Giorno 9 - Finto elastico

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La mattina seguente mi svegliai male anzi il risveglio era solo una proiezione di come avevo dormito tutta la notte. Non era ne tardi ne presto. Nello stomaco c'era ancora l'amarezza del giorno prima che mi faceva ripensare a quella maledetta scommessa e a Harold . Non sapevo più che cosa fare e che cosa provare; ogni volta che mi fidavo di lui quasi completamente c'era sempre qualcosa che smentiva la mia fiducia e questo era la cosa che mi faceva più male. Adesso il suo pensiero era fisso nella mia mente e forse avevo capito anche il motivo del perché avevo dormito così male. La nostra mezza storia era stata fin dall'inizio una casa costruita con mattoni uno dopo l'altro però senza calce e riempita di incomprensione, sfiducia, imprecisione, odio (forse) e anche del fatto che era stata occulta a tutti ( o meglio alla professoressa più che altro) e lo era ancora. Davvero era tutto troppo complicato e improbabile per una storia d'amore per due ragazzi. Per un fratto di secondo pensai che forse era meglio lasciar perdere tutto poi mi ripresi. Mi alzai dal letto lentamente controllando poi l'orario dal telefonino: erano le 9 e mezza quasi. Subito dopo il mio sguardo si andò a posare sul letto vuoto ; Harold come al solito non c'era. Cercai di evitare la cosa, ma me la presi ancora di più. Mi misi dei pantaloni e una felpa sopra alla maglietta del pigiama poi scesi . Quando arrivai in sala da pranzo notai che quasi tutta la classe era lì, tranne qualche eccezione. Ad un tavolo più in là vidi Cleo seduta da sola a mangiare qualcosa così mi avvicinai a lei e mi sedetti accanto. Quando mi vide sospirò;

"Ciao" Disse.

"Ciao, allora com'è tutta sola?"

"Dovrei essere seduta accanto a qualcuno? " disse continuando a guardare il suo piatto indifferentemente. Nel suo tono c'era anche un po ' di acidità. Io non risposi , cercavo di capire ogni singola sfumatura del suo umore. Dopo un po ' di silenzio lei disse:

" Allora come va? "

"Direi terribilmente male; ah, tu non sai la novità. .." Aspettavo che lei mi dicesse qualcosa o che mi chiedesse di che cosa si trattava, ma niente. Dovetti fissarla per un po ' per farglielo capire.

"Ah, di che cosa si tratta? " Chiese alla fine.

" Ho praticamente preso un po ' di tempo con Harold ... "

"Ah, e adesso che cosa ha combinato? " Chiese indifferente come se la sua risposta fosse automatica.

" Non c'entra solo lui però, anche Dylan è complice. In poche parole hanno fatto una scommessa su di me ieri sera, ti sembra una cosa normale? "

"No no affatto" Disse con totale indifferenza. Continuava anche a guardare il suo piatto e a mangiare come se la mia presenza fosse di troppo. A quanto pare non ero l'unica ad essermi svegliata dalla parte sbagliata del letto.

" Cleo, mi dici che c'è che non va?"

Chiesi gentilmente.

"Lo vuoi davvero sapere?" Mi chiese alzando finalmente lo sguardo.

"Certo" Risposi ma proprio in quel momento sentii squillare il telefonino così Risposi immediatamente per non far sentire la suoneria imbarazzante.

"Pronto? "

"Ciao tesoro"

"Ciao pa'"

"Come va? Tutto bene? "

"si si... come mai questa chiamata? "

"Niente la mamma mi ha detto che stavi al campo scuola ma lei non ne sapeva niente, come mai non glielo hai detto? "

"No, sai come è fatta; a firmato tutte le autorizzazioni ma se lo è scordato come suo solito..."

"Ah, ho immaginato. Sicura tutto bene lì? Ti serve qualcosa? "

Teenage Dream IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora