Capitolo 5

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-che cazzo ci facevi abbracciato a lei?- delle urla mi fecero svegliare. Ma non è possibile,anche di domenica mattina non si può dormire in pace? Decisi di alzarmi per andare a vedere cosa fosse successo di così drammatico.
Mi avvicinai alla porta della cucina e vidi mio fratello e Benjamin parlare; odio origliare,ma per una volta non succede niente, giusto?
-Fede calmati per favore-
-calmarmi? Te la volevi portare a letto? Ti ucciderei se non fossi il mio migliore amico - continuò Fede,molto incazzato,oserei dire.
-cosa? Portarla a letto? Ma che stai dicendo fratello? Ci siamo solo addormentati sul divano come hai fatto tu del resto - questa volta fu Benji ad alzare il tono della voce,ma stanno parlando di me?
-eravate abbracciati e..-non fece in tempo a finire la frase che fu interrotto
-e niente, Fede, lo sai anche tu,le sorelle degli amici non si toccano. Si,è vero,ci siamo addormentarmi abbracciati,ma non vuol dire niente,sai che la odio- concluse Benjamin.
"La odio"..quelle parole facevano così male dette da lui,ma perché? Perché mi odia? Che cosa ho fatto per farmi odiare da lui? Decisi di porre fine a queste domande senza alcuna risposta ed entrai in cucina facendo finta di non aver visto o sentito niente.
-Buongiorno- dissi,dopo aver dato un bacio sulla guancia a mio fratello
-Buongiorno piccola-
Intanto Benjamin era sparito,come volatilizzato dalla cucina;è strano quel ragazzo.
Presi a bere un bicchiere di succo alla pesca,quando vidi gli occhi di Fede fissarmi come se volesse catturare ogni mio movimento nella sua testa.
-fratellone devi dirmi qualcosa?- chiesi,rompendo il ghiaccio che si era formato in quella piccola stanza.
Lo vidi sospirare per poi pormi la domanda che non avrei mai voluto che mi facesse.
-Ti piace Benji?-
-No,Fede. Non potremo nemmeno andare d'accordo se litighiamo dalla sera al mattino, come pensi che possa piacermi?- cazzata.
Lo vidi emettere un rumoroso sospiro,come se fino a quel momento avesse trattenuto l'aria per paura di annegare nel mare delle sue idee.
-va bene sorellina-
Andai in camera mia e dopo essermi vestita con una maglietta semplice bianca e un paio di leggins neri,mi stesi sul letto ad ammirare il soffitto.
Mi piaceva Benjamin? Sinceramente non lo sapevo nemmeno io,ma c'era qualcosa in lui che mi portava a stargli accanto,ad avere un contatto con lui,ma dall'altro lo odiavo per i suoi atteggiamenti da "sono miss Galassia". Che confusione. È possibile che nel giro di una settimana,sia riuscito a stravolgermi la vita, completamente?
Indossai le mie converse nere alte,presi il mio giacchetto di pelle nero,le cuffiette e il telefono. Fanculo a tutti,ora ci siamo solo io e la musica.
Ero di nuovo lì. Stesso parco. Stessa panchina. Stessi pensieri. Senza accorgemene mi ritrovai a piangere. Non voglio innamorarmi di nuovo,non voglio perdere il rapporto con mio fratello solo per colpa sua. Non voglio tutto questo. D'improvviso mi ricordai di avere una piccola lametta nella tasca del giacchetto. Lei era la mia migliore amica, c'era sempre per me e mi faceva sentire meno sbagliata di ciò che già non fossi. Uno,due,tre,quattro graffi,ormai avevo perso il conto,tanti erano i graffi,tanto era il dolore che provavo nel pensare a Lui. Smisi di piangere,e di conseguenza anche di procurarmi quei piccoli tatuaggi sul mio braccio destro,decisi di tornare a casa e di dormirci su,magari con una bella dormita avrei potuto risolvere tutti i miei problemi.
-Fede sono a casa - urlai per farmi sentire da mio fratello,ma niente, nessuna risposta.
-Fedeee -Andai in camera sua,ma nemmeno lì era.
Ritornai al piano inferiore,magari era in cucina. Quando stavo per recarmi là,una voce mi fermò.
-Fede è uscito Angie - Benjamin. Mi voltai per guardarlo in tutto il suo splendore.
-è andato al lavoro e mi ha chiesto di stare qui con te- rispose,incatenando i suoi occhi nei miei.
-non sono una bambina, non ho bisogno di una tata - dissi acidamente.
Lo vidi sorridere leggermente,per poi sedersi sul divano ed accendere la tv,cercando qualcosa di interessante da guardare.
Non posso restare con i miei dubbi ancora per molto,voglio sapere perché ce l'ha con me. Ora o mai più. Mi dissi mentalmente determinata più che mai a scoprire la verità.
-posso farti una domanda?- non mi degnò neanche di un misero sguardo. Scusa se non sono miss universo come te,ma potresti almeno guardarmi in faccia mentre ti parlo.
-spara- disse,rimanendo concentrato a guardare uno stupido cartone animato. Andai davanti alla televisione e la spensi; odio non essere ascoltata mentre parlo.
-hey,si dia il caso,che la stavo guardando io- disse alzandosi e venendo verso di me.
-bene,ora la tua completa concentrazione è su di me- dissi decisa.
-perchè mi odi?-chiesi,tutto d'un fiato.
-cosa? Io non ti odio - rispose serio
-come no,e tu aspetti che io ci creda a tutto ciò? Guarda che vi ho sentiti questa mattina mentre parlavate.- il mio tono di voce,senza accorgemene,si alzò di poco.
-non ti hanno insegnato a non ascoltare le conversazioni altrui?- rispose per prendere in seguito una birra in frigorifero e berne qualche sorso e riappoggiarla vicino al lavello. -c'entro anch'io in questa cosa e ho diritto di sapere,cazzo,perchè ce l'hai con me? Perché mi odi così tanto? Che cazzo ti ho fatto?-mi avvicinai a lui,urlandogli ancora contro.
-niente,non mi hai fatto assolutamente niente - rispose con tutta la tranquillità del mondo.
-cazzate. Dimmi la verità,Benjamin abbi le palle di dirmi cosa ho sbagliato-
-Lo vuoi davvero sapere? Bene,ti accontento subito. Mi mandi in confusione,okay? Sei riuscita a mandarmi il cervello letteralmente a puttane e nessuna ragazza c'era mia riuscita prima d'ora. Mi mandi fuori di testa con un semplice sguardo,e,cazzo,mi fai impazzire.- disse urlando e avvicinandosi ancora di più.
"Mi fai impazzire" "Mi fai impazzire" quelle parole giravano e rigiravano nella mia testa,ma non ebbi il tempo di formulare una frase di senso compiuto che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Le sue braccia circondavano il mio esile bacino,mentre le mie braccia erano dietro al suo collo. Non lo respinsi..perché?
Con un salto allacciai le mie gambe al suo bacino mentre lui mi appoggiò al muro e fece scivolare la sua lingua nella mia bocca per poi incontrarsi con la mia ed eseguire una danza sensuale.
Ci staccammo per riprendere fiato,con le fronti appoggiate l'una a quella dell'altro. Non poteva avermi baciato,non doveva.
Senza dire niente scappai in camera mia,ormai ero abituata a scappare. Scappavo dalla vita,dai miei problemi e da Lui.
Mi chiusi a chiave e feci scorrere la mia schiena contro il legno della porta fino a raggiungere terra e portare le gambe al petto per poi scoppiare in un pianto liberatorio,mente Benjamin continuava a dare pugni e a chiamare il mio nome,ma invano. Non mi restava che fare una cosa. Tracciai di nuovo altri segni sulle mie braccia,ma questa volta andai più a fondo,fino a farmi urlare dal dolore,quando all'improvviso tutto intorno a me divenne nero e la voce del ragazzo dietro la porta si fece sempre più ovattata. Buio totale.

Angolo Autrice
Salve bella gente? Come state? Questo è un capitolo un po' particolare sotto ogni punto di vista e mi sono presa del tempo per scriverlo. Spero vi piaccia, fatemi sapere. Un bacio

Amarsi fino a morire//Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora