Capitolo 1

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"È eterno chi ha scelto di vivere a suo modo"
Eh si,proprio oggi sono due mesi,due mesi dal mio primo trasloco,tante cose mi hanno convinto a lasciare Roma,tante cose..troppe.
Ora infatti abito a Milano,ho affittato un appartamento,un buco diciamo..l'unica cosa che riesco a pagate con quei pochi soldi che riesco a guadagnare con la danza.
Eh si,la danza,forse dovrei trovarmi un lavoro,serio,stabile. Forse dovrei. Forse dovrei davvero. Bha.
Così scorrono le giornate,le giornate nuvolose,le prime giornate autunnali,fredde,grigie,noiose mattine,noiosi pomeriggio,tutti uguali,tutte troppo uguali.
L'unica cosa che cambia giorno in giorno è la danza,nella danza ogni giorno c'è qualcosa di diverso,un'emozione forte,ogni giorno la stessa,ma con qualcosa di diverso,qualcosa..tutto.
Ogni lunedì,martedì e mercoledì le lezioni cominciano alle 14.30 e finiscono alle 17.30 mentre il resto della settimana si va dalle 17.30 alle 20.30. A volte mi capita anche di insegnare,si,mi capita di insegnare qualche coreografia a delle piccole ballerine. Ci sono dei giorni, dei giorni in cui non riesco a trattenermi quelle tre lacrime giornaliere. Escono da sole,senza motivo. O forse si. Si un motivo c'è. Ma non ho coraggio di ammetterlo. Non voglio farlo.

Sono sul letto,sono le 22.44.
Sono sola,fuori non si sente nessuno,non c'è nessuno.
Fa freddo,ho freddo,ma forse per pigrizia non sento il bisogno di tirarmi su le coperte.
Coperte bianche,come la neve,come il cotone,come un libro da scrivere,una storia da raccontare,una chat vuota,si una chat vuota. Una chat dove si vedono solo l'orario d'accesso,la foto profilo,e quell'insignificante sfondo automatico.Non vi capita mai? Non vi capita mai di guardare l'ultimo accesso dei vostri contatti? Non vi capita di fissare tutte le chat,con il desiderio di vedere un "Sta scrivendo.."?
22.51 segna.
Chissà.
22.52.Online.22.53.
No!Non devi. Basta. Stop.
*Se era online stava scrivendo a qualcuno*
No basta.Basta davvero,la vita è sua,basta stupide voci della notte,basta lasciatemi vivere,lasciatemi vivere in pace.

Così,con le cuffiette nelle orecchie scorrono le mie notti,il cellulare sempre scarico.
Così,passano i giorni,fuori c'è sempre più freddo,le semplici coperte bianche diventano caldi piumoni.
Così,scorre il tempo.

//L'Eternità//Michele LanzerotiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora