XI

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Waiting For You — XI






18 Marzo 2014.






Byun Baek Hyun, a quei tempi, passava il tempo in attesa dell'arrivo di Chan Yeol, giocando con le pillole per la depressione, seduto sul letto della sua stanza. Poi, quando sentiva che mancava poco alla fine delle lezioni dell'altro, sgattaiolava via con fare innocuo, sotto lo sguardo dei sorveglianti, che non sembravano accorgersi del corpo minuto di Baek Hyun.

Prima di incontrare Chan Yeol, aveva più volte tentato di ingoiarle per porre fine alle sue sofferenze, di farlo assumendo una dosa di troppo, eccessiva. Aveva tentato, ma la paura di poter trovare qualcosa di peggiore ad attenderlo dopo la morte, lo spaventava.

L'incontro con Chan Yeol fu come un miraggio, un oasi in mezzo al deserto. Era l'ancora a cui doveva aggrapparsi con le unghie e i denti, fino a sanguinare. Chan Yeol era diventato la sua ragione di vita, l'unico motivo per cui la mattina si alzava e sorrideva per davvero, senza sforzarsi.














Sospirò con stanchezza, riparato sotto lo spesso tettuccio della panchina, ed osservò con noia le piccole gocce scendere con furore e senza esitazione. Esse colpivano la lussuosa macchina parcheggiata in divieto di sosta di fronte a lui, come per punirla di quella piccola irregolarità. Ogni goccia si appoggiava con violenza contro il vetro del veicolo, quasi volesse perforarla, senza pietà, prorompente.

Baek Hyun trovò che quel tempo potesse essere un impedimento per Chan Yeol. Sarebbe riuscito ad arrivare puntale come sempre?, si domandava ogni tanto.

La realtà era un'altra.

Baek Hyun aspettò a lungo e per giorni il ritorno di Chan Yeol, ma il minore non si presentò più, non si fece più vedere. Baek Hyun cercava una scusa dietro l'altra per potersi illudere ancora una volta. E ancora una volta, sentire il suo cuore frantumassi in mille pezzi.

In un'istante sparì, come i granelli di sabbia trasportati via dalle onde del mare. Fu un attimo, una piccola folata d'aria e tutto era svanito, si era dissolto, come vapore. Gli ampi sorrisi, le battute e la risata di Chan Yeol, Baek Hyun capì di averne bisogno, come se fosse il suo ossigeno, il suo alimento per vivere.

Non sapendo cosa fosse successo all'altro ragazzo, il maggiore poté solamente rimanere silenziosamente su quella panchina, in cui aveva vissuto le sue più intense esperienze, a fissare il vuoto con uno sguardo lugubre e tetro, ad attendere con ansia il, così sperava, ritorno di Chan Yeol.

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