Chapter 1

51 10 0
                                    

Madison's Pov

Ed eccomi qui, dopo urla, pianti, litigi, viaggi di 5 ore, aerei, pullman e taxi, davanti alla porta del mio nuovo appartamento.

Ho scelto di vivere in un appartamento e non in una di quelle stanze di dormitorio perchè non voglio un compagno di stanza sbruffone ed egoista o una baldracca con chili di trucco in faccia, ma solo adesso mi accorgo che potrei averne uno proprio qui a casa.

Porca puttana.

Prendo le chiavi, le giro dentro la serratura e apro.

C'è un piccolo salotto al centro della stanza davanti a una televisione abbastanza grande, una cucina oltre il salotto con un frigo che non esito a notare: butto per terra la borsa, lo zaino e le due valigie, sbatto la porta con il piede e mi precipito a cercare qualcosa da mangiare in quel dono di dio bianco e rettangolare.

È tutto fottutamente pieno di cibo quindi prendo tutto ció che trovo e lo metto sul tavolo. C'è della pasta in microonde perciò la riscaldo e comincio a mangiarla. Fai proprio schifo.

Sento la porta aprirsi e mi metto seduta di colpo.

"Si si Lucky ti ho detto che venerdì.." dice la ragazza chiudendo la porta. Mi guarda trattenendo le risate e non la biasimo visto che anche io se entrassi in casa mia vedendo una ragazza stravaccata sulla sedia con il telefono in una mano, con una forchetta nell'altra mano e la faccia piena di sugo, mi metterei a ridere.

"Ehm..ora devo andare ci sentiamo dopo. Ciao ti amo." la ragazza
riattacca e mi guarda sorridendo.

Ha dei capelli mori e lisci con degli occhi verdi che farebbero invidia a chiunque.
È alta, magra al punto giusto, con addosso un vestito nero che le arriva a metà coscia e dei tacchi alti che solo a guardarli mi viene la nausea.

"Ciao io sono Alexa White, la tua coinquilina. E tu?"

"Io sono Madison Black. Piacere." E sono miss Acidità in persona. A volte penso che se il mio subconcio fosse una persona mi avrebbe già uccisa. Ma per fortuna non lo è. Ti rendi conto che stai parlando da sola e la ragazza ti sta guardando malissimo vero?

Guardo Alexa e accenno un sorriso. Sembri un ebete. A volte mi chiedo perchè vivo proprio nella tua testa.
Sentimento reciproco, caro suboconcio.

"Piacere mio." sorride, appoggia lentamente la sua borsa e, suppongo, il sacchetto della spesa, sul tavolo della cucina ed entra nella sua stanza.

"Mi cambio e arrivo." sento gridare dalla camera e ne approfitto per mettere apposto il disastro che ho appena fatto.

Ritiro tutto nei vari scaffali per poi prendere uno straccio bagnato e pulire il tavolo.

Finisco il tutto, appena in tempo di vederla uscire dalla sua stanza in pigiama.

Rispetto a lei tu sei una barbona..no aspetta..tu rispetto a tutti sei una barbona.

Quando si dice, essere bullizzata dal cervello.

"Eccomi" dice per poi sorridere. Ma è sempre felice sta ragazza? "Se vuoi ora puoi andare tu in bagno mentre io preparo la cena."

Annuisco e corro in bagno.
Mi spoglio velocemente e mi metto sotto l'acqua. "Cazzo è fredda" urlo e sento una risata di Alexa dal salotto.

I disagi fanno parte della mia vita ormai.

Dopo mezz'ora sono riuscita a regolare l'acqua e provo a farmi una doccia veloce.

Finisco e corro in bagno a mettermi il pigiama e ad asciugarmi i capelli.

Quando mi guardo allo specchio sembro un cadavere: pallida come la neve e con dei capelli neri mossi lunghi che non riescono a stare a posto e occhi azzurri ghiaccio.

Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima e questa frase mi rappresenta in pieno.

I miei occhi sono freddi e glaciali esattamente come la mia anima.

Black AngelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora