15 settembre 2016, il mio primo giorno di scuola.. Anche se, sì, ho 16 anni.
Fino ad ora studiavo in casa con mio papà, la morte di mamma lo ha segnato molto.
Sono riuscita a convincerlo solo ora, ma a dire il vero non ho mai insistito troppo.
Ora ti starai chiedendo: "ma come è morta la madre?"
Tutto ciò è accaduto ben 10 anni fa, io avevo solo 6 anni, ma non ricordo nulla, solo il vuoto negli occhi di papà. Era la notte del 31 ottobre 2006, io ero a casa con la mia baby-sitter, mentre mamma era a fare volontariato alla mensa dei senzatetto e papà era a lavoro.
Questo è quello che mi hanno detto. Anche se io ho un ricordo strano. Forse l'ho sognato: ricordo che la mia baby-sitter (credo si chiamasse Sarah.. O un nome del genere) era uscita dicendo di dover andare a prendere altre caramelle per la sera e che rimasi sola davvero tanto tempo.. Fino alle 19:00.
Il problema è che non riesco a distinguere i sogni dai ricordi riguardo quel giorno.
Oggi parlavo con papà, mentre mi accompagnava a scuola e mi continuava a ripetere di stare attenta alle persone che mi circondano, soprattutto se sembrano essersi drogate, il perché era chiaro, pensa ancora alla morte di mamma...
Ho inoltre scoperto di aver frequentato un anno di asilo, in una scuola poco distante da quella che ho iniziato a frequentare oggi.
Appena entrata a scuola ho visto persone con anelli sul viso, capelli colorati, avevo letto che al liceo artistico era pieno ma non credevo fosse vero.
Ho chiesto ad una ragazza dove fosse la mia classe ed ho notato che indossava delle orecchie da gatta, aveva la pelle scura ed era molto magra e bella.
Ad ogni ora ho vissuto un momento terribile. Ero nuova e di conseguenza i professori mi chiedevano il nome ogni volta ed ogni volta con voce tremante dicevo: "Mayra Bertocci"
A ricreazione sono rimasta sola in classe a leggere un romanzo giallo.
Durante l'ultima ora abbiamo sentito bussare ed è entrata in classe la ragazza con le orecchie da gatta, dicendo che la avevano spostata in classe nostra.
L'unico posto vuoto era quello accanto a me, proprio davanti alla cattedra.
Quando fu l'ora di uscire, non molto lontano dalla porta di ingresso della scuola ho notato una massa di capelli di un rosso molto acceso ma naturale, mi sono avvicinata perché credevo di aver già visto quei capelli, la ragazza dopo essersi girata mi ha salutata, sembrava sapere molto di me. Ho chiesto come facesse a conoscermi e mi ha detto che mi ha riconosciuta per il mio neo alla Marilyn Monroe, ha detto di essere Sarah.
Non ho potuto chiederle altro o avrei perso l'autobus così sono scappata.
Non ricordavo nessuna Sarah allora ho iniziato a pensare a chi potesse essere quando i miei pensieri sono stati bloccati da alcune parole: "è occupato quel posto?"
Era un ragazzo che si voleva sedere accanto a me, d'altronde era l'unico posto vuoto.
Abbiamo iniziato a parlare e mi ha detto di chiamarsi Mattew, era moro, con i capelli ricci e tutti i vestiti neri, aveva un anello al sopracciglio sinistro.
Dopo un po' lui si è messo le cuffie ed io mi sono messa a leggere il mio romanzo.
Arrivata a casa ho mangiato e mi sono messa a leggere quando il silenzio fu disturbato da un tremendo frastuono: era mio padre che aveva trovato degli oggetti dei vicini nel nostro giardino e li stava riportando rumorosamente in casa loro.
Entrato in casa mi ha chiesto come fosse andata a scuola ed io ho risposto: "è andata bene, anche se mi sento una pecora nera in un mare di pecore bianche, ma papà, ho un dubbio, una ragazza di circa 30 anni, dai capelli rossi e dal nome Sarah mi ha riconosciuta"
Lui non ha voluto rispondere su chi fosse ed allora quando è tornato in giardino sono andata in soffitta, a cercare notizie dato che ci teniamo tutti gli oggetti di quando ero piccola.
Sotto un grande telo ho trovato moltissimi vecchi libri, saranno stati tra i cento ed i centoventi, tutti di mia madre.
Ho iniziato a sfogliarli tutti e da uno, "come allevare un figlio?" È caduta una foto, c'eravamo io e mamma, per un momento la mia mente si è come bloccata fino a quando non ho sentito mio padre rientrare, coprii in modo molto rapido i libri, presi la foto e corsi in camera. Appena arrivata in camera ho notato che dietro alla foto c'era una scritta: "lei non ricorderà nulla di te dopo questa sera" firmato "S".
La mattina dopo spaventata sono corsa a scuola, ma il tragitto non è stato gradevole, infatti la macchina davanti al mio autobus è andata contro un albero.
Arrivata a scuola era tutto normale, sono andata in bagno e tra le varie scritte: "Luca ti amo ancora" "M+A forever" notai una, che mi spaventò ancora di più: "dovevi esserci tu in quella macchina, S"
Preoccupata sono rientrata in classe e non sono più uscita fino al momento in cui è suonata l'ultima campanella.
Mentre uscivo ho trovato Sarah che mi ha chiesto come stessi ed io presa dai nervi ho risposto: "mi diresti per favore tu chi saresti?"
Con tono molto deciso ed infastidito di chi cerca di trattenere le lacrime e lei ha risposto dicendo: "tesoro ma non ricordi, ero la tua baby-sitter"
È stato come uno shock, magari lei poteva ricordarmi cosa fosse successo quella sera dato che papà non vuole mai parlarne.
Arrivata a casa ho mangiato, ho guardato un po' la tv. Poi ho sentito dei rumori provenire dal piano superiore e sono andata a controllare, arrivata in camera ho visto che era tutto apposto e sono tornata giù. Ma non mi ero accorta di un particolare che ho notato solo la sera.
Sul mio specchio, con uno dei pennarelli che uso a scuola ho trovato una scritta: "preparati, domani è un altro giorno".
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•quella dannata foto nel libro•
JugendliteraturLa protagonista del racconto si chiama Mayra, inizia a studiare per la prima volta in una scuola pubblica, scopre il mondo dell'amore, dell'amicizia. Ma tutto è reso più complicato da una persona che la avvicina sempre di più a scoprire la realtà ri...