"Jackie, mi porti ad una festa stasera?"
Siamo sdraiati nel campo di grano fuori del palazzo nero.
"Dove vuoi che ti porti?"
"Mi devo distrarre. E poi prima ho visto un cartello per una festa nella piazza del paese."
"Okay. Ma non dirmi che dobbiamo andare a fare shopping."
"Ed invece sì!"
Lo prendo sotto braccio e lo trascino verso il centro del paese. C'è un piccolo negozio di abiti. Entriamo.
"Buongiorno."
Mi dice la commessa.
"Come posso aiutarvi?"
Continua.
"Vorrei per lui un paio di pantaloni marroncini ed una camicia a quadri."
"Ma è orribile!"
Mi sussurra Jack all'orecchio.
"Lo so, ma è molto campagnolo!"
Gli rispondo sempre sussurrando.
"E per me un vestito fino alle ginocchia bianco ed ocra."
Dico alla signorina.
"Altro?"
"No, grazie."
"Okay, vado a prenderveli."
Esce dalla sala.
Guardo Jack sorridendo. La commessa ritorna con i vestiti.
"Possiamo cambiarci qui? Perché siamo in ritardo."
"Ma certo."
Entro nel camerino. Mi tolgo i pantaloncini e la maglia e mi metto il vestito. Per fortuna ho portato nella borsa un paio di ballerine. Le ho dimenticate dalla volta prima che avevo usato la borsa. Esco. Jack fa una faccia strana e poi mi dice.
"Sarai la più bella di tutta la festa."
Non riesco a rispondergli, è già entrato nel camerino.
"Per la festa bisognava vestirsi in stile contadini?"
Mi urla da dentro.
"Sì, e poi siamo anche coordinati!"
"Andiamo prima che cambi idea."
Commenta lui uscendo dal camerino. Ci dirigiamo verso il centro della piazza dove la festa è già cominciata.
"Balliamo?"
"Come?"
"C'è la quadriglia, ed io la adoro."
Annuisce. Mi porta sulla pista e cominciamo a ballare seguendo le indicazioni cantate. Io adoro questi balli, così come i balli di gruppo. Finita la canzone andiamo al bancone.
"Cosa beviamo, mio prode cavaliere?"
Lo prendo in giro.
"Che cosa si beve nella vostra terra, milady?"
"Guarda il cartellone."
Fissa il cartello, ci pensa un po' e poi sicuro dice.
"Due drink appuntamento!"
Sono sbalordita.
"Sei sicuro di voler bere quella roba?"
"Sicuro."
Il cameriere torna con due bicchieri colmi di un liquido bianco. Nel mio c'è una frangola e nel suo uno spicchio d'arancia. Una cameriera passando mi sfiora il braccio destro.
"Scusa."
Mi dice. Faccio segno che non fa nulla. Mangiucchio la mia fragola lentamente ed in modo sensuale. Finita quella butto giù il bicchiere in un colpo solo, vedo che Jack mi imita. Comincia un lento. Mi porge la mano.
"Mia signora, mi concede questo ballo?"
"Ma certo, sir, ne sarei onorata."
Mi porta nel centro della pista. Mi dice di mettergli le mani dietro al collo. Così faccio. Lui mette le mani sulla schiena e poi mi stringe a sé. Mi ritrovo con la testa sul suo petto e lui che mi culla dolcemente. Il mio vestito si muove a ritmo. Sento il cuore battermi a mille e il suo respiro tra i capelli. Dura molto a lungo questa canzone, perché, quando finisce mi sento indolenzita e non capisco più nulla. E' come se stessi vedendo un film, non faccio parte della mia stessa vita. E' una sensazione strana. E' come se sognassi, ma sono sveglia. E' come se non mi sentissi parte di me...così mi addormento.
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Ninfea
Teen FictionMarysol arrivò nel mondo degli umani dove incontrò lui. Lui che l'avrebbe fatta sognare, lottare ed innamorare. "promettimi che tornerai" "Non c'è bisogno di prometterlo. Sai che sarà così" "Lo so, ma ogni volta ho paura c...