Capitolo 7

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"Pronto"
Sentivo solo un frastuono assurdo dopodiché la persona dall'altra parte decise di parlare
"Angelica sono il detective che hai ingaggiato per scoprire chi ha ucciso tuo padre"
"Si dimmi hai notizie?"
"Si ho scoperto chi l'ha ucciso: Giovanni Scott"
"Non ci posso credere ma era voluto l'incidente?"
"Si lui si voleva riprendere tua madre a tutti i costi"
Io non riuscivo a parlare dalla mia bocca uscivano soltanto singhiozzi
"O-ok g-graz-ie c-cia-o"
E richiusi. Alex mi guardava preoccupato e confuso perciò dato che avevo bisogno di sfogarmi gli raccontati tutto, non so perché ma mi sentivo bene con lui,mi sentivo al sicuro.
Lui mi guardò sconvolta dopo il mio racconto e io gli dissi che dovevo andare
"Aspetta ti accompagno a casa"
"No non fa niente non ti preoccupare faccio una passeggiata ho bisogno di schiarirmi le idee"
"Ok allora...ciao" disse per poi baciarmi l'angolo della bocca e rabbrividii a quel contatto.

Mi arrivò un messaggio da mia madre
-tesoro sono tornata dove sei?-
-mamma sono uscita sto tornando-
-ok-
Non feci in tempo a bloccare lo schermo che delle braccia muscolose mi presero e portarono in un vicolo buio non riuscendo a vedere l'altra persona
"Ho saputo che sai tutto, si ho ucciso io tuo padre, volevo indietro tua madre perché lui me l'aveva portata via" disse con tono di disprezzo
"Ma sei matto? Hai rovinato la mia vita,la vita di mia madre,la vita della mia famiglia per un tuo stupido capriccio" urlai io
Mi arrivò uno schiaffo in pieno viso e anche molto forte
"Zitta puttana,il mio non era un capriccio. Tu prova solo a pensare cosa si prova quando l'amore della tua vita ti lascia per il tuo migliore amico"
Non riuscivo a parlare per la paura,rabbia,malinconia tutto un misto che mi fecero iniziare a scendere delle lacrime amare sulle guance.
Si avvicinò mi prese con forza e mi disse
"Prova a dire solo una parola a tua madre e farete una brutta fine,tu e lei"
Non feci in tempo a parlare perché se ne andò lasciandomi li da sola a piangere.

Tornai a casa,appena arrivata non salutati nemmeno mia madre e andai di corsa in camera mia, mi buttai sul letto e mi feci trasportare in un pianto liberatorio.

Sentii bussare ma feci finta di niente, poi la porta si aprì mostrandomi l'ultima persona che volevo vedere. Set.
"Amore non hai risposto ai miei messaggi e alle mie chiamate mi sono preoccupato cosa succede?"
"Niente" dissi con la testa ancora sprofondata nel cuscino
"Se non succede niente allora fammi vedere il tuo meraviglioso viso e le tue splendide labbra"
Io mi girai verso di lui,mi prese dai fianchi e fece unire le nostre labbra in un bacio dolce e bisognoso.
"Mi sei mancata piccola"
Appena disse piccola mi ricordai di Alex e del pomeriggio passata con lui e decisi di raccontare tutto a Set
Lui all'inizio non mi guardò nemmeno poi alzò lo sguardo e vidi i suoi occhi colmi di tristezza e delusione per poi far uscire da quelle mormide labbra
"Non ci posso credere" disse in un sussurro
"Di cosa? Non posso passare nemmeno un pomeriggio con un mio amico?" dissi con tono infastidito
"No se quel tuo amico è Alex" alzò la voce lui
" ma che c'entra ora che è Alex " urlai ancora più forte
"Centra che lui ti vuole solo portare a letto"
"Non è vero!"
OK forse era vero però non fa niente di certo non volevo dare ragione a Set
"Si che è vero quando ti deciderai ad aprire gli occhi chiamami"
"Bene allora ciao!"
Dissi urlando e chiudendo la porta alle mie spalle.
Per la terza volta quel giorno piansi e mi addormentai con le lacrime che scendevano copiose sul cuscino.

The Bad Boy Is LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora