"Magnus dobbiamo parlare..." disse Alec con tono poco sicuro.
"Certo fiorellino dimmi."
"Ascolta Magnus, io ci ho pensato su davvero tanto e mi sa che sarebbe meglio finirla qui... il pensiero che io morirò e tu no..non mi fa dormire capisci? Non posso causarti tutto questo. Addio Magnus Bane, dimenticami, non cercarmi mai più." detto questo Alec se ne andò in lacrime. Magnus rimase immobile, non sbatteva neanche le palpebre. Il respiro sospeso e nelle orecchie rimbombavano le parole di Alec.
Alec tornò all'Istituto correndo, le lacrime gli appannavano ancora la vista. Nel tragitto verso camera sua si scontrò con Jace. Il parabatai vedendolo sgranò gli occhi e lo abbracciò.
"Ti prego Jace, promettimi che rimarrai con me fino alla fine..."
"Te lo prometto Alec, te lo prometto."
Quella sera stessa era ancora lì davanti alla porta, come sotto shock, le lacrime intrappolate erano cadute tradendolo come laide.
"Magnus?" pronunciò una voce che il mago collegò alla sua migliore amica Tessa.
"Mi ha lasciato..." disse Magnus secco e lapidario
"Chi? Alec?"
"Si..."
"Vieni qui e raccontami" disse Tessa portandolo in camera da letto praparandosi per la lunga notte che l'attendeva.
È notte innoltrata, Tessa se ne è andata già da un pezzo dopo quasi due ore di sfogo del mago. Delle presenze sinistre si aggiravano nella casa di Magnus. Il mago si svegliò disturbato da loro. Buio, solo buio intorno a lui e un silenzio tale da poter sentire il sangue scorrere nelle vene. Magnus, se si può dire, si stava letteralmente cagando addosso, lui odia i mezzi-demoni e in casa sua ce n'era un odore eccessivo. Era ovunque intorno a lui, pure sotto il letto. Poi in un secondo gli furono addosso facendolo svenire, lo issarono sulle spalle e lo portarono via da lì.
All'Istituto nel frattempo c'era un gran fermento, sul monitor principale della sala era comparso un'allarme.
"Che succede?" chiese Jace
"Un gruppo di mezzi-demoni è comparso e scomparso pochi minuti fa" rispose Clary
"In che zona?"
"Aspetta che guardo...oh cazzo"
"Cosa?"
"Sono stati rilevati nel loft di Magnus!"
"Organizza una squadra ma lascia fuori Alec, sta riposando"
Neanche dieci minuti dopo la squadra era pronta e armata. Clary guardò Jace con aria pensierosa:
"Perchè avranno preso lui?"
"Lui ha dei collegamenti con noi ed è l'unico che non è protetto dall'Istituto."
"Speriamo di arrivare in tempo."
Magnus dall'altra parte non se la stava passando molto bene, dopo le botte sono passati agli intrugli, il mago capiva benissimo dall'odore che stavano facendo una pozione "togli-forza" o una cosa simile, ne aveva sentito parlare ma non credeva esistesse. Gli tapparono il naso facendo sì che aprisse la bocca, gli buttarono giù il liquido nauseabondo per la gola. Tossì e subito sentì l'intruglio fare effetto, gli occhi lottavano e il respiro si affievoliva. Diciamo però che i mezzi-demoni non volevano svenisse e cominciarono a frustarlo (N.d.a. lo so sono crudele).
"Dicci quello che vogliamo sapere Bane!" urlò una voce
"Mai..." sussurrò il mago con la testa ciondolante.
"Come vuoi tu ciarlatano" e le frustate ricomincarono, sempre più forti, con più cattiveria, Magnus sentiva benissimo il sangue vermiglio colargli sulla schiena caldo, sembrava lava. Il buio si faceva sempre più suo amico, aveva freddo, le sue condizioni stavano peggiorando ma non avrebbe parlato, mai. Uno scoppio e tanta polvere, tanto da non respirare, era l'ultima cosa che ricordava.
Bip...bip...bip...
"Siamo arrivati appena in tempo secondo te?" chiese Clary guardando il mago
"Lo spero, Magnus è forte ce la farà" rispose Jace
"Lo hanno quasi ucciso e se non si riprende entro 24 ore ci sarà poco da fare...vado a chiamare Alec?"
"Cosa succede perchè volete chiamar..." Alec. Era comparso dal nulla alle spalle dei due giovani
"Magnus...cosa è successo?" chiese lo shadowhunter non riuscendo a spostare gli occhi da Magnus, il suo viso era tumefatto, il capelli dai mille colori erano stretti da una benda, il trucco era colato e il petto era stretto da una fasciatura mezza intrisa di sangue.
"Un branco di mezzi-demoni lo ha rapito e torturato per sapere di noi, siamo arrivati appena in tempo." spiegò brevemente Jace
"Inoltre abbiamo notato un'altra cosa , lo hanno quasi prosciugato . Rischia la morte Alec."
"C...Cosa?! Non è possibile, ti prego no, NO, PER FAVORE! NO!" cominciò ad urlare Alec scuotendo Magnus
"SVEGLIATI MAGNUS, SVEGLIATI! Amore mio...ti prego..." le forze gli vengono meno e il Nephilim si accascia sul corpo del mago piangendo.
"Lasciamoli soli Jace." disse la rossa uscendo con il biondo. Uscirono dalla stanza lasciando Alec e Magnus soli.
"Amore mio mi dispiace tanto, sono stato uno stupido, un'egoista di merda, mi merito il tuo odio ma ti prego non morire..."
Il volto di Magnus non mutò per niente, gli ochi rimasero chiusi e il respiro lieve non si era alterato. Il giovane appoggiò il capo sul grembo del mago
stringendogli la mano. Dopo pochi minuti un quella posizione un'idea gli balenò in testa, scattò e corse da Jace."Jace! Ti prego aiutami, ho un'idea e tu devi fare quello che ti dico."
"Ok Alec dimmi."
"Voglio passare la mia energia a Magnus."
"È troppo pericoloso..."
" Ti prego Jace."
"Ok, andiamo."
"Mmmh..." mugugnò il mago mentre si riprendeva.
"Magnus? Come ti senti? Adesso sei al sicuro." disse Jace avvicinandosi.
"Cos'è successo? Dove sono?" chiese spaesato l'asiatico
"Un gruppo di mezzi-demoni ti ha rapito, adesso sei all'Istituto."
Alla parola "Istituto" spalancò gli occhi e solo un pensiero in testa: Alec. Dov'è? Perchè non è qui? Ah già, lo ha lasciato... Il magone si impossessò del petto già ferito, le lacrime si esposero e il respiro si alterò.
"Alec...Alec...Alec...Alec..." sussurrava a cantilena il mago guardando il soffitto. Jace lo guardò intenerito, gli prese la mano che era posata sullo stoamaco stringendola con fare amichevole.
"Ehi warlock, calmati, Alec è qua. Girati."
Magnus si girò con il volto e vide Alec steso su un lettino poco lontano dal suo, il panico si lo assalì, e se avessero torturato anche lui per colpa sua? Jace vedendolo così preoccupato intervenne.
"Tranquillo, sta bene, sta solo riposando. Ha fatto una pazzia, ti ha trasferito gran parte della sua energia." spiegò il biondo.
Il sorriso di dipinse in modo naturale sul volto di Magnus. Un lamento attirò l'attenzione di entrambi. Alec si stava svegliando.
Jace sparì in un attimo.
Alec si girò e appena vide gli occhi felini di Magnus si alzò dal letto andando da lui.
"Avrei potuto ucciderti sciocco Nephilim" disse il mago in sussurro ma con un sorriso sul volto.
"Non mi sarebbe importato, tu saresti soppravvisuto."
Seguì un minuto di silenzio che venne interrotto all'improvviso:
"Ti amo" dissero all'unisono baciandosi subito dopo.