La sveglia suona e un'altra giornata ricomincia:stesse persone,stessi amici,stessi svaghi e stessi incasinatissimi problemi.
Già così è una bella impresa tirarsi giù dal letto,in più ci si mette anche la voce insopportabile di mia mamma dicendo che è tardi e che non posso arrivare in ritardo perché ho il compito di matematica.Le ho già spiegato un sacco di volte che non c'entra niente l'arrivare in anticipo o no con il compito ma lei a quanto pare non vuole capire......odio la sua voce urlante come risveglio quanto la matematica....
Per fortuna parte la sveglia con Lettera; la voce di Fede di prima mattina mi da un po' più di energia.
Ed eccomi qua in classe...con questo foglio davanti che rispecchia più o meno il casino che ho in testa.
Mi metto a guardare fuori dalla finestra,a guardare quel panorama che conosco a memoria e che mi ha strappato un sacco di pensieri in otto lunghi anni.
-Dar,dar fammi vedere la otto-
-È falsa- rispondo.
Mi chiedo come possano chiedermi qualcosa in una verifica di matematica....la materia che detesto di più e non riuscirò mai a farmi piacere.
Già perché la matematica è una questione di calcolo,logica,formule,problemi con una risoluzione già impostata.
Non come nella vita. Nella matematica non trovi qualcosa riguardante le emozioni,i pensieri, i punti di vista;la matematica non è un'opinione.
Torno a concentrarmi sul foglio e spero con tutta me stessa in una misera sufficienza,cercherò di alzare il voto di algebra con geometria.
Per fortuna tra qualche giorno ci sarà il tema ed io, a differenza di molti miei compagni, non vedo l'ora. Mi è sempre piaciuto scrivere,fin da piccola. Alle elementari la mia maestra, diceva che scrivevo in modo maturo per una bambina di dieci anni.
Diciamo che questa "maturità" di pensiero adesso non aiuta molto.
Suonata la campanella scrivo nome e cognome,poi consegno il foglio.
Appena esce dalla mia mano i pensieri della matematica spariscono,lasciando spazio a quelli della vita.
Per molte persone noi adolescenti abbiamo problemi non gravi, che portano però molti di noi al fumo e alla droga, alla strada da cattivi ragazzi: sono proprio questi problemi insignificanti a portare alcuni a fare delle cazzate.
Credo che uno delle più grandi difficoltà di una persona sia avere la propria età.
Insomma,da bambini vogliamo diventare grandi,così diventati adolescenti non si vede l'ora di superare questo incasinatissimo passaggio,da adulti però vogliamo tornare ad avere vent'anni e quando si è anziani si vuole ricominciare tutto di nuovo.
Dopo questo milionesimo pensiero maturo ( troppo) nell'arco di una settimana,raggiungo le mie amiche per sapere quante cose avrò sicuramente sbagliato in questo bellissimo compito.Ciao a tutte. Spero che la storia vi piaccia❤
Esse💖
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Il Sogno Di Una Vita
Short StoryDarla,quattordici anni, ha bisogno di uscire da quella che ormai è diventata una bolla, opprimendola e facendola sentire incompleta.I suoi amici e la vita di sempre,non le bastano più, ha la necessità di provare nuove emozioni. Per far si che anche...