Capitolo 6*

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Angel ride, asciugandosi gli occhi bagnati con un dito, mentre cerca di rimediare alle sbavature della matita che si è sciolta.
Si tiene le mani sulla pancia mentre una sonora risata esce strozzata dalla sua bocca.
I suoi ricci scuri rimbalano mentre tutto il suo corpo vibra.
Cosa ci trova di così divertente? Cavolo, è una cosa seria.

Gli occhi di Matt sono lucidi, e tenta invano di nascondere un sorriso, mentre vedo anche il suo petto vibrare ad ogni parola dico.

"Puoi ridere"

Sospiro, e ben presto anche la rumorosa risata di Matt fa eco nell'aria, facendo compagnia ad Angel.

"Non.. ci credo.. gazzelle?"
Mi domanda Angel, ricomponendosi un po'.
Sventola le mani davanti alla faccia, cercando di asciugare l'umidità sul suo volto.

"Maiale sgozzato?"
Continua Matt, rinfacciandomi un'altra delle sciocchezze che ho detto ieri. Fa un cenno con il pollice intorno alla sua gola, per poi chiudere gli occhi e cacciar fuori la lingua.
Sta imitando un cadavere.

"Si, quindi?"
Chiedo, scocciata.
Ho raccontato tutto ciò che è successo qualche giorno prima, anche se ho tralasciato i particolari.
Per ora Matt si è dimostrato un buon amico, ma non mi fido ancora del tutto di lui.

La campanella interrompe la nostra conversazione
Ecco. È iniziato l'inferno.

"A dopo"
Diciamo in coro, per poi dividerci ed entrare nelle nostre classi.

***

"Signorina Baily, che ne dice di ripetere?"

Alzo gli occhi verso l'insegnante e sbuffo, quando noto che tutti gli altri sono voltati verso di me.

"Cosa?"
Le chiedo, noncurante.

Grande errore.

L'enorme sedere della professoressa Shelley è ricoperto da un tubino nero, evidenziando le sue enormi forme. I suoi capelli sono raccolti in uno schignon, anche se alcune ciocche ricadono fuori come dei serpenti.

La fisso, cercando di non ridere quando il neo che si trova nel bel mezzo della sua fronte si contrae, mentre sulla sua faccia appare un'espressione a me buffa.

"Uh, ha cambiato forma."
Mi volto a destra e a sinistra, chi ha parlato? Nasce in me il senso del suicidio quando mi rendo conto di nuovo che la mia bocca funziona da sola.

"Cosa, signorina?"

Batte costantemente un tacco laccato sul pavimento, come al suo solito.
Perlopiù allo stesso posto.
Credo abbia scavato un buco sul pavimento, con quei chiodi che ha al posto delle scarpe.

"Ehm..."

Qualcuno inizia a ridere sottovoce, ma la prof. lo fulmina con lo sguardo prima di continuare.

Di profilo quella chiazza nera assomiglia ad..

"Oddio, ora sembra fiore."

Non riesci proprio a dartela una regolata, vero?

"Risponda. Non ho tutto il tempo del mondo"

Il tempo del mondo? Ma ha un senso?

Penso alla scenata che ha fatto mio padre l'ultima volta, troppo divertente per non rifarlo.

"Il suo.. ehm.."

"Il mio cosa?"
Inarca un sopracciglio e il suo neo prende la forma di una mezza luna.

"Il cocco che ha sul viso"

Indico la mia fronte e dopo lei, e contemporaneamente la classe scoppia in una fragorosa risata.

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