capitolo 1

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-Buona fortuna tesoro - disse mia madre mentre scendevo dall'auto. Mia mamma si chiamava Elene era bellissima aveva i capelli neri raccolti In un elegante acconciatura indosava un elegante gonna e una camicietta rosa e delle veriginose scarpe blu. -Grazie mamma -risposi baciandola sulla guancia -ma penso me la caverò- scesi dalla macchina ed entrai mel territorio della mia nuova scuola.Mi ero trasferita in Inghilterra durante l'estate vivevamo In una delziosa casetta dispersa nel nulla con attorno il vuoto, uscivamo raramente e quando lo facevamo nn potevo divertirmi. Avevo lasciato tutto per un capriccio del miei genitori un ristorante italiano a Londra come se non ce ne fossero gia abbastanza. Avevo perso tutto amici, scuola e il futuro che avevo programmato con tanto scrupolo fino al minimo dettaglio.Sospirai.La scuola superiore che avrei freguentato ( una scuola privata) era In collaborazione con importanto collage i quali proponevano borse di studio ai migliori alunni, per questo mi ero fatta una promessa niente distrazioni solo scuola e futuro questo era il mio scopo.Le leziono furono molto difficili come prima cosa nn parlavo inglese solo quel poco che avevo imparato a scuola e poi mi avevano fatto saltare un anno a quanto pare la mia pagella era molto soddisfacente per gli insegnati della scuola e come se non bastasse ogni insegnate pretendeva che mi alzassi e mi presentassi davanti alla classe che ormai sapeva per filo e per segno la mia presentazione.Finalmente suonò la ricreazione era l,ora di pranzo cosi mi sedetti sul prato il piu lontano possibile dai occhi curiosi e snob che si credevano miss bellezza finii di mangiare cosi decisi di andare In biblioteca ma sul corridoio c'erano un gruppo di ragazze della mia classe che dal primo momento non mi stavano simpatiche.-Hei baby- dise una bionda platinata finta quanto la pistola giocattolo di mio fratello Daniel.La ignorai e rigai dritto -non puoi ingnorarmi cosi sai chi sono io - chiese con un perfetto inglese mi strattono -senti carina ti dico subito una cosa qui la regina sono io tu non sei nessuno non ti farai amici sei una nullita un'arrampicatrice sociale senza soldi che frquenta questa scuola per le borse di studio- mi liberai dalla sua stretta e la mandai a farsi fottere naturalmente In italiano chi se ne frega se non avesse capito. Corsi In bagno le lacrime avevano preso il comando di nuovo era successo cosi per tutta l'estate ero entrata In depressione non ridevo non mangiavo non cantavo non ballavo, mi chiusi In bagno e iniziai a piangere i fino a quando i singhiozzi diventarono più forti e incontrollabili.Qualcuno busso alla porta del mio bagno -hei c'e qualcuno dai esci non ti preocupare non mordo io -era una voce maschile ma non profonda come quella di un insegnate era un allunno della scuola.Che ci faceva un maschio nel bagno delle femmine oppure ero io quella che aveva sbagliato bagno. Mi asciugai le lacrime feci un respiro e usci dal bagno. La verità e che non sapevo cosa aspettarmi ma quel ragazzo la fuori i era a dir poco carino aveva i capelli corti e il viso ovale dei occhi blu segnavano il viso il corpo era da mozzare il fiato la divisa della scuola lo rendeva piu sexy di quanto non fosse gia.Era bellissimo.-Tutto bene?- chise affettuoso feci cenno di si con la testa -ho visto cosa ti ha fatto Nicole sul corridoio lasciale perdere e solo una barbie rompi balle- risi era divertente -ti ho aspettato fuori dalla porta ma non uscivi piu- indico lui -poi o deciso di entrare spero non ti dispiaccia-era piu che gentile nessuno la aveva mai fatto prima per me era una cosa nuova lo ringraziai di nuovo e poi mi guardai allp specchio : ero orrobile i capelli neri d mossi si Erano attaccati all'acqua salata che scendeva dai occhi ed erano tutti appiccicati la faccia era gonfia e rossa dal pianto e il poco trucco che avevo era sparso Su tutto il viso -Sono orribile -dissi piu a me stessa che al enorme ragazzo accanto a me -nah -disse lui accennai una risata.Mi lavai la faccia e tolsi definitivamemte tutto il trucco e sistemai i capelli potevo dichiararmi presentabile.Guardai lo sconosciuto che era rimasto accanto a me per tutto il tempo -Mi chiamo Louis- interruppe il silenzio creatosi -Katherine ma puoi chiamarmi Kath- rise -Mi piace il tuo nome e da principesse- sta volta risi io non l'avevo mai vista così come una principessa io ero quella senza amici che preferisce il libro alle discoteche.Ci dirigemmo In classe senza dire una parola e arrivato alla mia mi saluto con un gesto della mano.Le altre tre ore passarono In fretta e mi ritrovai sola In classe a mettere le mie cose nella borsa .-Ti sei ripresa?-mi girai di scatto e lo vidi era poggiato al muro davanti all'aula e mi stava aspettando- si -dissi timidamente per un attimo non annegai nell'azzuro dei suoi occhi, poimi ripresi ricordai la promessa fatta a me stessa no distrazioni.-Posso accompagnarti a casa?- si offri -no viene mia mamma- risposi bruscamente.Ci incamminammo verso l'uscita In silenzio forse non avrei dovuto rispondere così infondo era l'unico amico che mi ero fatta non potevo trattarlo così- Senti Loui mi dispiace per prima non ci sono abituata ho vissuto come un esclusa per tre mesi probabilmente Mi sono dimenticata le buone maniere- interruppi il silenzio tra di noi, si fermò eravamo arrivati hai cancelli -Cosa hai detto- sembrava non mi avesse ascoltato -beh ti ho chiesto scusa per prima ecco- -No no quello lo sentito ma intendo come mi hai chiamato ?- mi guardavo le scarpe -Beh ti ho chiamato Louì perche non ti piace?- cavo a me e alle mie abbreviazioni - no lo adoro beh devo andare ciao ! - e mi baciò sulla guancia avvampai di sicuro ero rossa - ciao!- lo salutai. se ne stava per andare -Kath ?- alzai la testa era sempre lui -si?- chiesi -mi potresti dare il tuo numero ? -rispose frettoloso sembrava In imbarazzo -certo-.

Dopo averci scambiato il numero ci salutammo lui ando alla sua moto io nella macchina di mia madre.Appena entrata In maccgina mi choese della scuola io le mentii e le dissi che era andato tutto bene a a quanto pare ci riusci e mi credette mi chiese dei amici e io sviai domanda per il resto del viaggio non parlammo gran che.

Arrivata a casa salutai mio padre e mio fratello che Erano alle prese con una partita alla paly io sali le scale e andai nel mio piccolo rifugio felice : la mia stanza era l'unico posto In cui mi sentivo me stessa presi le cuffie e l'mp3 mi buttai sul letto fino a quando mia madre non venne ad annunciarmi della cena le dissi che non avevo fame e mi rimisi le cuffie.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26, 2013 ⏰

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