Perdonatemi per questo ma amo troppo questa canzone (e i ragazzi)*_* comunque spero che vi piaccia il mio primo capitolo!!
Sento l'orribile sveglia del mio telefono suonare a tutto volume, mentre girata dal lato opposto del telefono cerco a tentoni di afferrarlo per disattivare la sveglia e tornare a dormire, peccato che quando l'avevo quasi afferrato mi cadde per terra facendo un orrendo rumore.
-Cazzo! - dico con una voce ancora impastata dal sonno ma molto irritata.
Costretta quindi ad alzarmi per raccoglierlo (altrimenti con la sua orrenda suoneria avrebbe continuato per ore), mi alzo dal letto e spengo quel dannato affare. Mi guardo intorno e vedo la mia nuova stanza: ci siamo trasferiti nella nuova casa da qualche giorno ed è ancora piena di scatole su scatoloni.
La mia nuova stanza non è niente male: nell'angolo in fondo c'è il mio letto con al muro una finestra che si affaccia sul giardino sul retro, e accanto a questa c'è una scrivania con sopra varie scatole, dopo di lei vedo un grande armadio color crema, come la scrivania e il comodino accanto al letto.Appoggiata al muro c'è anche la mia tastiera, non la suono da anni ormai, ma i miei professori mi dicevano che avevo un gran talento. Ho anche un piccolo bagno collegato attraverso una porta a camera mia, è lì dove mi sto dirigendo per prepararmi al mio primo giorno alla nuova scuola, esattamente un liceo linguistico, ho sempre adorato studiare le lingue, soprattutto l'inglese.
Mi guardo allo specchio e vedo il mio riflesso, la mia spettinata chioma marrone-caramello che tante ragazze invidiavano anche se non ne capivo la ragione, è quella che comincio a sistemare per prima. Mi pettino per un po' i capelli e poi passo a lavarmi la faccia con dell'acqua fredda per svegliarmi completamente, ho gli occhi blu mare e, anche se mi piacciono molto, il mio sogno è quello di averli viola scuro, che meraviglia!
Finito questo mi diressi in cucina dove trovai mio padre intento a leggere il giornale con la sua solita tazza di cappuccino e mia mamma a prepararmi la colazione.
-buongiorno! - dissi sorridendo e sedendomi.
-buongiorno- dissero i miei genitori all'unisono.
-allora? Pronta per il primo giorno di scuola? - chiese mia mamma girandosi dai fornelli dove vedo che sta scaldando il latte per me: sa bene che odio il caffè.-spero di sì mamma, anche se sono un po' preoccupata-
-dai tesoro, stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene! - disse raggiante passandomi la tazza di latte caldo, i biscotti e accarezzandomi la testa.
Mia mamma è una donna sulla quarantina, è molto alta e ha il mio stesso colore di capelli, ma ha gli occhi marroni.
Anche mia mamma ha trovato lavoro, fa la segretaria in un'azienda, mentre mio papà fa il veterinario.
Anche per questo amo gli animali, infatti abbiamo un meticcio preso al canile, è un cane di piccola taglia, ed è bianco con delle macchie marroni. Si chiama Willo.Finita la colazione ritornai in camera per lavarmi i denti e cambiarmi mettendomi una semplice maglietta con sopra una camicia a quadretti sbottonata e un paio di jeans leggermente strappati, perché, anche se è marzo, fa ancora un po' freddino e non sarei molto entusiasta di prendermi un raffreddore.
Presi il mio zaino blu, uscii di casa e mi incamminai verso la fermata dell'autobus.
Casa mia, a quanto ho capito, non è molto distante dalla scuola, ma preferisco prendere un mezzo di trasporto i primi giorni di scuola perché c'è una fermata proprio davanti alla scuola per evitare di perdermi visto che ho un senso dell'orientamento pari a quello di un sasso.Arrivato il pullman mi sedetti ad un posto in fondo vicino al finestrino e mi infilai gli auricolari nelle orecchie per ascoltare un po' di musica durante il tragitto. Feci partire la playlist con su salvate tutte le mie canzoni preferite.
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Potrei cambiare...per te
Storie d'amoreSono Elizabeth. Avrei voluto semplicemente non differenziarmi dalla massa, essere uguale agli altri, non dare nell'occhio, ma... credo di non essere proprio riuscita nel mio intento.