Ormai erano passate tre settimane dal mio arrivo a New York e nonostante ciò non mi ero ancora abituata alla realtà completamente diversa che mi circondava e a quanto pare neanche i miei amici.Eravamo in continuo movimento sempre pronti a scoprire nuovi aspetti della grande mela.
Mi affascinava molto arrivare all'apice dei grattacieli e osservare dall'alto i movimenti quotidiani delle persone oppure le piccole macchine che sfrecciavano sull'asfalto come se io guardassi la vita da un altro mondo.《Ehy,Emma》mi voltai e trovai Tristan accanto a me prima di riportare i miei occhi dov'erano posizionati precedentemente.
《Ehy,Tris》risposi senza guardarlo.
《Tutto bene?Sai da quando siamo saliti qui ti sei allontanata dal gruppo e non vorrei fosse successo qualcosa o ti abbiano dato noia dei nostri atteggiamenti.》mi spiegò ed era vero ma non mi ero distaccata dal gruppo per le possibili motivazioni date da Tristan.
《Oh,non è successo niente ma grazie per esserti preoccupato per me.Mi sono isolata per godermi fino in fondo tutto questo》dissi indicandogli il vetro che ci dava sul panorama e per la seconda volta alzai lo sguardo verso di lui che mi guardò con un sorriso che non riuscii a interpretare.
《Ora fai anche la romantica》e sostituì il sorriso precedente in uno divertito.
《Shh,stai zitto.》e scoppiammo a ridere.
《Cosa ridete voi due?》si intromise Anna.
《Sei troppo piccola e non potresti capire》rispose Tristan continuando a ridere mentre Anna lo guardò malissimo.
《Sono troppo piccola anche per darti un pugno?》chiese ironicamente lei con un mezzo sorriso.
《Okay,mi arrendo》e lui tirò su le mani come segno di arresa.
Intanto Anna andò avanti e raggiunse James e Chiara che stavano parlando con un signore sulla sessantina.
《Piccola ma forte》commentai sorridendogli.
All'improvviso Tristan mi prese la mano e mi portò dagli altri.
Rimasi sorpresa da quel gesto non capendo cosa potesse significare.
Magari era un gesto impulsivo di cui neanche lui era consapevole o magari era un semplice gesto affettuoso.
Mille idee mi frullavano in testa ed ero talmente confusa che non ascoltavo neanche i discorsi dei miei amici.
Tristan doveva aver capito il motivo della mia assenza infatti mi lasciò dolcemente la mano.
Per quanto questo gesto può essere innocente avevo già notato quel sorriso insolito che suscitò in me un po' di mistero.
Era difficile pensare a come avrei dovuto comportarmi con lui:se fare finta di niente e prendere questa strana situazione un malinteso oppure prendere le distanze ma questo mi rendeva una vigliacca ed era l'ultima cosa che volevo.
Prendemmo l'ascensore e fu lì che accantonai i miei dubbi e ritornai al mondo.《Voglio il gelato》annunciai con un sorriso.
《Oh guarda,Emma è ancora viva》commentò sarcasticamente James che fulminai subito con uno sguardo.
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Heilà
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Far away
FanfictionOgni volta che guardo le stelle penso al tuo sorriso.Guarda le stelle,guarda come brillano per te e tutto quello che fai.