PETRARCA
Petrarca:vita e opere pp. 222-228.
VITA
Petrarcanasce ad Arezzo nel 1304. Dato che il padre era un dei guelfiesiliati con dante, la famiglia si trasferisce in Provenza, visto chela corte papale si era spostata ad Avignone. Qui Francesco frequental'università di legge. Alla morte del padre, lui e suo fratello, chesi erano trasferiti a Bologna, tornano ad Avignone dove Francesco faamicizia con uno dei membri della famiglia Colonna. Grazieall'amicizia con Giacomo, riesce ad avere accesso alle bibliotechedelle città e nasce l'amore per la cultura classica e religiosa.
Il6 aprile 1327, venerdì santo, nella chiesa di santa chiara incontraper la prima volta Laura, la donna che amerà per tutta la vita.
Perdedicarsi completamente agli studi, nel 1330 Francesco diventachierico, carica che obbligava al celibato.
Entraal servizio del cardinale Giovanni Colonna come cappellano difamiglia. La sua carica era cosi ben pagata che svolge numerosiviaggi tra Francia, Germania e Italia alla ricerca dei vecchi scrittilatini. Infine si trasferisce a Valchiusa, vicino Avignone, perscrivere e raccogliere le rime dedicate a Laura.
Lasua fama di letterato si diffonde grazie all'appoggio dei colonna.L'opera era l'Africa. Nel 1341 riceve la laurea poetica a Roma.
Quandoil fratello si ritira in convento, anche lui vuole andarci ma allafine sceglie di rimanere un semplice chierico e fare le commissioniper i Colonna. A Verona trova delle lettere di Cicerone alle quali siispira per la stesura delle epistole.
L'amiciziacon I colonna finisce quando si dimostra a favore di Cola da Rienzo,il quale voleva restaurare la repubblica romana contro la nobiltàcon un'insurrezione a Roma nella quale erano rimasti vittime alcunimembri della famiglia.
Disgustatoda questa corruzione, Francesco si trasferisce in Italia dove viene asapere della morte di Laura. Ritorna a Valchiusa dove compone ilcanzoniere.
Diventaamico dei Visconti a Milano e fa le commissioni per loro. A Veneziafinisce molte opere e continua il canzoniere. Infine a Padova vieneospitato da Francesco de Carrara che gli regala un territorio a Arquadove muore.
Delleopere in particolare:
Africa: Poema epico in esametri sull'impresa di Scipione l'Africano contro Annibale nella seconda guerra punica. L'opera prevedeva dodici libri come l'eneide di virgilio ma non venne completata. Grazie all'africa, petrarca riceve la laura poetica nel 1341.
Bucolicum carmen: raccolta di 10 ecloghe pastorali ispirate alle ecloghe di virgilio. Petrarca costruisce un'opera unitaria in cui è possibili individuare tre tematiche principali: la poesia, la politica e la morte.
De viris illustribus: raccolta di biografie di personaggi romani e biblici. Prende come riferimento i libri di Livio e di Svetonio. La storia è vista come maestra di vita. Si concentra sulle figure di Scipione e Cesare .
De vita solitaria: trattato in due libri dove viene esaltato l'isolamento dell'intellettuale in luoghi sereni e appartati, facendo esempi di eremiti, santi e figure illustri.
De Otio religioso: trattato scritto in seguito a una visita al monastero di montrieux in cui viveva il fratello gherardo. Esaltazione della serenità della vita monastica.
Secretum: dialogo in tre libri basato sulla conversazione tra petrarca e sant'agostino. L'autore confessa le sue debolezze di uomo:debolezza della volontà, accidia, passioni terrene. Espressione della crisi petrarchesca dovuta alla decisione del fratello gherardo di ritirarsi in convento.
Epistole: lettere indirizzate a intellettuali suoi contemporanei. Trasfigurazione della realtà. Ritratto ideale di un uomo dedito alle lettere per adempiere al ruolo di guida degli uomini:
familiares: ispirandosi all'epistolario di Cicerone rinvenuto a Verona, Petrarca riunisce 350 lettere raccolte in 24 libri. Il documento indaga l'evoluzione del suo pensiero e la sua figura di intellettuale. I temi principali sono: la vita solitaria, la corruzione morale, la vanità dei beni terreni.
Sine nomine: (senza nome, destinatario) lettere di carattere politico contro la corruzione e gli intrighi della curia di avignone.
Seniles: lettere scritte in vecchiaia. 125 lettere raccolte in 17 libri dedicate all'amico francesco nelli. Il tono è pacato e meditativo. I temi sono: la ricerca di vecchi scritti, la fugacità della vita, l'interesse politico (lettere a urbano v per esortarlo a riportare la sede papale a roma). La lettera più celebre è l'epistola posteritatis.
Trionfi: poema allegorico di terzine a rima incatenata (dante). I temi sono: la passione per laura, la resistenza di lei, la morte di lei,aspirazione alla gloria perenne, il trascorrere del tempo, la pace celeste.
Canzoniere: Rerum Vulgarium Fragmenta (cose di poco conto). 366 testi , uno per ogni gionro dell'anno più il proemio, ordinate secondo un criterio cronologico dato da petrarca che si suddivide in due fasi: in vita e in morte di laura. Questa struttura segna un cambiamento morale fondato sul pentimento del poeta. La prima parte si basa sulla passione per laura ma anche temi politici. La seconda parte è la presa di coscienza del suo obbedire alle passioni e il desiderio di purificazione.
I protagonisti dell'opera sono:
Laura: figura umanizzata soggetta al trascorrere del tempo, immagine della precarietà delle cose terrene. Laura è un desiderio irraggiungibile che sconforta e abbatte l'animo del poeta.
Io lirico: Figura dotata di autentica complessità psicologica che assume la vicenda amorosa come simbolo del proprio tormento interiore e delle proprie contraddizioni che ne fanno un modello.
Stilizzato in genere sul modello del locus amoenus, tende spesso a diventare manifestazione dell'interiorità del poeta, rispecchiandone lo stato d'animo oppure ponendosi in contrasto netto con esso
Le tematiche sono il valore innovativo della memoria (scontro tra passato e presente) e il conflitto tra amore e morale che porta a un tentativo di conciliare il divino con l'umano per far acquistare dignità alle cose terrene.
La forma è limpida, equilibrata e fluida in cui nessun particolare prevale sull'altro. Il inguaggio è uniforme e rifiuta parole troppo precise e concrete e scontri stilistici, di suono o di significato.
Loscopo dell'opera è la ricomposizione dell'io in un opera che gli diaun senso e la dimostrazione che il volgare puo essere usato ancheper poesia di alto livello. La funzione del poeta è quella dirinnovare dubbi portando a una riscoperta della coscienza interiore.
Poesie
voich'ascoltate pp 259-261
erail giorno 262
Eranoi capei d'oro" p.275
Ocameretta, che già fosti un porto" p.295
Lavita fugge et non s'arresta una hora
Chiarefresche et dolci acque p.277;
Movesiil vecchierel p. 264.
Brani
"Letteraai posteri"
p.239e p.243