"We will carry on."

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Maria: Elodie DiPatrizi,ammessa!

Ah,quante emozioni quel giorno. Sembrava fosse tutto un sogno,e invece no. Eppure ero lì,e, devo confessarvi che i primi giorni mi sentivo un pesce fuor d'acqua.

E: ciao,piacere Elodie.
A: Io sono Arianna.
S: io Sergio.
E: oh ma sei un gigante!
A: si,un gigante buono però. Comunque io sono Andreas.
Erano tutti così gentili, così sorridenti, eppure, non mi sentivo casa. Conobbi anche Benedetta,Ale,Patrizio,Gessica, Chiara... eh la lista potrebbe andare avanti per ore;eravamo veramente tanti lì dentro. Tanti ragazzi diversi,ma con un unica stessa convinzione: "io devo farcela."
Comunque,notai un ragazzo,lì in disparte,seduto sul divano a mangiare Fonzies.
Mi avvicinai.

E: preferisci i Fonzies alla vita sociale?
L: AHAHAHA no dai tutto sono tranne che asociale! Io sono Lele,tu devi essere.....eleonora,no elena.. el...
E: Elodie.
L: ah ecco. Ma i capelli cambiano colore ogni giorno?
E: AHAHAHAHAH cambiano così, quando mi va.
C'era qualcosa in quel ragazzo che,Dio, era davvero speciale,diverso. Parlare con lui era piacevole,lui era piacevole. È vero che non bisogna giudicare il libro dalla copertina, ed è vero anche che l'apparenza inganna, ma... io riuscivo a vedere belli in quel ragazzo anche i suoi difetti,le sue imperfezioni. Ecco,lui era così,perfettamente imperfetto.

CAPITOLO II:

Giorno dopo giorno,io sentivo di stare sempre meglio in quella scuola. Mi alzavo, pensando a lui. Mi divertivo,piangevo,cantavo pensando a lui. Andavo a dormire pensando a lui. Ogni cosa stava acquistando un senso grazie a Lele Esposito e questa cosa mi sembrava strana,ma straodinariamente meravigliosa. È bello vivere pensando ad una persona,è come dire 'ehi,io vivo grazie a te'.

1 mese dopo...

Benedetta:buongiorno raga!
Arianna: giorno!
Lele: ciao!
Sergio: hello guys!
Nick: allora? Come va?
Gessica: benissimo
Cristiano: eh..diciamo di sì,e tu Elodie?
Elodie: cosa? Io? *smette di colpo di fissare Lele*
Alessio: guarda per ora sei l'unica che si chiama Elodie qui dentro nessuno di noi ha i capelli rosa.. quindi si era a te AHAHAHAHA
Elodie: *accenna un sorriso* no comunque bene dai.
Lele: rega,a me manca tanto la mia famiglia...

Era evidente la tristezza negli occhi di Lele. Lui è così: se è triste,si vede,se è felice anche. Io,invece tendo sempre a nascondere le mie emozioni, sono sempre tipo "non dico niente" e poi vorrei dire tante,forse troppe cose. Comunque ho le palle,se ho una convinzione la porto avanti senza paura.
*lele si allontana e si va a sedere affianco al cesto di Fonzies da solo*

Elodie: allora questo è il tuo posto preferito? Guarda che se continui a mangiare quelli ti verrà qualcosa...io te l'ho detto eh.
Lele: ahahaha no vabbè ma mia madre dice così!
Elodie: vabbè guarda che io sono grande si, ma non così vecchia da poter essere tua madre ahahaha!
Lele: perchè? Quanti anni hai scusa?
Elodie: non si chiede l'età alle donne.. comunque 25,tu?
Lele: diciannove.
Elodie: oh però so' vecchia mamma mia!
Lele: no,ne dimostri di meno,sai?
*Elodie sorride silenziosamente,china la testa come per nascondersi*

Per un po' ci guardammo senza dire niente,ma... questione di secondi. I miei occhi riflettevano i suoi,il mio sorriso, il suo. Che bella sensazione. Tutte le belle cose hanno una fine però, ecco che squilla il telefono e dovetti correre a lezione col maestro Moro. Salutai Lele e andai nella sala canto. Le lezioni qui non erano mica così leggere come potreste pensare. Complimenti ma anche cazziatoni,lì o sei forte o sei forte. È una scuola che ti educa un po' anche alla vita, voglio dire... lì impari ad incassare i colpi, a cadere, e a rialzarti più forte di prima,senza arrendersi mai. Chi si ferma è perduto!

CAPITOLO III:

"O sei forte o sei forte" ho scritto. Ecco,appunto. Qui col tempo che passa, passano anche le persone. Quanti ne vengono eliminati di volta in volta. È un po' come una lotta alla sopravvivenza, certo qui non si tratta di sopravvivere,non siamo all'Isola dei famosi,anche se,chi lo sa, famosi un po' lo diventeremo. Siamo rimasti veramente pochi,io voglio bene a tutti,non posso accettare il fatto di doverne lasciare alcuni. Quella, fu una mattina molto,ma molto importante....chi se la scorda più?!

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