Direi che la foto si commenta da sola, no?
Harry's pov
Camuffo un gemito frustrato con un colpo di tosse e la cenere della sigaretta che tengo stretta tra le labbra si posa sul mio ginocchio piegato.
Thomas segue quel movimento con occhi curiosi, incavando le guance per inspirare una profonda boccata di fumo.
Seduto a poca distanza da me, sembra avere l'aria di chi la sa lunga - ma non parla, preferendo fissarmi con un leggero sorriso sulle labbra."Allora? Novità?" Domando annoiato, passandomi una mano sulla fronte e tirando i capelli dietro di essa. Spengo la cicca contro la suola delle mie scarpe e la getto nel posacenere posato sul tavolo, a pochi centimetri dal mio gomito. I miei occhi studiano un punto fisso dietro le spalle di Thomas mentre maneggio distrattamente una penna con la mano sinistra, in attesa di una risposta che non è destinata ad arrivare.
"Quindi?" Insisto, puntando lo sguardo su Josh, seduto sul divano a lato del corridoio. Risponde alla mia sollecitazione con un'alzata di spalle.
"Niente, a parte ciò che ci hai riferito tu."Faccio collidere il palmo contro la coscia in un gesto di pura stizza. Non guardo nessuno dei due mentre permetto al nervosismo di avere la meglio sulla mia calma, ma dallo sguardo che si rivolgono capisco di aver suscitato la loro curiosità.
"Sono passate settimane." Sibilo. "È impossibile che non abbiate niente da dirmi."
Thomas mantiene i suoi occhi fissi nei miei, le sue labbra si aprono lentamente in una smorfia di velenosa furbizia.
"Problemi in paradiso?" E inarca le sopracciglia.Josh, a mio discapito, gli dà man forte: ridacchia alle sue parole e sussurra qualcosa che non riesco a capire, ma che è sufficiente a farmi respirare profondamente.
"No. E fatevi i cazzi vostri."Thomas spenge la sua sigaretta e getta il mozzicone a terra, ché tanto l'appartamento è suo e ci fa quel che vuole.
È seduto su una sedia con il petto premuto contro lo schienale e le braccia avvolte intorno ad esso: anche dalla sua postura emerge la totale strafottenza che lo contraddistingue."Non riscaldarti troppo," sorride, "semplice curiosità, la nostra."
Mi ci vuole un attimo per capire che sta solo cercando di provocarmi per ottenere una reazione violenta alle sue parole. Allora gioco bene le mie carte, posando la penna sul tavolo e rispondendo al suo veleno con uno sguardo gelido.
"Ciò che io ci faccio, con chi lo faccio, perché lo faccio, come lo faccio," bisbiglio, "non è affar vostro. Sono stato chiaro?"
"Woah." Se ne esce Josh - i miei occhi scattano nella sua direzione, "dev'essere più grave di quel che sembra."
Il fatto che entrambi abbiano ragione mi manda fuori di testa: ammetto di avere l'amaro in bocca, ancora. E Lily nemmeno lo sa.
"Sapete che c'è? Andatevene a fanculo. Tutti e due." Mi alzo, passandomi furiosamente entrambe le mani nei capelli. "Se non c'è nient'altro che dovete dirmi, io me ne vado."
Mi circondo di gente che detesto e che tenta continuamente di portarmi al limite - sono ad un passo dal superarlo. Mi sono svegliato già nervoso e irritato, eppure loro sembrano solo divertiti dalla mia aria furibonda.
Afferro il mio cappotto e lo infilo velocemente, dando le spalle a Thomas e Josh mentre recupero il cellulare e lo sistemo in una delle tasche dei miei pantaloni.
"Harry." Cantilena Thomas con un sospiro sornione. Quando mi volto, lo vedo allargare le braccia. "Andiamo, Hazza. Siediti."
"Per fare cosa?" Rispondo aggrottando le sopracciglia. "Stare qui a farmi prendere per il culo?"
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Dangerous [hs]
Hayran Kurgu«Due fumi tossici insieme creano l'ossigeno. Due veleni insieme creano l'antidoto.» Tratto dalla storia: «Non avrei dovuto baciarti.» Se ne esce poi, anche l'altra mano raggiunge il mio viso così da circondarlo completamente come giorni addietro - e...