Capitolo 18

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PV Stefano

Sentivo la luce del sole riscaldarmi e infastidirmi gli occhi, quella luce che entrava dalla finestra enorme che si facciava sul paese e che al sorgere del sole ravvivava i fiori che poi sbocciavano, gli animali si svegliavano, stavo cosí bene, lei era accanto a me che dormiva.

"Aspetta!"

Aprí gli occhi e accanto a me non c'era nessuno, il letto era vuoto, c'ero solo io.

"Ma dove diamine é finita?"

Scesi immediatamente giú dal letto e la cercai in tutta la casa, la chiamavo - Aliceeeeee- urlavo per tutta la casa, ma niente, ma poi sentí un profumino.

Mi diressi in cucina e la vidi lí, con le auricolari nell'orecchio che cucinava qualcosa di buono o almeno l'odore lo era.

PV Alice

Era da tanto che non ascoltavo un pó di musica e dato che lui stava ancora dormendo decisi di cucinare qualcosa con le uricolari.

"Si é preoccupato fin tropppo per me in questi giorni!"

Pensai tra me e me, mentre giravo le uova e il bacon. Mentre si cuocevano, mi misi a cantare a bassa voce, spostandomi dal pane che si stava cuocendo.

La musica era al massimo quindi non avrei sentito in nessun modo Stefano, presi il cibo cucinato e lo misi nel piatto, facendolo sembrare un capolavoro...

Quando papá non c'era toccava cucinare a me e col tempo ero diventata piuttosto brava, quando finí di mettere tutto nel piatto e feci una spremuta di arance presi le cose e mi girai verso il tavolo

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Quando papá non c'era toccava cucinare a me e col tempo ero diventata piuttosto brava, quando finí di mettere tutto nel piatto e feci una spremuta di arance presi le cose e mi girai verso il tavolo....

Rimasi a bocca aperta, ero diventata rossissime.

Mi tolsi le auricolari - Da quando sei lí?- chiesi a lui che era seduto a tavola - Non avevi sentito che ti stavo chiamando e quando ti ho vista mi sono seduto ad aspettare che ti girassi!- disse mettendosi a ridere.... Mi sentivo il viso scoppiare, sapevo benissimo di essere rossa e con un pó di coraggio gli chiesi di nuovo - Da quando sei lí?-

- Mhhhh! Vediamo giá da prima che ti mettessi a canticchiare!- disse facendo un sorriso divertito, sincero al quale mi sentivo sciogliere.

"Che bello! No! Aspetta! A cosa sto pensando? Che stupida! Era solo un sorriso Alice"

Mi guardava poi con un punto interrogativo, allora io mi mossi tremando e gli posai li cibo.

Mentre mangiavamo c'era silenzio, non sapevo che dire, ero ancora imbarazzata ma sorridevo come una stupida ripensando a quel momento. Adesso pensandoci, vedere stefano sorridere era una cosa rarissima quindi mi piaceva.

Mixed Blood (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora