capitolo 1

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Aurora Rizzi, Rora per gli amici, viveva a Napoli, sua mamma era canadese,per questo sapeva molto bene l'inglese e il francese, sin da piccola amava la musica: ammucchiava i peluches sul letto e li faceva assistere a vere e proprie esibizioni, con tanto di microfono rosa di plastica e inchino finale.
Era una ragazza molto carina, anche se abbastanza insicura, aveva grandi occhi marroni e i capelli biondi fin sulle spalle, non era molto alta, circa un metro e sessanta, era abbastanza magrolina, perché sin da bambina aveva sempre fatto molto sport. Studiava all'alberghiero, suo padre non le aveva voluto far fare il conservatorio perché era convinto che la musica non portasse da nessuna parte, così Aurora si era rassegnata, sia al fatto che non sarebbe potuta andare nella scuola dei suoi sogni, sia al fatto che non avesse alcun talento, anche se non era affatto vero. Si era messa questa strana idea in testa per colpa di suo padre e delle sue decisioni scolastiche. In quel periodo faceva stage negli alberghi come cameriera, receptionist, e aiuto cuoca. La musica faceva sempre parte della sua vita, la ascoltava ovunque: sull'autobus per andare a scuola, a scuola, sull'autobus per tornare da scuola...OK forse non si può dire che uscisse molto, comunque le sue cuffiette erano sempre con lei. Il suo cantante preferito era Shawn Mendes, anche se sapeva che suo padre non l'avrebbe mai portata ad un concerto, sperava di poter mettere da parte abbastanza soldi da potersi pagare da sola i biglietti, le sue canzoni preferite erano something big, stitches e I know what you did last summer, mentre le ascoltava in camera sua cantava e immaginava di stare sul palco con Shawn e duettare con lui. La scuola stava per finire, e a breve avrebbe dato l'esame di maturità "e poi?" si era sempre chiesta "e poi boh" si era sempre risposta. Era uno dei suoi ultimi giorni di stage, e, causalità delle casualità, anche il giorno del suo 18 compleanno." 16 maggio. 16 maggiooo..."canticchiava allegramente mentre riempiva di croccantini la ciotola della sua gatta Luna "oggi faccio diciott'anniii...indipendenza,oh idipendenzaaa". Finito di fare colazione, aveva afferrato il suo amato cellulare con attaccate le inseparabili cuffiette. Sapeva che in quei giorni Shawn sarebbe stato in Italia per registrare, così, non appena aperto instagram vide una foto che lo ritraeva nei pressi di Piazza Dante non ci badò molto, mise like e commentò con un"aww I love u" e uscì di casa diretta all'Hotel dove lavorava da un po di giorni.
Il suo lavoro era semplice: passare l'aspirapolvere e rifare i letti. Le erano state assegnate 3 camere: la 101, la 56 e ,come ultima, una delle più lussuose, la 189. Cominciò dalla 56 che era al piano terra, passò l'aspirapolvere e cambiò anche le lenzuola, poi passò alla 101 che era al primo piano, finito di rassettare, raccolse le federe dei cuscini e le mise dentro un carrellino insieme allo spolverino, l'aspirapolvere lo appoggiò nello sgabuzzino, ce n'era uno per ogni piano, ed entrò nell'ascenzore diretta alla camera 189.
Entrò in camera, con aftertaste sparata nelle orecchie, sul letto c'erano una chitarra e un paio di spartiti, li appoggiò delicatamente sulla scrivania e cominciò a cambiare le lenzuola "seta" pensò "carine". Le cuffiette le caddero dalle orecchie, sentì dei passi nel corridoio e istintivamente rimise le cuffiette al loro posto, era appena partita something big, quando la porta si aprì. Si girò di scatto e, sulle note della sua canzone preferita, vide il sogno di una vita davanti ai suoi occhi.

Something Big [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora