Dedicato a te,
che anche da lontano,
riesci inconsciamente a ispirarmi,
a guidarmi,
a farti amare.---
«Pssst!» sussurrò il più basso possibile, cercando di non attirare l'attenzione della professoressa Roger. «Styles, psst!» riprovò.
Sbuffò quando il ricciolino a pochi metri da lui ancora non era riuscito a sentirlo e alzò gli occhi al cielo quando lo vide sorridere leggendo una domanda del test.
Quella situazione poteva essere terribilmente comica, perché, andiamo, quello era il test di fine semestre e tutti avevano bisogno di un buon voto per fare delle buona vacanze; ma per Louis non lo era - anche se lui sarebbe stato il primo a ridere in caso il soggetto principale non si fosse trattato di lui stesso. Ma nessuno poteva biasimarlo, quasi l'intera classe era una frana a Letteratura Francese e nessuno aveva mai preso più di un sette. Tranne Styles. Styles era un ottimo alunno che in tutte le materie eccelleva - sorprendentemente, anche a Letteratura Francese. Era sempre stato quell'imbecille nerd troppo timido per evitare di prenderlo in giro, sopratutto quando manifestava il proprio amore per coroncine di fiori o per Louis. Esatto, Styles non si era mai nascosto o non aveva mai negato l'amore - o l'ossessione - che provava per Louis, e probabilmente mai l'avrebbe fatto. Louis si era già molte volte ritrovato con qualche bigliettino sul banco o dei fiori dentro l'armadietto, tuttavia il ricciolino non si era mai spinto oltre a questo: non si erano mai parlati ufficialmente e Louis, come dire?, era un po' spaventato da lui e dal suo essere così entusiasta per ogni cosa.
Ritornando al dunque, anche se l'intera classe era decisamente una frana in quella materia, sembrava che proprio quel giorno si erano decisi a studiare perché tutti erano silenziosi e scrivevano, alcuni di fretta, altri con più calma, sul foglio bianco. Louis no. Louis non aveva mai studiato quella materia orribile e mai l'avrebbe fatto, e non perché fosse impossibile imprimere una sola lettera di quella cosa nella mente, ma perché lui non aveva mai studiato niente che riguardasse la scuola in generale. Si limitava a copiare dagli altri o farsi prestare degli appunti per fotocopiarli. Quindi nessuno poteva sorprendersi se si fosse ritrovato in quella situazione scomoda.
«Cazzo, Styles!» urlò sottovoce, cercando di farsi sentire una volta per tutte.
A quel punto Harry girò il volto, sentendosi chiamare e sorrise vedendo che era proprio Louis. Smise di scrivere qualunque cosa stesse pensando e si girò col busto, poggiando la testa sul palmo, il gomito che lo reggeva sul banco. Cominciò a guardarlo e solo quando «Hey, Loubear.» mormorò, Louis si ritrovò ad arrossire, dalla rabbia o dall'imbarazzo, non poteva dirlo.
«Passami le risposte, Styles.» ringhiò, ancora rosso in viso e sporgendosi verso il riccio per potersi far sentire. Movimento che fece fraintendere ogni cosa all'altro che «Vuoi un bacio?» domandò avvicinandosi a sua volta.
Louis si tirò su di scatto e «Cosa?» esclamò con voce fin troppo sottile e fin troppo femminile che fece ridacchiare Styles. «No, che non lo voglio. Voglio le risposte del test.» aggiunse stizzito. Sbuffò quando quell'altro, invece che fare ciò che gli era stato chiesto, rimase a guardarlo e a sorridere solo come un idiota poteva fare.
«E io voglio un tuo bacio.» si decise a dire.
Louis sbuffò ancora. Quella mattina non aveva per niente previsto una situazione del genere: si era svegliato pensando al piano perfetto, ovvero quello di sedersi accanto all'imbecille e chiedergli le risposte del compito e, come impostato dalla mente subdola di Louis, quello gliele avrebbe date senza se e senza ma perché lo amava alla follia come Styles si era premurato di non negare mai e lui avrebbe passato l'esame. Già si immaginava l'estate: completamente libero dai compiti e dalla scuola, ma sopratutto da Styles e dai suoi sorrisi.
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Flower Crowns // OS!LS
Fanfiction«Cristo, Styles, la devi smettere. Me la prenderò con te se prenderò una F.» O dove Louis chiede a Harry di passargli le risposte del test ed invece lui gli manda dei bigliettini con delle frasi sdolcinate. --- Attenzione: linguaggio scurrile in pi...