Mi chiamo Lorenzo, ma tutti mi chiamavano Trinità

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Nacqui l 8-10-2002 a Comiso (RG) e la prima parola che mi dissero è stata questo bambino è un mostro.
Nacqui 4.7kg ed era una palla di carne.
Mio padre Salvatore insieme a mia sorella Chiara scelsero il nome Lorenzo motivo: mia sorella era innamorata di un suo compagno di classe che si chiamava Lorenzo mentre mia mamma Angela voleva chiamarmi Leonardo. Ho sempre pensato che io non fossi figlio loro. Perché vi racconto che mia mamma aspettava un bambino prima di me però non visse e così il suo dottore le disse che non poteva avere più figli. Dopo 11 anni nacqui io e mia mamma crebbe che ero mandato da Dio che poi vi spiegherò il perché.
Ritorniamo al lontano 2002. Mia nonna materna piacque il nome mentre a mia nonna paterna no! Incominciò a chiamarmi (Muratore Lorenzo) in modo dispregiativo perché non voleva che mi chiamassi così ma Francesco come mio nonno paterno, mai conosciuto !
Ritornai a casa fui acclamato di baci abbracci regali ma l unica cosa che era insolita era che prima di nascere i dottori avevano visto che ero femmina, ma quando venni al mondo ero maschio! Molte cose accaddero alla nascita. Nel 2003 ebbi una cugina, la migliori che io abbia mai avuto. Gaia è il suo nome ed è stata per me la persona che avrei difeso da qualsiasi male che le potevano fare. Eravamo una cosa sola prima che lei partisse per la Romagna ma poi vi spiegherò e i miei sentimenti del suo Ciao sorpreso.
Prima anni furano gli stessi di tutti i bambini.
Vomito pianto pupù pipì etc... È già capii che qualcosa non andava quando ebbi 7 anni.
Avevo molti hobby da bambino la danza che odiavo a morte, il calcio anch esso schifoso dove infine arrivai a stabilirmi a basket. Lo sport che amo di più al mondo dove ho conosciuto persone speciali e amici speciali. Se dovrei dire l anno più bello della mia vita fino ad ora è dal 2002-2007 il più brutto 2013! Perché molti eventi tragici in famiglia mia accaddero ma non vi annuncio niente solo che da quel giorno ho preferito chiudermi in me stesso. Una chiusura che cerco di eliminare ma che trovo difficile per tutta la mia famiglia.