Capitolo 1 - Partire con il piede sbagliato

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Stavo dormendo tranquillo,quando arrivò mia madre e mi svegliò,buttandomi giù dal letto,era una furia,probabilmente era ubriaca fradicia e drogata dalla sera prima,era evidente che non fosse in sensi,aveva gli occhi gonfi,rossi e non reggeva in piedi,ma non l'aiutai sapevo che ce l'avrebbe fatta da sola e qualche volta in tutta sincerità mi chiedevo perché mi avesse adottato una persona così che tra l'altro provava a fare davvero la madre qualche volta credevo davvero che ci riuscisse con le sue poche frasi da persona saggia ed educatrice,ma non era in grado e mi chiedevo perché quelli che si occupavano delle adozioni non avessero rifiutato la richiesta,da parte di una squilibrata come lei poi,diedi per scontato che l'avessero fatto per togliere di mezzo tutti i bambini il prima possibile,dopotutto dovevamo sottostare ai loro ordini.Comunque dopo essermi alzato con mia madre che mi augurava il buongiorno,urlando "Alex,muoviti,devi andare a scuola!" mi limitai a stare zitto e andai a farmi una doccia fredda,mi avrebbe aspettato un altro patetico primo giorno di scuola all'industriale,stavolta.Avrei trovato gente poco raccomandabile per i miei gusti,sarebbero stati per la maggior parte tutti ricconi del cazzo,pronti a giudicare e sfottere la gente come me,io non giudicavo anzi me ne fregavo altamente,quella gente non meritava che io spendessi parole per loro.Mi vestii velocemente e indossai un jeans e una felpa nera con un teschio,scesi le scale per mangiare dei biscotti e un succo di frutta.Appena finii,uscii di casa e andai a scuola,erano le 8:10 ed ero in cortile tra una folla di studenti ed io non conoscevo nessuno di loro.Una voce stridula interruppe i miei pensieri e calò un silenzio...e la preside iniziò a chiamare gli alunni del corso A,mentre cercai di oltrepassare la folla,sapendo che sarei stato sicuramente uno dei primi studenti ad essere chiamato,la maggior parte delle facce nuove mi guardava come se fossi un verme,io invece piú guardavo i volti piú avevo ripensamenti sulla scelta del liceo e volevo che tutta questa gente di merda andasse a farsi fottere!Quando finalmente quella vecchietta pronunciò il mio nome,mi incamminai per le strade dell'ingresso ed entrai in classe,era un posto abbastanza lussuoso,ma poco importava,o almeno a me.Tutti i miei compagni presero posto,probabilmente si conoscevano ed io rimasi solo come un cretino con un'altra ragazza,così ci sedemmo in banco insieme,ci guardammo per un secondo poi lei distolse lo sguardo,sembrava imbarazzata ma continuai comunque a guardarla,era meravigliosa.Entrò in classe la professoressa della prima ora che ci avrebbe fatto lettere,odiavo quella materia.Essa ci fece presentare,appena arrivò il turno della ragazza accanto a me che rispose dicendo:"Mi chiamo Chloe,ho 14 anni,oltre a studiare mi piace andare in bici,leggere libri di qualunque genere,soprattutto i gialli e disegnare" e la professoressa rispose "Spero che ti troverai bene in questo istituto" e lei rispose con un sorriso da bambola "Lo spero anch'io!".Ecco era arrivato il mio turno e cominciai così:"Sono Alex,ho 14 anni e mi piace la musica,ma non la scuola",ero stata breve,sincero e coinciso tanto che la professoressa di lettere mi lanciò un' occhiataccia e rispose "Dovrai studiare,non giocare sia chiaro" e io risposi con aria strafottente "Certo,stia tranquilla".Ci tenevo alla mia immagine ed ero dell'idea che quelli che non studiavano sembravano piú fighi,anche se io non lo ero,ma sapevo di essere meglio della sfigata ma bella Chloe.Lei aveva i capelli biondo miele e gli occhi color nutella,era magra,aveva un fisico da urlo e da ragazza composta,l'unica pecca del suo aspetto era l'orribile apparecchio che a vista non era carino e poveretta sputava come un lama da tutte le parti.Finita la noiosa giornata di scuola,mi diressi a casa con le mie cuffie enormi e con la musica a palla.Quando a un certo punto vidi Chloe parlarmi,ma ovviamente non potevo sentirla e non avevo intenzione di togliermi le cuffie solo per questo,perciò camminai dritto senza degnarla di uno sguardo.Chloe mi seguiva parlandomi e così fui costretto a stoppare la musica e a togliermi le cuffie intanto che le dicevo "Ma non lo vedi che sto ascoltando la musica?!" e lei rispose "Ehm...io davvero non so che dire,scusami" e io non le risposi,continuai a fare ciò che stavo facendo prima che lei mi interrompesse.Continuavo a camminare e lei mi seguiva anche dentro il portone dell'appartamento,così le dissi "Ma sei stronza o cosa?! Smettila di seguirmi,anche a casa mia vuoi venire?!Basta non sono disponibile e abito con la mia famiglia,quindi togliti dalla testa qualsiasi cosa tu stia pensando di fare con me!" e lei si imbarazzò rispondendomi "Sono nuova in questo appartamento,mi sono appena trasferita,scusami io non volevo spaventarti",infatti non mi aveva spaventato,però cazzo che figura di merda che ci avevo fatto.Entrai a casa senza piú fiatare,una tipa come quella era capace di fare la santa e poi diventare un cane rabbioso entro pochi minuti,le persone calme mi spaventavano,infatti.Arrivato in soggiorno buttai lo zaino sul divano e mi accorsi che c'era un biglietto del compagno di mia madre con scritto "Ecco un po' di soldi,te li potrai spendere fuori per mangiare una pizza o per qualunque altra cosa",era ricco,sano di mente e mi aveva lasciato abbastanza soldi per almeno una settimana.Quindi arrivate le 20:00 decisi di uscire di casa per farmi una passeggiata,solo con i miei pensieri.Appena uscito di casa mi ritrovai Chloe davanti a me con due cuccioli di chihuahua,si misero ad abbaiare e uno dei due mi morse alla caviglia gridai e iniziò una discussione.Gli dissi "Possibile che non ne fai un giusta?!Ora pure il tuo topo rompe!",lo dissi perché volevo vedere una reazione che mi stupisse,ma non pensavo ciò che avevo detto,lei incavolata mi rispose "Non é un topo,per tua informazione é un chihuahua!Adesso basta Alex!",io risposi "Che ho fatto? é colpa mia se il tuo cane é isterico?!" lei mi guardò ridendo,ma subito dopo smise e disse "Stavo parlando con il mio cucciolo,si chiama Alex,appunto.Ti esce sangue vuoi che ti aiuti?Vado a prendere del ghiaccio" disse convinta,ma non le diedi il tempo di muoversi che le risposi "Non ho bisogno del tuo aiuto.Possiamo farci una passeggiata?" lei esclamò "Si,andiamo!".Camminammo e lei mi disse "Non parli?" e io le dissi "No,voglio stare in silenzio per tutto il tragitto andata e ritorno".Pensai al perché le avessi chiesto di farsi una passeggiata se neanche le parlavo,ma ci saremmo parlati il giorno dopo.

<< Spazio autrice >>

Ciao a tutti spero che il primo Capitolo di "Incontro cruciale",possa piacervi,ditemi cosa ne pensate,cosa vi aspettate,seguitemi,stellinate e scriveró il prossimo Capitolo al piú presto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 16, 2018 ⏰

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