Capitolo 1

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La battaglia dell'Armageddon non si era tenuta sull'antico monte di Megiddo o in una qualsiasi altra parte della Terra Santa, ma in un piccolo cimitero centenario situato ad una dozzina di miglia ad ovest di Lawrence, Kansas. Le voci che affermavano che il cimitero di Stull fosse la bocca dell'Inferno si erano dimostrate vere dopo una battaglia interminabile che aveva distrutto la maggior parte delle proprietà circostanti.

Provocando migliaia di morti.

L'esercito dell'Inferno era superiore di numero rispetto a quello del Paradiso, e Dio evidentemente non era dalla parte di nessuno; ma un angelo valeva dieci demoni in forza e capacità, quindi la battaglia, una volta iniziata, era alla pari.

Fu sanguinosa e violenta; le grida e le urla dei dannati riecheggiavano insieme a più rare esplosioni di Grazia e all'odore di piume bruciate. Non avendo bisogno di riposo, le due fazioni non si fermarono mai, finché solo una manciata di combattenti restò in piedi. Tra di loro c'erano i due generali: Michael, in possesso di Adam, e Lucifero, ancora intrappolato nel corpo in putrefazione di Nick, entrambi con pochi sostenitori. Tra i due fuochi, un angelo caduto e due esseri umani.

Sam Winchester, vedendo i due arcangeli che si squadravano, si allontanò velocemente, con una distorsione alla caviglia che gli procurava fitte di dolore ad ogni passo, e sangue rappreso che gli copriva il viso e le mani. Castiel si allungò verso Dean per portarlo via. Dean vacillò per la spossatezza, sanguinante a causa di diverse ferite superficiali, e distolse lo sguardo da quella che, tutti diedero per scontato, sarebbe stata la battaglia finale.

Lucifero attaccò.

Non suo fratello, ma Dean.

Con un grande ruggito, Lucifero afferrò l'umano e lo assalì con una forza preternaturale. Mentre Dean gridava in preda all'agonia, Castiel cercò di liberarlo e Sam accorse nel tentativo di aiutarlo. Con fatica, riuscirono a liberare le spalle di Dean dalle mani di Lucifero, ma una di esse raggiunse il fianco sinistro dell'uomo e strinse la presa.

Il rumore di ossa che si incrinavano e si spezzavano risuonò nel campo di battaglia di colpo silenzioso, e, quando Lucifero lasciò andare Dean, e Dean iniziò a cadere, i suoi occhi incrociarono quelli di Castiel per mezzo secondo, e in quelle profondità blu vide tutto.

Il silenzio si spezzò.

Castiel gridò con rabbia, lanciandosi contro Lucifero. Sam aprì la bocca per urlare la parola 'sì' al Diavolo, sapendo di poter guarire il fratello con il potere di un arcangelo. Michael si precipitò verso Lucifero per finirlo.

Rannicchiato sulla terra straziata, ferito ed agonizzante, in così tanta agonia che a mala pena riusciva a respirare, Dean strinse l'amuleto che portava intorno al collo, restituitogli da Castiel dopo i molti, inutili tentativi di trovare suo Padre, e pregò.

Pregò affinché Sam non dicesse di sì, pregò affinché Castiel smettesse di cadere, pregò affinché Lucifero non facesse più del male a qualcun altro, pregò affinché Adam sopravvivesse alla possessione di un arcangelo, pregò affinché il mondo continuasse ad esistere, pregò affinché i progetti degli angeli per il paradiso non venissero realizzati, pregò per Bobby, per Rufus, per Lisa, per Ben e per tutte le persone che erano per lui importanti. Pregò per tutto e per tutti, tranne che per se stesso.

Fino a che il mondo non divenne nero.


A differenza di molti ospedali nel resto del mondo, il Lawrence Memorial non era sommerso dalle vittime di tutti gli strani disastri naturali accaduti nelle ultime settimane. La città era stata risparmiata da molte delle epidemie e catastrofi minori per il semplice fatto di trovarsi vicino al centro della Battaglia Finale. Né i demoni né gli angeli avevano prestato attenzione alla città fino al giorno dell'Apocalisse—era stata persino risparmiata dai virus di Pestilenza.

Lay Your Weary Head To RestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora