L'inizio della mezzanotte

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Mi sveglio a mattina inoltrata. E' ora di usare la polvere che ho preso. Angelica, vicino a me, si stiracchia e si mette seduta. La guardo. Forse siamo vestite in un modo un po' troppo appariscente. Dovremo comprare dei vestiti. Ma prima credo che la mia nuova compagna di viaggio abbia bisogno di alcune spiegazioni.

"E' arrivato il momento di spiegarti perché ti ho portata via."

Non mi risponde, ma mi guarda con i suoi occhi scuri e si mette in ascolto. Continuo.

"Siccome hai la pelle e gli occhi di un colore normale per gli umani, ti porterò lì. Io ci abito e riuscirò a trovarti una casa. Dovrai solo tingerti i capelli, magari rossi. E..."

"Come fai a vivere con gli umani?"

Mi chiede interrompendomi con la sua voce quasi da bambina.

"La mia famiglia umana sa che sono una ninfa per gli altri basta un po' di trucco sulla pelle, ma a te non serve neanche."

Mi sorride.

"Quando ci andremo?"

Chiede.

"Quando avrò compiuto il mio dovere."

Mi guarda con una faccia strana.

"Mi racconti la tua storia?"

"Solo se poi mi racconti la tua."

Annuisce. Comincio a raccontare.

"Così sono venuta alla vostra festa, ho preso la polvere di cielo e ho salvato te."

Concludo. Mi guarda e poi dice.

"E' per questo che hai chiesto la prova di fiducia a mio fratello. Per prendere la polvere."

"Per questo e poi perché sono comunque esiliata da qui e avreste potuto rinchiudermi perché ti volevo aiutare. Potevano pensare che ti avessi potuto rapire."

Rimane zitta per molto tempo. Non so perché ma nemmeno io ho voglia di parlare. Rimaniamo così finché mi stanco del silenzio.

"Un penny per i tuoi pensieri..."

Dico melodrammatica. Mi sorride.

"Sto pensando a mio fratello. A quello che starà passando per me ora."

"Tuo padre non poteva farlo per questo tuo fratello ci ha aiutato. Non so però perché l'abbia chiesto a me."

"Tu hai una scintilla negli occhi e credo anche di sapere cos'è. Qual è il tuo potere?"

"Io faccio sperare le persone."

"Usi questo potere involontariamente. Per questo Henry si è fidato di te. La vedo anch'io la luce nei tuoi occhi."

Le sorrido. Penso che forse è per questo motivo che Jack dice che lo obbligo. Forse è la scintilla.

"Mi è venuta in mente una cosa..."

S'interrompe. La invito a continuare con un gesto.

"...credo di sapere chi ti ha fatto la maledizione. Ovviamente è solo un'ipotesi. E se fosse stato Mike? In fondo lo farebbe per tenerti Jack lontano perché è ancora innamorato di te."

Mi dice. Non ci avevo pensato. Non avevo pensato che per i suoi scopi Mike mi avrebbe potuto far soffrire così tanto. Credevo che mi capisse, che non mi obbligasse. E credevo che questa ragazza fosse meno intelligente, ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo su tutto.

"Credo che sia il momento di incamminarci verso il palazzo."

Dice alzandosi e stirandosi il vestito con le mani.

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