per delle ragazzine.-
-okay, scusa adesso me ne vado-
-pensi che si cosi facile !? adesso tu vieni con me.-
-no ti prego sono già in ritardo, mio fratello mi aspetta.-
-chi è tuo fratello, pischè?-
-Palana, Federico Palana.-
A quel punto lo vidi riflettere, e poi mi disse di andare...
Io corsi più veloce che potevo, anche se non sapevo la strada. Poi mi accorsi, come una povera stupida, che avevo il telefono. Così decisi di chiamare mio cugino, Matteo Tiberia che viveva a Roma; se chiamavo mio fratello mi avrebbe uccisa perché ero da sola. Mi parte la chiamata e al secondo squillo risponde.
-ehy piccoletta- mi disse il mio cuginetto .
-ciao Matt. Scusa se ultimamente non ti ho chiamato, ci siamo trasferiti a Roma.-
-non ti preoccupare, anche io ero occupato con il canale-
-mi potresti fare un favore !? Mi sono persa potresti venire a prendermi? - e così iniziai a dargli le indicazioni...
-certo piccola arrivo subito -
Dopo 5 minuti mi ritrovai la sua macchina davanti. Io corsi ad abbracciarlo.
-ciao da quanto tempo...-
-mi sei mancata cuginetta-
-anche tu; mi puoi portare a casa ? -
-certo dammi l'indirizzo-
Così in soli 10 minuti arrivammo a casa.
-uh ti tratti bene, guarda che villone- rise.
-eh già. Grazie del passaggio. Ci sentiamo così facciamo un giro con Lorè. -
-certo piccola, cia'-
Entrai in casa e vidi mio fratello rosso dalla rabbia che veniva verso di me. Oh cazzo, pensai, tutte a me capitano.
-dove sei stata ! -
-in giro con un amico...poi ho incontrato Matt e mi ha dato un passaggio.- mento .
-devi avvisarmi quando stai fuori fino a tardi, lo sai che mi preoccupo...- -si scusa.
Vado a farmi la doccia e vado a dormire, oggi sono un po stanca-
-okay, verso le 21.30 ci sarebbe stata una riunione , ma per sta volta puoi saltare-.
-grazie ti voglio bene-
Detto questo presi la roba e andai.
Mi cucinai un toast e andai nel letto.
Nel frattempo mi arrivò un messaggio...Era di Giorgio...Merda...

Poco ormai è niente, tanto ormai è troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora