Un leggero vento, entrò attraverso una piccola apertura nella prigione oscura, nella quale l'umana era stata confinata. Leslie aprì lievemente le palpebre e poi si sollevò a fatica. Adesso era tempo di andare oltre.
Credere in se stessa, nonostante fosse sola, senza più la persona che le avrebbe dovuto fare da spalla.
Si assicurò che nessuno la sentisse, poi iniziò a cercare un metodo rapido per fuggire via.
Fu in quel momento che un piccolo coltellino d'oro, apparve, incastrato alla parete di roccia nera.
Con uno scatto fulmineo, si lancio' ad afferrarlo,nonostante avesse mani e piedi legati, finché riuscì a prenderlo dopo svariati tentativi ,con i denti.
Per un attimo, si sentì esausta ma felice come mai era stata. La libertà avrebbe potuto riprendere forma.
Ma fu solo un attimo. Poi il suo pragramatismo, ebbe la meglio e realizzo' che quello era solo il primo passo. Cercando di non perdere la calma e la speranza, tentò fino a riuscirci a liberarsi.
A quel punto, si tirò su silenziosamente ,mentre ogni muscolo iniziava a farle male.