"L'immaginazione è un dono basilare per una persona che ama sognare, altrettanto lo è l'immedesimazione. Grazie a queste due caratteristiche di cui l'essere umano può servirsi è possibile proiettarsi in mondi paralleli, ma anche nel futuro. "
Erano le 22.00 di un giorno qualunque e stavo osservando il cielo. Stavo osservando il bacio tra Venere e Giove e insieme al mio amico siamo riusciti ad immortalare quel momento con una fotografia e successivamente guardai attentamente quelle due stelle. Forse da "finta" romantica stavo cercando qualcosa tra il colore cupo del cielo e la luce delle stelle. E ripensandoci ho capito che quello che cercavo era semplice ispirazione. Avevo dentro di me l'esigenza di qualcosa che mi stimolasse per poter tirare tutto fuori. E forse ci riuscii.
Ogni qualvolta distoglievo lo sguardo da quelle stelle, era come se dopo un lungo bacio si volessero allontanare l'uno dall'altro. Ma poi, ritornando alla realtà mi sono resa conto che fosse semplicemente la terra che stava compiendo il suo giro.. Eh sì, mi sono chiesta perchè ogni volta che la terra ruota intorno al sole noi non abbiamo l'opportunità di cambiare vita, così da non restare legati a nulla. Così da provare solo ed esclusivamente sensazioni: Un giorno dolore, un giorno felicità, un giorno gioia, un giorno confusione. Sarebbe lo stesso, ma potrebbe cambiare qualcosa. Perchè accontentarsi di una sola vita, di un solo mondo fatto di monotonia, di cose reali ma che non concepiamo? Si potrebbe provare tutto capovolgendo la nostra vita in mondi sempre diversi; così da non avere più questa sensazione di soffocamento. Forse non avrei più quella bruttissima sensazione di essere incatenata in un mondo che non mi appartiene, ma potrei girare e rigirare e magari capire chi realmente sono e a quale mondo appartengo, perchè io dal piú profondo del cuore, percepisco che tutto questo non mi appartiene. E chi mi dice che io in un altro mondo non sono come una stella? Una cosa magnifica ma in un paesaggio cupo?! Chi mi dice che se non fossi in questa parte del mondo, non brillerei?
E se mi sentissi incatenata soltanto in questa parte di vita? E se io fossi delusa solo dall'adolescenza? Come posso sognare ad occhi aperti e cercare colori in un mondo che molto probabilmente tra trenta anni sarà lo stesso? E se è la mia vita ad essere monotona e non il mondo in cui vivo? Se la risposta dovesse essere "E' la tua vita ad essere monotona " "Sei solo delusa dall'adolescenza" mi piacerebbe tantissimo vedermi a 50 anni, così da non essere ne troppo vecchia ne troppo giovane per avere una risposta. Se le mie aspettative per il futuro non dovessero coincidere, dovrebbe esserci qualcuno che sussurri "Sei solo delusa dalla vita". A diciannove anni sono così: mi piace pormi delle domande, mi piace immaginare mondi paralleli e mi piace che la mia mente riesca a proiettarsi oltre il mondo terreno, oltre il cielo. E' così che io potrò avere conferma di me tra qualche anno... Puntando in alto, guardando oltre ed essendo forte.
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Oggi ero di turno in ospedale e come sempre Giulia mi chiese di farle compagnia. Io gentilmente le dissi che avrei visitato l'ultimo paziente e successivamente sarei passata da lei. Il paziente non stava molto bene quindi prima che andassi da lei passarono alcuni minuti. Erano le 22.00 di un sabato estivo e quando sono arrivata in camera, Giulia era seduta sul lettino che guardava le stelle e quando sentì i miei passi disse "Ti piacciono le stelle?" allora io sorridendo mi sedetti di fianco a lei e le risposi "Sì da sempre" allora lei scese dal letto si avvicinò alla finestra e mi disse "Cosa trovi di bello nelle stelle?". Allora io le chiesi di aspettare, presi la mia borsa "Adesso ti faccio vedere" dissi. Lei annuì e aspettò senza parlare. Uscii dal mio "zibaldone" una fotografia che avevo scattato da adolescente di due stelle: Venere e Giove uniti dal loro bacio. Gliela mostrai e lei prima guardò la foto poi guardò me. Io le chiesi " Cosa pensi guardando questa foto?" e allora lei rispose "Penso la medesima cosa di quando osservo le stelle nel cielo da questa finestra" e io "Cosa pensi?" "Penso che le stelle brillano così tanto perché vogliono abbagliare l'animo di chi le osserva. A me fanno pensare alla vita ad esempio" e allora io ascoltandola attentamente continuai a porre un'altra domanda "E come ti vedi da adulta?" e a questo punto Giulia rispose "Io non mi vedo da adulta. Perché se solo per un istante penso a cio', potrei essere molto delusa della mia vita. Preferisco comportarmi da adulta e sperare di continuare a vivere, ma soprattutto voglio puntare in alto. E tu? Alla mia età guardando le stelle come ti vedevi?" subito un brivido attraversò la mia pelle, quasi diventai pallida e risposi " Io a 19 anni mi vedevo ancora una bambina, piena di incertezze e insoddisfazioni, ma avevo anche la consapevolezza di voler puntare in alto, guardare oltre ed essere forte. Guardami, non sarò mamma, non avrò un marito ma mi basta aver puntato in alto, guardando oltre le incertezze ed essere forte difronte a persone che lottano, che non si chiedono come saranno tra trenta anni ma sperano giorno per giorno di vivere." Nel frattempo Giulia iniziò a socchiudere gli occhi e balbettò "Punterò in alto, guarderò oltre, sarò forte e sicuramente diventerò una donna come te"
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Proiettata Al Fututo
Random"Inventa una situazione in cui, tra qualche anno, mettendo in ordine le tue cose, troverai un oggetto della tua adolescenza: un cellulare, un diario scolastico, una foto, il biglietto di un concerto. Prendi spunto da questo episodio per riflettere s...