Chiudo gli occhi. Ho paura del vuoto che mi avvolge lo stomaco, ma resisto. Mi aspetto già di cadere male e rompermi qualcosa. Sicuramente come minimo prendo una bella distorsione. Ormai manca poco, lo sento.
Improvvisamente inizio a rallentare e poggio i piedi a terra delicatamente.
Apro gli occhi ancora un po' spaventata. Mi assicuro di avere i piedi davvero a terra e di non essermi schiacciata al suolo come un insetto sul parabrezza di un'auto. A terra vedo una piuma nera, la prendo in mano ma si disintegra quasi subito. Ho solo il tempo di sentire che è estremamente morbida, quasi vellutata. Alzo lo sguardo.
Il boschetto è proprio lì, a qualche metro di distanza. Prendo un bel respiro e mi incammino con passo svelto e sicuro. Arrivata al limitare del bosco mi fermo. Non sono più molto sicura come prima. E se fossero lì a cercarmi?
Mi rendo conto che non so nemmeno chi mi stia cercando. Ho paura di qualcuno di cui non conosco nemmeno l'identità. Perché mai qualcuno dovrebbe inseguirmi? Con passo sicuro entro nel bosco.
Il piccolo boschetto che si vedeva dalla camera degli ospiti si rivela una foresta immensa e senza accorgermene mi allontano sempre di più dalla casa. Ormai la villetta non si vede più. Intorno a me è tutto verde. Gli alberi sono immensi e, con le loro grandi fronde coprono quasi completamente il sole, che arriva nel sottobosco con pochi spiragli. La luce appare quasi verde. A lato del sentiero spuntano funghi di tutte le dimensioni e sui rami degli alberi scorrazzano piccoli scoiattoli. La brezza scuote le foglie facendo cadere il polline e :- Etciù!-, sì, sono allergica al polline. Magnifico, la descrizione stava venendo pure bene...Mi rendo conto che sono passate un po' di ore quando il mio stomaco inizia a gorgogliare. Non ho nulla con me da mangiare anche se il mio stomaco rischia di far scappare tutta la fauna della foresta da tanto rumore che fa.
Mentre cammino trovo dei fiori. Li riconosco subito e i ricordi di un'infanzia felice mi pervadono.
Mia madre è stesa su un telo in mezzo ad un prato completamente illuminato dal sole mentre mio padre raccoglie dei fiori da terra e li porta a mia madre. Sono quei fiori che, se stacchi i petali e li mangi, hanno quel delizioso gusto che sembra quasi miele. In pomeriggi come quelli mia madre preparava deliziose insalate con questi fiori e quelli che avanzavano ce li intrecciavamo nei capelli.
Ne stacco uno da terra e lo mangio.
Magnifico! È delizioso, hanno ancora lo stesso sapore.
Ovvio che hanno ancora lo stesso sapore!
Ne raccolgo un po' e man mano che cammino li mangio.
La fame sembra placarsi un po'.
Continuo a camminare per un ora circa.
Spilucco i fiorellini finché non arrivo in una radura.
Chiudi la bocca che entrano le mosche.
Scuoto la testa per aiutarmi a tornare sulla Terra e mi tiro i pizzicotti sulle guance.
Se ci fosse qualcuno nei paraggi ti prenderebbe per pazza...
Zittisco i miei pensieri e mi inoltro nella radura.
I raggi di sole non passano anche se non ci sono alberi al suo interno. Guardo in alto, sono i rami degli alberi attorno così folti e lunghi che coprono la luce.
Più o meno verso il centro c'è un pezzo di tronco di un albero caduto, tutto ricoperto di muschio.
Mi avvicino lentamente e mi ci siedo sopra mantenendo una postura rigida mentre mi guardo intorno. Non sono abituata a stare in posti così belli e silenziosi. Le palpebre si fanno pesanti e mi rendo conto di quanto sono rimasta a guardarmi intorno. Scendo dal tronco e mi siedo per terra con la schiena appoggiata ad esso. Man mano il sonno cala su di me e scivolo giù, rimanendo sdraiata per terra.
L'unico raggio di sole che riesce a filtrare tra le foglie si posa sul mio viso, più precisamente sul mio occhio.
Ma si può dormire tranquillamente?!
Apro un occhio e vengo accecata dal raggio, borbotto tra me e me e poi mi sposto.
Mi rimetto seduta sul tronco e cerco di osservare il sole tra i rami finché, quasi ipnotizzata dalla luce del sole, mi addormento di nuovo.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Scusate per la lunga assenza e per il capitolo poco dinamico e corto, cercherò di aggiornare più frequentemente e con capitoli più lunghi. Spero vi piaccia e al prossimo aggiornamento (:
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THE BLACK ANGEL
Fantasy"Leila è una ragazza americana di 17 anni. La sua vita è quella di una normale studentessa del liceo , finché un tassello del puzzle viene spostato e la cambia radicalmente, in tutti i sensi. Fa nuove amicizie,molte inaspettate, impara a non fidarsi...