oh calamity!

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Alex Gaskarth stava camminando verso la casa di uno dei suoi migliori amici, nonché bassista della sua band. Era felice quel giorno, stavano per partire per un tour degli Stati Uniti che prevedeva più di dieci date, non ricordava il numero esatto.
C'era solo una cosa che preoccupava il ragazzo, Stella Carolyn Merrick, sorella minore di Zack. Lei non poteva vederlo, lo detestava dal profondo dell'anima e Alex ne era perfettamente consapevole. Lei faceva bene a detestarlo, aveva i suoi motivi, lui le aveva fatto una cosa terribile e si sentiva una schifo per questo.

Keep forgetting to remember, where we've been is who we are

Quasi non si accorse che era arrivato davanti a casa di Zack, era troppo preso dai suoi pensieri.

Non c'era il sole quel giorno, il cielo era ricoperto di nuvole ma a Stella andava bene così. Guardava fuori dalla finestra, quasi incantata, con le cuffie nelle orecchie. Sapeva che oggi i ragazzi sarebbero partiti per il tour, erano tutti di sotto ad aspettare il cantante. Alexander William Gaskarth, quel nome le faceva salire i conati di vomito. Lo odiava da morire e avrebbe dovuto sopportarlo per più di un mese durante il tour. Già, sarebbe partita anche lei. Suo fratello Zack aveva insistito così tanto che alla fine aveva dovuto cedere. Aveva sempre avuto un bel rapporto con tutti i ragazzi tranne che con Alex, chiaramente.
Rian le faceva da secondo fratello e Jack... Beh quando era con Jack si comportavano come veri e propri bambini. Quel ragazzo riusciva a farla sorridere come nessun altro.
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussò alla porta. La ragazza si voltò, prese il suo borsone da terra e andò ad aprire la porta, trovandosi davanti suo fratello che sorrideva come un ebete. Stella alzò gli occhi al cielo e lo scansò, per poi uscire dalla sua stanza e scendere le scale, dirigendosi in salotto.
Zack sbuffò e raggiunse la sorella di sotto, sapeva che non era felice e che non aveva voglia di accompagnarli, ma le avrebbe fatto bene, ne era certo.

"Ciao Stella" urlò Jack per poi abbracciare la ragazza e sollevarla appena da terra. Stella sorrise e ricambiò l'abbraccio.
Dopo aver salutato anche Rian si sedette su una poltrona e fece finta di ascoltare i ragazzi parlare di baseball, quando la sua mente era concentrata a pensare ad Alex. Come avrebbe fatto a sopportare la sua presenza fino alla fine del tour? Non lo vedeva da più di due anni e non voleva proprio rifarlo.
Ancora una volta i suoi pensieri furono interrotti, ma da un campanello... Era lui.

Alex aspettò che qualcuno gli andasse ad aprire, e dopo neanche cinque secondi la porta si spalancò e Zack lo fece accomodare in casa.
Appena entrato in salotto rimase decisamente stupito nel vedere Stella seduta su una poltrona, con affianco un borsone. Guardò Zack, poi lei, poi di nuovo Zack. Era a dir poco scioccato.
Zack aveva capito cosa volesse dire il cantante, sapeva dell'odio tra i due ma non ne conosceva la causa, nessuno dei due gliel'avrebbe detto...

"Penso che le farà bene" disse il bassista. Alex annuì e andò a salutare i suoi compagni, per poi sedersi sul divano. I due continuavano a parlare di baseball e della loro squadra del cuore. Alex annuiva ma continuava a guardare Stella che non lo degnava neanche di un'occhiataccia, era totalmente presa dal cellulare.

It's a shame that we play strangers
No act to change but we've become
Damn, it's such a shame that we've built such a wreck out of me

Era sempre più bella, lo pensava sul serio. Quel giorno indossava una felpa nera troppo grande per lei, dei jeans tutti bucati e delle Vans nere. Semplice ma affascinante, come sempre.

Stella si sentiva osservata. Sapeva che il cantante la stava fissando da quando era entrato ma lei aveva deciso di ignorarlo. Come poteva sopravvivere tutto quel tempo insieme a lui? Non parlandoci, ovviamente.
Stava iniziando a stancarsi del suo sguardo, lo sentiva addosso e non poteva farci nulla. Ricambiandolo gliel'avrebbe data vinta, e non ne aveva la minima intenzione. Quel ragazzo era la causa dei suoi mali, doveva stargli alla larga il più possibile. Non doveva guardarlo e non doveva parlargli, o almeno così pensava di fare...

"Come stai Stella?" la voce di Alex rimbombò nella stanza. La ragazza non si aspettava un'uscita del genere, e nemmeno il cantante avrebbe voluto lasciarsi sfuggire quella frase, ma non aveva potuto controllarsi.
Stella sollevò lo sguardo e per la prima volta i loro occhi si incrociarono. Gli occhi di Stella erano freddi, distaccati e duri, mentre quelli del moro sembravano interessati e sorpresi.
La ragazza guardò per qualche istante i pozzi color cioccolato di Alexander, come se stesse aspettando il momento in cui lui le diceva che era uno scherzo e che non gli importava niente di lei, ma non arrivò e fu costretta a rispondere.

"Non ti deve importare di come sto Gaskarth" disse con una freddezza tale da far venire i brividi al cantante. Stella tornò a guardare il cellulare, mentre nella stanza regnava il silenzio più totale. Erano rimasti tutti immobili, Jack aveva perfino trattenuto il respiro, dopotutto lui era l'unico che sapeva di quella domenica notte, quella che era stata la fine e l'inizio di tutto.

"Ragazzi è arrivato il tour bus" li informò Rian. Stella si mise le cuffie alle orecchie, prese il suo borsone e uscì di casa ignorando i ragazzi.
Come si era anche solo permesso di rivolgerle la parola? Questa cosa l'aveva stupita, sembrava realmente interessato, ma lei non ci sarebbe cascata, non avrebbe ceduto al fascino del moro, non un'altra volta.

Alexander si sentiva stupido; era ovvio che non avrebbe risposto proprio a lui, dopo il suo comportamento nei suoi confronti chiederle come stava sembrava quasi una presa in giro. Probabilmente lei l'aveva pensato, infatti aveva esitato nel rispondere, sembrava che aspettasse un suo gesto o un suo cenno. Lui però era serio, voleva saperlo, gli interessava realmente.

Can we find a new beginning?

"Jack" Alex lo chiamò e il suo migliore amico si avvicinò in attesa che il cantante continuasse. "Voglio saperlo davvero" lo guardò con tristezza ma Jack annuì e si avviò verso l'uscita della casa.

"Sai che non posso biasimarla, vero Alex?" aggiunse Jack, senza guardare Alex negli occhi, ne voltarsi nella sua direzione. Visto da dietro Jack sembrava ancora più alto.

"Lo so" rispose Alex, uscendo di casa e seguendo Jack verso il bus.

Come back to me.

*ME*
Buonsalve gente :)
Dato che questa è la prima "cosa" che scrivo vorrei presentarmi: mi chiamo Amanda e ho 16 anni, amo la musica e direi che possiate capire più o meno qual'è il genere che mi piace.
Vorrei dire un paio di cosette sulla storia.
• Non sono affatto convinta del titolo, quindi accetto suggerimenti
• I capitoli non saranno lunghissmi, soprattutto perché non riesco a farli lunghi come vorrei :(
• In ogni capitolo ci saranno frasi sparse di una canzone degli atl, che spesso sarà il nome del capitolo, altrimenti dovrete indovinarle🙆🏼
• Probabilmente le descrizioni saranno un po' scarse, vi chiedo umilmente scusa
• Alcuni spunti per scrivere questa storia mi sono stati dati da jokerslaugh_  che ringrazio tanto e saluto👋

Se mi verrà in mente qualcos'altro lo aggiungerò nei prossimi capitoli.
Hope you enjoy,
Amy.xx

My Only OneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora