Occhi gialli... Ira divina... Palle di pelo... Che sogno strano ho fatto sta notte... Ma cos'è tutto sto baccano? È ora di aprire gli occhi...
No, decisamente non era stato un sogno, e il leoncino sulla mia spalla che mi stava massacrando il cervello a forza di ultrasuoni ne era la prova.
Dovevo aver dormito un bel po a giudicare dalla consistenza del sangue del quale ero imbrattata e per quanto quella scomoda posizione lo permettesse, ma non abbastanza per impedirmi di godermi lo spettacolo mozzafiato della parte di giardino che riuscivo a scorgere dalla mia cella, illuminato dai primi tiepidi raggi solari che facevano risplendere le gocce di rugiada che adornavano gli arbusti e il prato, facendole sembrare piccoli diamanti.
Ma di sicuro non furono gli ultrasuoni di Kuma a risvegliarmi, quanto piuttosto le grida furiose di una probabile principessa contro un ipotetico coglione.
-Ma cosa cazzo ti è saltato in mente porco Anubis? Ti rendi conto che la potevi uccidere??- si, questa era decisamente la mia Cris, e a giudicare dal suo tono era parecchio arrabbiata. -Ti ho già detto e ripetuto di non immischiarti nei miei affari, soprattutto se si tratta delle mie puttane!! Le altre dovevo difenderle dai tuoi brutti scherzi, mentre ora difendi pure quel mostro? Tu non l'hai vista sta notte, come si è battuta e come mi si è rivoltata contro, quella non è umana!!- era furioso, anche se la sua ira non era minimamente paragonabile a quella della sorella, tanto che riuscivo benissimo a sentirli litigare da qualche corridoio di distanza. -Forse perché lei non è una puttana! E non azzardarti a compararla a qualsiasi altra ancella!! È una ragazza fantastica e lo è ancora di più se riesce a tenerti testa così bene, ha tutta la mia stima; ma soprattutto è l'unica persona che si comporta da amica e che ha il coraggio di difendermi da Lena!! Non lascerò che me la porti via!!- ridacchiai silenziosamente immaginando l'espressione ammutolita di Narmer, probabilmente pure io avrei faticato a tenere testa ad un discorso simile.
Improvvisamente la porta della cella si spalancò, e apparve Cris ancora in veste da camera, col volto furioso ma gli occhi spaventati e arrossati dal pianto. Subito si precipitò verso di me mentre le regalavo un debole sorriso. Mentre si adoperava per sciogliermi dalle catene continuava a lanciare terribili minacce al fratello, il quale era appoggiato allo stipite della porta e continuava ad alzare gli occhi al cielo e sbuffare.
Kuma si era dileguato qualche istante prima che Cris si fiondasse nella cella passando dall'apertura che dava sul giardino, ma non vedevo l'ora di presentarlo a quest'ultima, sicura che l'avrebbe adorato. Kuma, va fino alla mia stanza e aspettami lì, non farti vedere da nessuno, ti voglio presentare una mia amica - ma io ho fame... Rispose, Tu hai sempre fame piccolo mio... Non preoccuparti troverai qualche topolino, questo castello ne è praticamente infestato!
Intanto Cris aveva finito di liberarmi, e con una finta espressione dolorante mi accasciai tra le sue braccia delicate. -Nar dammi una mano, non si regge in piedi!- esclamò, ricevendo in risposta l'ennesimo sbuffo.
-Non... Preo..ccuparti...- feci finta di parlare a fatica -Non ho... B..isogno... Di... Aiuto...- finii accasciandomi a terra. Dovevi fare l'attrice di teatro greco commentò Kuma nella mia testa Zitto tu, che mi sto divertendo un mondo.
-Non combatti più adesso eh? È stato più facile del previsto- la voce arrogante e compiaciuta del pennuto mi perforò le orecchie, e mi trattenni a fatica dal ridergli in faccia.
-Nar! Vieni subito qui! O vado a dire a papà che non hai avuto le palle di catturarla da solo!!- -La sgualdrina ti ha già influenzato fin troppo a quanto pare...- si lamentò per l'ennesima volta mentre mi prendeva malamente tra le braccia facendomi riaprire alcune ferite infertemi quella notte.
Per il breve tragitto fino alla loro ala del palazzo nel mio finto stato di semi incoscienza li sentii battibeccare come una vecchia coppia sposata, con lei che pretendeva delle scuse da parte del coglione nei miei confronti e lui che le negava sempre più stizzito. Quando arrivammo nella stanza da letto di Cris, lei gli ordinò di stendermi moooolto delicatamente, ma ovviamente l'unica cosa delicata che percepii erano le lenzuola sulle quali caddi con un tonfo. Cris sospirò: -Vado a chiamare qualcuno che le controlli le ferite, tu intanto chiedile scusa!!- -Nemmeno per tutti gli occhi di Horus!- la sua risposta non si fece attendere.
È lui che ti ha fatto del male... Il ringhio felino di Kuma non era sfuggito alle mie orecchie, ma purtroppo nemmeno a quelle del principe. Prima che riuscissi a fermarlo, il leoncino si fiondò proprio sulla faccia di questi, iniziando a graffiarlo e a mordicchiargli il naso con i piccoli dentini che si ritrovava. La scena era talmente comica che scoppiai a ridere sguainatamente ignorando le fitte alla schiena, ma smisi improvvisamente quando in un attacco di rabbia il principe si strappò il cucciolo dalla faccia scaraventandolo sulla parete opposta e facendogli male. La conseguenza fu immediata: quasi senza rendermene conto ero balzata in piedi e l'avevo scaraventato a mia volta contro il muro con un pugno sul muso.
-Oh no, questo non lo dovevi fare...- e mi ributtò violentemente sul letto facendomi sbattere violentemente contro la testiera. Potevo benissimo dire addio ad una guarigione veloce se andavamo avanti così. Mi preparai di nuovo ad attaccare quando...
-Ehm... Se volete prendervi a pugni c'è un intero campo di addestramento a disposizione, per favore però non distruggetemi la stanza o vi spezzo le ossicine.- ci interruppe Cris, tornata con un medico. Alzando gli occhi al cielo Narmer si defilò all'istante.
Mentre il medico mi esaminava le ferite la mia amica scorse Kuma, raggomitolato e tremante ai piedi del letto: -E tu da dove spunti?- esclamò; sorridendo intenerita alla visione del cucciolo accoccolato tra le sue braccia, le risposi: -Si chiama Kuma, è il mio piccolo cucciolo di leone e sta notte mi ha tenuto compagnia... Ha attaccato tuo fratello quando te ne sei andata e lui l'ha sbattuto contro al muro, per quello l'ho colpito...- lei continuava a coccolarlo intanto, e lui poco a poco smise di tremare iniziando a fare le fusa.
Direi che definire medico quello che mi stava curando era un po esagerato, dopo avermi spalmato un unguento appiccicoso e nauseabondo sulle ferite senza nemmeno averle lavate insistette per fasciarmi la schiena con delle bende talmente strette che riuscivo a malapena a camminare, figuriamoci danzare.
Un momento, sta mattina avevamo le prove per dividerci i gruppi con l'oca! -Cris siamo in ritardo! Sta mattina avevamo le prove!!- la sua espressione era sbigottita: -Ma se non riesci nemmeno a muoverti!-
No, non era decisamente giornata per colpa di qualcuno di mia conoscenza; quindi senza nemmeno risponderle mi avviai verso la stanza delle prove, pregando Bastet che Lena non peggiorasse ancora di più il mio già pessimo umore.
Dopo un sospiro rassegnato Cris mi raggiunse ancora tenendo Kuma in braccio, il quale appena mi vide in piedi saltò sulla mia spalla iniziando a leccarmi il collo facendomi il solletico.
Arrivate alla stanza destinata alle prove per la coreografia trovai le ragazze schierate in fila, e davanti a loro Dayn con un espressione furiosa in perfetto contrasto con quella compiaciuta di Lena di fianco a lei.
-Principessa! Sheila! Vi sembra il caso di presentarvi così in ritardo? Ho già sorvolato sulla tua bravata di ieri sera visto che sei già stata adeguatamente punita, ma non transigo sui ritardi!!- ok, no, non ce la faccio, io qua sclero. Fu salvata dall'intervento tempestivo di Cris: -Ci perdoni, ho insistito io per farla curare prima di venire qui...- Dayn si rasserenò alle sue parole, era impossibile rimanere arrabbiati con lei per più di dieci secondi: -Che non capiti più. Ora muovetevi a dividervi le ballerine.- concluse in modo breve e conciso.
Lena mi guardava con sfida, ma purtroppo per lei non poteva atteggiarsi come al solito in presenza della responsabile. A turno chiamammo le ballerine, e lei ovviamente al contrario di me, più che concentrarsi sulla bravura di queste preferì attorniarsi delle sue leccapiedi. Ciò giovò a mio favore, infatti quest'ultime erano le meno brave, e proprio per questo si facevano notare abbassandosi a venerare una come lei, mentre le più brave erano spesso da questa denigrate proprio per la loro capacità, in quanto temeva di essere offuscata.
Con mia fortuna ritrovai dispinibili anche alcune ragazze che erano state schiavizzate con me, e mi affrettai a chiamarle.
A selezioni avvenute si presentò però un problema: non potevamo e nemmeno avevo intenzione di provare nella stessa stanza di quella là, così optai per lasciargliela dopo aver ottenuto il permesso di provare in uno spiazzo del giardino solitamente riservato a Cris.
Era una bella giornata fresca e soleggiata, grazie anche alla vicinanza col fiume. Mentre ci dirigevamo allo spiazzo feci la conoscenza del percussionista, Rheban, assegnatoci da Dayn: era uno schiavo proveniente dalla Nubia; con la pelle scura, alto e ben piazzato, anche se non aveva nulla a che fare con il fascino di Narmer. Non pensare a lui o ti incazzi... Mi rimproverò Kuma, impegnato a rotolarsi e correre nel giardino alla ricerca di qualcosa da ficcare sotto le piccole fauci. Pensa a riempire lo stomaco, lo sento brontolare da cento passi di distanza, ma attento a non fare indigestione! Lo rimbeccai ridacchiando scherzosamente. Nessuno come lui e Cris riusciva a tirarmi su di morale.
Attirando l'attenzione delle ragazze iniziai a parlare: -Eccoci qui, per prima cosa faremo un po di allenamento per scioglere i muscoli, poi Rheb inizierà a suonare qualcosa: dovete sentire la musica e il ritmo entrare dentro di voi, indossateli e lasciatevi trasportare, chiudete gli occhi se rischiate di distrarvi, esistete solo voi e la musica che vi guida; solo più tardi inizieremo a costruire tutte insieme la coreografia per sta sera.-
Le ragazze erano entusiaste: era palese il disprezzo che innescava Lena con la sua superbia in loro, ed erano ben felici di contribuire alla creazione della coreografia.
Avevamo appena finito di sciogliere i muscoli quando vidi le ragazze trasalire, compresa Cris, che mi sussurrò: -Merda, è mia madre, inchinati presto!- riluttante mi accucciai sulle ginocchia imitando le altre, solo Cris, essendo una principessa, ebbe la possibilità di restare in piedi. Fremeva tradendo tutta la sua agitazione, mentre la regina si avvicinava lentamente con passo regale a noi.
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La Figlia Di Seth
Genç Kız EdebiyatıStoria ambientata nell'Antico Egitto, la protagonista è Sheila, che si ritrova schiava del figlio del re d'Egitto.. Che cosa succederà? Che difficoltà dovrà superare? Troverà l'amore? Ps: Se c'è scritto "CONTENUTO PER ADULTI" e avete 12 cazzo di ann...