Asciugai le ultime lacrime e mi misi a sedere comoda. Guardai il ragazzo alla guida: stringeva troppo il volante, aveva le nocche bianche.
"Dove abiti?" chiese freddo
"Hale street...il 13" risposiIl resto del viaggio proseguì in silenzio e quando accostò davanti a casa mia tenne lo sguardo fisso sulla strada. Aspettai che dicesse qualcosa, ma stette in silenzio, così uscii dalla macchina senza dire nulla e sbattendo lo sportello. Addio, sconosciuto.
Quando entrai in casa vidi il solito caos: mia madre al telefono, con Abby in braccio, intenta a cucinare; Matt che correva per casa con un sacchetto di patatine in mano. Sul divano poltrivano Josh e Aaron. Quest'ultimo, quando sentì il rumore della porta che si chiudeva, scattò in piedi vedendo come ero ridotta: avevo i jeans strappati e sporchi di terra, i capelli spettinati e il trucco colato.
Salii in al piano di sopra senza dire nulla e cercai la mia stanza.
Inutile dire che aprii tutte le porte, ma non la trovai.
"Se hai finito il giro turistico posso accompagnarti alla tua camera" disse Aaron.
"Sì, per favore"
Salimmo una scala al fondo del corridoio e arrivammo al terzo piano della casa dove c'erano solo tre porte. Aaron mi indicò la seconda. Quando la aprii rimasi a bocca aperta. O meglio, dovetti recuperare la mandibola che si era sfracellata al suolo.
Era bellissima.
Aveva le pareti blu notte e i mobili marrone scuro. Il soffitto era pendente. Era enorme e abbastanza vuota, meglio. Aveva solo un grande armadio in un angolo e un letto matrimoniale. Urlai dalla gioia e Aaron si mise a ridere, mi girai e gli saltai al collo sempre urlando. In poco tempo furono in quella stanza anche la mamma e Josh con fare preoccupato. Aaron continuava a ridere e i due tirarono un sospiro di sollievo quando capirono che urlavo per la felicità."Ve l'avevo detto che era quella giusta" disse Josh.
Non resistetti e andai ad abbracciarlo.Dopo poco furono tutti fuori dalla camera, tutti tranne Aaron.
"Cos'hai?" chiese
Vuoi saperlo davvero Aaron? I miei incubi sono tornati, quelli che tu non avevi visto, la rabbia che mi porto dentro, la paura che ho di rimanere sola, la ragione per cui la notte mi svegliavo sudata e piangendo e mamma ti diceva di tornare a dormire che non era nulla. Ecco cos'ho, Aaron."Niente, sono solo caduta al parco" risposi.
"Ah...ok, beh se hai bisogno chiamami. Ah e le altre porte sono il bagno e lo sgabuzzino" detto questo, uscì chiudendosi la porta alle spalle.Visto? Non capisci di nuovo Aaron.
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Buonsalve a tutti belli e brutti😘
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Se trovate errori per favore ditemelo così correggo subito💗Dite agli amici di leggere la storia😉😘
Grazie mille di aver letto, vi amoo💝
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Wanna Stay Young Forever
عاطفية"Non ti hanno mai detto che sedersi in mezzo a una panchina è segno di egoismo?" Quando mi girai vidi che un ragazzo mi stava parlando. Decisi di ignorarlo: non era giornata. "Va bene: vorrà dire che mi siederò al lato" Sorrisi. Meg Haron: una ragaz...