Madison POV
Mi sveglio pronta per una nuova e allegra giornata, inizio a prepararmi e quando finisco provo a svegliare Zoe e Alex, un'impresa che si rivela piuttosto difficile.
Ieri sera loro due sono andati ad una festa mentre io sono rimasta a casa. Avevo proprio bisogno di riposare, infatti oggi mi sento davvero carica e piena di energie.
Mi chiedo cosa diavolo abbiano bevuto questi due per non sentirmi urlar loro di svegliarsi.
Beh, bisogna rimediare o arriveremo in ritardo anche oggi, dobbiamo davvero trovare una soluzione, non possiamo andare avanti così tutte le mattine.
Mi distolgo dai pensieri e decido di passare all'azione. Se non si svegliano con le buone allora dovremo usare le maniere forti.
Tolgo le coperte ad entrambi e li schizzo con un po' d'acqua gelida. La tattica sembra funzionare perché entrambi si svegliano con una faccia da zombie e un'espressione sconvolta.
Mi metto a ridere, e quando capiscono cosa succede e vedono in che stato sono ridotti mi fanno compagnia ridendo con me.
Come al solito finiamo tutti di prepararci in fretta e furia e in poco tempo siamo pronti. Usciamo dalla stanza nello stesso momento dei miei genitori che si sorprendono nel vederci puntuali.
Mentre raggiungiamo la sala per la colazione Zoe inizia a raccontarmi della festa di ieri sera. È molto entusiasta di come siano andate le cose, infatti parla talmente veloce che dopo poco cerco di fermarla e farle iniziare di nuovo il discorso perché non capisco nulla.
Dopo il terzo tentativo lascio perdere e ammetto di non stare più ascoltando Zoe come dovrei, ma dopotutto era una semplice festa, non vedo cosa ci sia di diverso dal solito.
Continuo a pensare un po' ai fatti miei mentre ascolto in sottofondo la lunghissima storia che mi sta raccontando la mia amica, fino a quando inizia a parlare con un'enfasi maggiore di prima e decido allora di ascoltarla.
"Sai era davvero carino e gentile, sembrava così un bravo ragazzo!"
Dice con sguardo sognante, e capisco di essermi persa una parte importante del discorso, essendo confusa chiedo a Zoe di ricominciare a raccontarmi di questo ragazzo.
Se ne parla con così tanto entusiasmo significa che l'ha colpita molto e i ragazzi che ricevono attenzioni da Zoe sono davvero pochi.
Questa volta la ascolto e scopro che ieri sera Alex e Zoe, finita la festa, sono stati accompagnati all'hotel da un ragazzo, si sono presentati e anche scambiati i numeri!
Ok. É ufficiale. Ogni volta che succede qualcosa di interessante ho sempre qualche motivo per non essere presente, merda.
Per fortuna il ragazzo dell'hotel, o meglio "Jake", si é offerto di uscire in compagnia qualche volta quindi avró modo di conoscerlo e scoprire che tipo é.
Dopo colazione andiamo a farci un giro in qualche tranquilla piazza dove stare un po' al sole senza essere disturbati per poi tornare all'hotel all'ora di pranzo.
Ci dirigiamo verso la sala per mangiare quando vedo un ragazzo avvicinarsi con una faccia serissima e a passo spedito verso l'entrata.
Zoe si illumina e grida "Hei Jake!" in questo istante rimango come paralizzata e mi blocco.
Insomma, avevo capito dai racconti di Zoe che era un bel ragazzo, ma non pensavo fosse così..wow.
Ha degli occhi stupendi e io mi sono imbambolata come una cretina a fissarlo. Si, mi sono proprio incantata.
Ferma la sua veloce camminata per salutare e riesco così a presentarmi.
"Piacere, sono Madison."
"Sono Jake, piacere mio."
In questo momento mi accorgo anche dello stupendo sorriso che ha, il ché non fa che aumentare il mio stupore.
Da dove diavolo salta fuori un ragazzo del genere?
"Scusate ragazzi, sono davvero di fretta, ho ricevuto una chiamata urgentissima e devo proprio andare, ci vediamo"
Il sorriso e il viso allegro e solare sono stati sostituiti da una faccia cupa con occhi spenti e vuoti immediatamente dopo la pronuncia di quella frase.
Jake esce quasi correndo dall'hotel, mentre noi rimaniamo in piedi perplessi e molto confusi dall'accaduto.
Cosa gli é successo? É davvero così grave da farlo correre via?
Sento un gran bisogno di conoscerlo a fondo, non so, sono stata rapita dai suoi occhi e da quel sorriso che potrebbe far tornare il buon umore a chiunque.
Dopo qualche istante ci riprendiamo tutti e andiamo a mangiare, mentre la mia testa é interamente occupata da pensieri su Jake.
Sembra un ragazzo misterioso su cui c'è tanto da scoprire. Nelle mia testa continua a ripetersi la stessa domanda "cosa gli sarà successo?"
I miei pensieri vengono interrotti da Alex che mi dice "allora cosa facciamo per pranzo? Torniamo a mangiare in hotel o mangiamo da Mc donalds? Dovrebbe trovarsi in fondo a questa strada" Zoe risponde senza lasciarmi il tempo di pensare.
Naturalmente ha scelto il Mc e a me va più che bene. Entriamo e c'è una fila enorme davanti alla cassa, allora io e Zoe andiamo a sederci mentre Alex va a ordinare.
"Allora che ne pensi di Jake?" Mi chiede Zoe dopo qualche secondo di silenzio. Non so cosa rispondere. "Beh. Si dai, è un ragazzo carino" inizio a rispondere ma Zoe capisce che sto mentendo, e che quindi non penso solo che sia un ragazzo carino, e mi dice "non stiamo parlando del gondoliere, ma di Jake. Ho capito che ti piace non appena ho visto il modo in cui l'hai guardato quando ci ha salutati" ok. Non posso nasconderle niente. Beh in fondo è la mia migliore amica. Non capisco cosa mi stia succedendo, alla fine è solo un bel ragazzo come molti altri che si vedono in giro per la città.
Finisco il mio cheesburger in poco tempo perché ho una fame da lupi. Dopo aver fatto un giretto e aver mangiato un gelato ci dirigiamo verso l'albergo. Il tempo è passato abbastanza in fretta oggi e dopo esserci fatti una doccia, andiamo dai miei a chiedergli dove andremo oggi per cena. Papà mi risponde dicendomi che stasera mangeremo sushi, quindi iniziamo ad avviarci verso un ristorante giapponese. Io odio il pesce crudo, ma devo ammettere che questo è veramente buono.
Torniamo in albergo verso le 22 e stiamo in camera a parlare fino alle 2 di notte. "Domani, anzi oggi, provo a fare uno squillo a Jake per chiedergli se può darci un consiglio su dove possiamo andare e magari chiedergli se vuole venire con noi" propone mio fratello. Zoe annuisce e dopo esserci messi il pigiama andiamo a dormire.
La luce del sole che entra dalla finestra ami sveglia e quando prendo il telefono per vedere che ore sono mi accorgo che è mezzogiorno e un quarto, così deciso di svegliare gli altri.
Verso l'una siamo pronti, ma essendo ormai passata l'ora della colazione andiamo in sala per pranzare.
Andiamo verso la zona ristorante dell'albergo e quando passiamo nella reception vediamo che c'è Jake.
Alex cambia direzione e va verso di lui.Io e Zoe ci scambiamo un'occhiata e decidiamo di seguirlo.
"Ehi, ciao ragazzi" ci saluta con un sorriso mezzo finto. "Ciao Jake" ricambia mio fratello, mentre io e Zoe facciamo solo un segno con la mano.
Alex chiede a Jake se vuole pranzare con noi.
"Mi farebbe molto piacere solo che ho promesso ha Tommy che oggi avrei mangiato con lui ed Emma"
"Beh puoi chiamare anche loro così pranziamo tutti insieme se vi va." propone Zoe. Il ragazzo dagli occhi azzurri sembra pensarci su e dice "Volentieri. Allora adesso li chiamo e gli dico di raggiungerci qui, se volete andate a sedervi, io intanto aspetto gli altri."
Ci sediamo in un tavolo da 6 posti che si trova all'aperto. Dopo circa 15 minuti vediamo arrivare Jake con una ragazza e un ragazzo, probabilmente Tommy ed Emma. "Loro sono i miei migliori amici, Tommaso ed Emma. Loro invece sono dei turisti americani e sono Alex, Zoe e Madison"
"Quanto tempo starete qui a Venezia?" Chiede Tommy. Ha due occhi blu come il mare.
"Siamo arrivati la scorsa settima e staremo qui fino ai primi di settembre."
Risponde Zoe seduta alla mia destra. "Ah, però." risponde Emma. Devo ammettere che non mi piace. Sarebbe anche una ragazza carina se non sembrasse una di quelle che si vantano per ogni cosa.
Passiamo il tempo a parlare e a conoscerci.
Jake ha un nome americano per via dei suoi parenti ed é il figlio del proprietario dell'albergo in cui alloggiamo. Scopro anche che é fidanzato con una ragazza che a quanto pare è in vacanza con la sua famiglia e che tornerà tra una settimana.
"Sabato c'è una festa, volete venire?" propone Tommy. Io Alex e Zoe ci lanciamo un'occhiata per capire cosa ne pensiamo e Zoe risponde per tutti "Certo. A che ora ci troviamo?" "Saremo qui verso le 21:30" ci avvisa Emma.
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Forgive him.
Teen FictionMi guarda con quei suoi occhi verdi. Gli stessi che mi avevano fatto innamorare tempo prima ma che allo stesso tempo mi confondono ancora adesso. All'inizio sembrava tutto così semplice come nei soliti libri d'amore mai poi, non so cosa sia successo...