3 capitolo

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-In macchina Federica,si guarda fugacemente allo specchietto retrovisore e anche lei come il suo amico Giulio,cancella dal volto una piccola lacrima che ha fatto capolino cadendo inaspettata.

Dà un occhiata veloce alla sua cagnolina,vede se è comoda in una cuccia improvvisata con una scatola di cartone ed esclama:" pronta Swetty a far parte della mia incasinatissima vita?"
La cucciola,una meticcia di labrador dal mantello beige e gli occhi nocciola, la guarda e china la testa di lato come a voler rispondere,poi abbaia e comincia una strana danza fatta di saltelli e piroette.
Sul viso di Federica compare un sorriso.
-" Ok andiamo! Prima però dobbiamo passare dalla zia Monica; dobbiamo comprarti un guinzaglio,lo shampoo,una cuccia, un trasportino,un antiparassitario qualche giochino, la pappa e naturalmente devi fare un gran bel bagnetto!"
Inserisce la marcia e parte velocemente facendo cadere all'indietro la povera Swetty.
Accende la radio e dopo aver cercato invano qualche canzone che le piacesse tra le varie stazioni radiofoniche,infila nel lettore il suo Cd musicale preferito «The best of U2».
La sua canzone preferita parte e lei comincia automaticamente a cantare e a muoversi a ritmo di musica. Alza il volume. ~In the name of love ~ Questa canzone gli piace troppo.Gli fà dimenticare tutto.Solo tre minuti e cinquantaduesencodi.
I "suoi" tre minuti e cinquantaduesecondi quotidiani. Quelli in cui è libera di gridare,ridere,piangere, odiare,amare,sentirsi ancora viva,perché quella canzone è ricca di ricordi.
******
-«Arrivati!»
Federica spegne la macchina scende e apre lo sportello posteriore per prendere la scatola con dentro Swetty,la piccola scuote la testa-forse un po' intontita per la musica- e comincia ad abbaiare festosa.
«Ora conoscerai la mia cara amica Monica,ama gli animali almeno quanto me,ti raccomando non fare macelli lì dentro,ok? Sii buona!»

Monica e Federica si sono conosciute ad una mostra canina; doveva fare degli scatti fotografici per una testata giornalistica veterinaria. Quel giorno si era fatta accompagnare da Giulio alla mostra perché era senza macchina. Non appena entrarono nel palaflorio allestito per la gara cinofila,una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi celesti come acqua marina,gli andò incontro con un sorriso da togliere il fiato. Era bellissima. Si affrettó a salutare Giulio con un bacio sulla guancia e rivolse uno sguardo,quasi infastidito,nei confronti di Federica.
« Ciao Giulio,sei venuto alla fine!? E non sei solo...»
« Ehm sì,ho dato un passaggio alla mia amica che era senza macchina, a proposito lei è Federica; Federica ti presento Monica una mia collega.»
Giulio fece le presentazioni con un sol fiato preso alla sprovvista da quella situazione.
Improvvisamente lo sguardo sul volto di Monica cambiò e si fece più dolce.
«Ma non mi dire? Lei è Federica? Oddio finalmente! Ho sentito parlare così tanto di te,giuro ti conosco così bene,sono felicissima di conoscerti..!» Monica si fiondó verso Federica e la strinse a sé con forza.
Cominciò a baciarla, accarezzarla, abbracciarla, sfiorarle le guance con dei pizzicotti fino a quando, visibilmente imbarazzata,Federica si staccó da quella "stretta mortale".

« Ehi,ciao!» Disse Federica.« Come và?» E lanciò uno sguardo interrogativo verso Giulio.
«Bene grazie,sono emozionata, finalmente ti conosco Giulio ti aveva descritto ma dal vivo sei davvero molto diversa,ma che vuoi gli uomini non sono bravi con le descrizioni,poi quando si tra....
«Lei sarà la fotografa ufficiale della mostra per stasera» -La interruppe Giulio che conosceva bene Monica e il suo fare un po' "prolisso"!-Era una ragazza dolcissima ma aveva solo questo piccolo "difettuccio".
«Ragazzi con permesso dovrei siatemare la strumentazione e ritirare il pass,insomma un po' di cose, nel caso ci vediamo dopo Monica,vero?». E così dicendo si defiló non prima di aver lanciato un ultimo sguardo a Giulio.
Conosceva bene quello sguardo Giulio,si stava per preparare un vero e proprio interrogatorio da parte di Federica e ne fú quasi sconfortato,sapeva quanto poteva diventare "fastidiosamente curiosa"!.

«Sono felice di averti rivisto-esordì Monica- credevo che mi avresti richiamato e non ti nascondo che ci sono rimasta un po' male,sono stata bene con te l'altra sera!».
«Sì scusami,sono stato un cafone. Ho avuto molto da lavorare e poi...
« Non devi darmi spiegazioni,-lo interruppe- però cerca di farti perdonare,ok?».Gli diede un bacio e le loro labbra questa volta si sfiorano. Giulio avvertì una sensazione di appagamento. Era diventato rosso in volto e le uniche parole che riuscì a tirare fuori furono:« giuro che mi farò perdonare!»
Lei gli voltò le spalle e lui la guardò andare via e non poté fare a meno di notare che era davvero una gran bella ragazza e che lui era proprio un imbranato.

«Ehilà..c'è nessuno? Monica dove sei?».
«Arrivo,un'attimo...!».
Da una piccola porticina venne fuori Monica con in braccio un barboncino tutto cotonato e con un grosso fiocco rosso sulla testa.
«Con un dottorato in veterinaria sono costretta a mettere fiocchi in testa a questi poveri cuccioli! Sai a volte credo che mi odiano per come li concio!».
«Sei stata tu a proporre al tuo dolce maritino l'idea della clinica veterinaria con annesso pet-store o sbaglio?».
«Ok,ok...ho capito! Sempre di comune accordo voi due eh? Vieni quì fatti abbracciare! Mi sei mancata,tutto bene?».
«Sì,tutto bene. Mi sei mancata anche tu.».
«E questa cucciola?»
«Appena presa dal canile,sai ho pensato che come regalo è l'ideale per...
«Mi sembra giustissimo,brava ottima idea! Scommetto che è stato il mio dolce maritino a suggerirtelo,vero?

Giulio e Monica erano sposati già dà tre anni,ma si amavano da sempre,dai tempi dell'università che li aveva fatti incontrare.

«Sì,mi ha suggerito di passare dal canile così,per dare un'occhiata e lì questa peste ha cominciato a mordere le mie scarpe. Colpo di fulmine...tutto quì».
«Ora mi servono un po' di cose per Swetty e un bel bagno e ancora un bel fioccone rosso,sai per il regalo».
«Ok,penso a tutto io,va bene? Poi non stare a tornare,ci vediamo stasera direttamente a casa tua,portiamo io e Giulio Swetty e l'occorrente,ora vai e sbriga le ultime cose,vai muoviti!»
«Grazie».
«Vai,a stasera!»
E così dicendo le due amiche si salutarono con un abbraccio.

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