Prologo

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Il mio nome é Asami, sono la nipote del famoso Akihiko Kayaba, il creatore del Nervegear e del VRMMOPG Sword Art Online. Ad alcuni potrebbe sembrare una cosa fantastica, in questo modo puoi procurarti l'ardware senza problemi e iniziare a giocare, ma in realtà non é affatto cosí... I miei genitori morirono in un incidente stradale quando avevo dieci anni, cosí mio zio decise di prendersi cura di me, se cosí si può dire. In veritá lui non era molto presente, era sempre impegnato con il suo lavoro, quindi era come stare da soli. Come se non bastasse sembrava anche ossessionato da quel mondo che pian piano stava creando, i suoi pensieri erano rivolti solo a quel castello fluttuante chiamato "Aincrad". Un giorno mi disse " Quando avró finito, tutti i giocatori e questa realtà virtuale saranno una cosa sola " All'inizio non avevo compreso a pieno quella frase, ma per qualche motivo mi sentivo intimorita. Tutti i giorni a scuola c'erano dei ragazzi che erano carini con me, ma credo che era solo perché sono sua nipote. Gli unici amici di cui mi fido veramente sono Rina e Kaito e sono certa che non stanno con me solo perché sono una parente di Kayaba! A loro posso dire tutto, piango e rido con loro, a differenza di altre persone che facevano il lecchinaggio per essere un beta tester, del tipo " Oh sai? Hai dei capelli bellissimi! " Ero dispiaciuta del fatto che lui non si dedicava a me, dato che mia madre e mio padre non c'erano avevo bisogno di affetto, era come se preferiva quel maledetto video-game a me! Ecco perché loro sono molto importanti per me, se non ci fossero stati non avrei sorriso nemmeno una volta. Ogni tanto di notte piangevo in silenzio e pensavo " E se non mi vuole bene? Cosa sono per lui? " . Da un lato ero curiosa di vedere quello che stava programmando con le sue mani, ma dall'altro provavo un certo odio per Sword Art Online. Senza di esso non sarei mai stata circondata da persone false che ti pugnalano alle spalle e non mi sarei sentita cosí sola! Ma per sembrare forte, nascondevo questi sentimenti e cercavo di sorridere, ero davvero ingenua, in quel modo non avrei risolto comunque nulla. Ma i miei amici sapevano in realtà come mi sentivo...

Sword Art Online: StitchesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora