Capitolo 1 - Nell'Era di O.F.I.

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Era un giorno freddo [Gennaio]. Io e i miei amici (Nick e Sam) non eravamo a scuola perchè stavamo facendo taglia, infatti stavamo uscendo in pace. Vercelli a quei tempi era una cittadina fantastica per uscire in giro, ma purtroppo ci deve sempre essere qualcuno in mezzo a rovinare la festa. Io e Nick eravamo proprio sotto casa di Sam. Nick mi disse: “Suoni tu, ok?”, e io gli risposi di sì. Sam scese, per qualche minuto parlammo un po’ quando io mi accorsi che qualcuno ci stava seguendo furtivamente. Mi girai di colpo, non vidi nessuno. Poi saltò fuori Joshua I. Junior, in abbreviato JJ/O.F.I (Olius Forforius Innominabilis), che era ancora innocuo e disse: “Ragazzi, posso uscire anch’io con voi??”. Un brivido passò per la mia schiena, e penso anche su quella di Sam… Nick rispose dopo un po’: “Forse…”, e io continuai il discorso: “Ma prima TU dovrai superare e vincere una scommessa!”. Sam disse: “Di che si tratta?”, io gli dissi: “Aspetta, fammi riflettere un attimo!”, con un sorriso malefico. Poi dissi a JJ: “Tu ora dovrai superare la seconda notte del famoso videogioco Five Nights at Freddy’s 2! Se vinci potrai uscire con noi, se perdi…”, e tirai fuori dalla tasca l’oggetto che fece iniziare tutto: “Sarai costretto con le cattive a bere questa bevanda radioattiva che ho comprato da un cinese e che non ho voglia di bere!”. Lui disse quella parola: “Accetto!”. Iniziò la sua partita. Io, Nick e Sam speravamo veramente che lui perdesse il gioco. Perché, sì, era innocuo fisicamente; ma il carattere di quell’essere era terribile più del suo nuovo aspetto: era antipatico come non so cosa, era noioso, ripetitivo… ma lasciamo stare, è un altro discorso. JJ perse la partita con un jumpscare di Toy Freddy. Io, Nick e Sam eravamo felicissimi dentro. Prese la bevanda da terra, la iniziò a bere tutta di un sorso e incominciò a blaterare cavolate strane del tipo: “Buona, ha sapore di olio!”, “La mia vita è un film!” oppure: “Io ho finito Black Ops 2 all’Euronics!”. Poi fece cadere la lattina ormai vuota, faceva versi strani. Io e gli altri due fecimo qualche passo indietro preoccupati per noi, non per lui. JJ vomitò, Nick iniziò a notare cose strane in lui: era diventato il doppio più alto, le sue mani si erano ingrandite del triplo e le sue dita erano diventate solo tre (la stessa cosa per i piedi), gli erano spuntati sei tentacoli dalla schiena tipo Slenderman (I tentacoli erano tarzanelli) e si stava riempiendo di forfora, olio e brufoli (con il pus). Poi Nick disse spaventato: “Ragazzi, sbaglio, o JJ si sta sporcando?!”, io con lo stesso medesimo tono: “No, non sbagli…”, e Sam continuò: “Forfora, brufoli, olio… SCAPPIAMOOOO!”. JJ ci inseguiva ed io notai una cosa: aveva una strana andatura scimmiesca: effetto collaterale eccessivo. Eravamo arrivati sulle strisce pedonali. Arrivammo dall’altra parte e sembrava che fossimo salvi. Anzi, lo eravamo perché mentre JJ stava attraversando una macchina gli bloccò la via per raggiungerci. Noi avevamo guadagnato del tempo prezioso per darcela a gambe e mentre correvamo potevamo distinguere qualche parola di JJ: “AAARGH! Voi tre sarete miei, soprattutto tu, Luke!”. Io mi spaventai sentendo quelle parole. Una volta che ci siamo messi in salvo, Sam iniziò a dire col fiatone: “Ah! Lo sapevo che non conveniva per niente fargli bere quella stupida bevanda!”. Allora Nick rispose con tono sarcastico: “Perché non ce l’hai detto prima allora?”. Io cercai di calmarli: “Basta litigare, voi due! Adesso andiamo a casa mia per rifugiarci da JJ”. Allora Sam disse: “Ok, ma niente più mosse stupide”. Nick disse: “Basta. Abbiamo capito. Adesso chiamo i miei genitori per rassicurarli." Io dissi: “Meglio che lo faccia anch’io…” e Sam: “Chi chiama per me? Non ho il telefono”. Gli dissi che li avrei telefonati io. Una volta fatto, ci avviammo verso casa mia senza mai abbassare la guardia, sapendo che quell’unto vivente era nei paraggi e voleva le nostre teste. Entrati in casa mia, presi il telefono e digitai il PIN: “0000”, mi connessi alla rete 3G e aprii Google Maps, dissi: “Adesso localizziamo JJ!”. Nick, incredulo disse: “E come pensi di fare?”, prima che io gli potessi rispondere s’era già illuminato: “Aaah capito! Lui ha sempre la posizione attiva sul suo mattone (Samsung Star 2)!”. Io gli risposi: “Esatto”. Dopo averlo localizzato, Sam disse: “Si trova fuori Vercelli in una grotta, ma perché?”, io gli risposi: “Credo si chiami “Grotta Dell’Olio”, e Nick: “E io credo di aver capito tutto! Visto che la grotta dell’olio è unta come lui, sarà andato lì per avvantaggiarsi con il suo armamento!”, e Sam: “Proprio quello che volevo dire io!”, ed io: “Se è cosi… dobbiamo andare alla grotta dell’olio! Però serviranno delle bici…” e Nick: “Bene, ne ho tre precise in cantina”. Poco dopo, arrivati alla grotta dell’olio, JJ ci sentii arrivare e ci aggredì, fortunatamente noi avevamo dei riflessi infallibili e riuscimmo a scappare in tempo (un’imboscata più inutile di questa). Una volta scappati dissi: “Adesso che siamo lontani da quell’unto vivente dove andiamo? La casa di Sam è troppo piena, casa mia è troppo lontana; rimane la casa di Nick!” e Nick: “Va bene, allora andiamo a casa mia!”. Una volta entrati, apparve una sorella di Nick selvatica, allora Nick passò subito all’offensiva: “Ginni non rompere!” e lei: “Ma io ho le cose per fermare lui” e Sam, interessato: “Sarebbero?”, e lei: “Dovete andare alla Bennet a comprare del sapone per pulirlo quindi placarlo!”, Nick fece la sua sfuriata: “MA ALLORA NON LE HAI! VIZIATA MAROCCHINA!”. Una volta entrati alla Bennet, Sam, con la sua velocità della luce, lo aveva già preso. Ma proprio in quell’istante JJ era al GameStop a giocare a Black Ops 2. Nick disse: “Oh no! Sam, Luke, avremmo dovuto capirlo dalla Forformobile appostata qui fuori!”. Scappammo per la terza volta. Ma stavolta decidemmo di chiedere riparo a un nostro amico. Adesso ti starai chiedendo: “Ma chi è questo personaggio misterioso?”. Bè… si tratta di Pippo. Sì, proprio lui, colui che ci procurò più problemi di JJ. Ma di questo parlerò in seguito. Comunque, andammo a casa sua per chiedergli aiuto: “Cosa volete?” ci chiese. Sam rispose: “JJ ci perseguita! E per rifugiarci… siamo venuti da te!”. Pippo disse: “Ok, ho capito… io ho le cose per fermare lui”, Nick gli rispose: “Ehm Pippo, l’ultima volta che ci è stato detto così siamo stati fregati come dei sacchi di sudicio”, io e Sam in coro: “Proprio così”. Pippo alzò le braccia al cielo e disse: “Tranquilli, di me vi potete fidare! Vi serve solo la Hello Kitty Car, dei Daygum Protex, Sapone e basta! Vi auguro una buona vittoria!” io gli dissi: “Grazie, ma ora dobbiamo andare alla grotta dell’olio!” e Nick, esausto: “Cioè, aspettiamo un po’ di tempo”. Dopo quattro mesi di riposo [Maggio] ci ritrovammo tutti e tre (Io, Nick e Sam) davanti alla grotta. Ma sfortunatamente avevamo dimenticato le armi a casa. Io dissi a Nick e Sam: “Ok, voi andate a prenderle mentre io faccio da guardia!”, loro mi dissero in coro: “PIGRO!”. Infatti rimasi disarmato come  un ebete. JJ mi vide e mi aggredì, io mi misi a correre e caddi in un tombino. Ero spacciato. Fortunatamente vidi un buco nel muro e ne approfittai per fuggire, mi rifugiai dietro una macchina dove c’era un pacchetto di Mentos #Cool alla menta. Lì iniziò una battaglia durata cinque minuti dove riuscii a sciogliere JJ, ma lui era una sorta di Sandman: con lo sporco sul pavimento riuscii a rigenerarsi e tornare alla grotta dell’olio. Io ne approfittai per chiamare Nick e Sam, ma loro erano dietro di me. Io gli dissi: “Torniamo a casa mia!”. Una volta entrati Sam disse: “Questo è il piano: consiste nell’attaccare JJ nello stesso istante in cui varca l’entrata del portone” io gli dissi: “Ottimo piano, Sam!”. Una volta che JJ entrò dal portone ci fiondammo su di lui. Ma ci aveva previsto e si era portato con sé un paio di scagnozzi: Bolla Di Puzza e Bruto. Bolla Di Puzza inghiotti me e Sam, io presi i Daygum Protex di Sam e soffiai così forte da far esplodere la bolla fetente. Nick, Io e Sam ne approfittammo per assalire l’unta creatura, ma era solo un manichino fatto di forfora, in quell’istante, Bruto ci catturò e ci portò nella grotta dell’olio dove ci liberammo facilmente grazie al sapone. Una volta fatto ci addentrammo nella sua tana lurida e oliosa. Finito il tour nella grotta gonfiammo un palloncino enorme con i Daygum Protex per tornare in superficie. Trovammo JJ a mangiare spazzatura e Nick gli disse: “E’ finita JJ!”. Allora io e Sam gli ficcammo in bocca di prepotenza l’intera bottiglia di sapone. Una volta bevuta, tornò lindo e profumato, ma lui, essendosi abituato ad essere sporco, si suicidò. [Giugno] Una settimana dopo io e Nick ci vedemmo per parlare. Sam si era suicidato perché credeva che io dovessi cambiare città. In quel momento io e Nick non credevamo ai nostri occhi, JJ ERA ANCORA VIVO! Nick gli disse: “Ma non ti eri suicidato???” e lui gli rispose: “Le pantegane mi hanno riportato in vita”, io e Nick, insieme: “Per sette anni ci hai rotto… ma la tortura finisce qui! Sei una rottura, un Venerdì Tredici UNO SCHIFO!” e lui: “Senti chi parla”. E noi: “Si, parliamo e abbiamo ragione!”. A quel punto iniziammo a menarlo: calci, pugni, sberle. JJ disse: “Hmm, per avere tredici anni siete forti” e Nick gli urlò: “E tu sei un rammollito! Fai cagare con quel briciolo di forza che hai!” e lui: “Senti chi parla…” e Nick: “BASTAAAAA!!!!”. Scatto d’ira letale, cominciò a prenderlo a pugni in faccia fino ad ammazzarlo! JJ era morto! Nick: “Si! Evvai! Non mi sentivo così felice dal 2014!”, ed io: “Hmm, già… però se solo ci fosse Sam… saremo felici al massimo… ehi, perché non lo andiamo a trovare al cimitero? Dai Andiamo!” Una volta arrivati lì sulla lapide c’era scritto: “Samuele Porcelli, 2002-2015, Suicidio Per Ansia”. In quel momento arrivò Pippo e ci chiese come era andata ed io: “Bene, JJ non è più una minaccia per Vercelli, però… anche Sam sene è andato”. E Pippo: “Tranquilli, ho una soluzione”.

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