QUESTO CAPITOLO É STATO UN INCUBO
NON POTETE CAPIRE AHAHBuona [spero] lettura kidz
«Quindi state insieme?»
Eccola, la domanda del secolo, del Superenalotto, di tutta la vita.«Mh»
Non lo sapevo e non lo capivo, i miei continui mugugni e risposte monosillabiche ne erano una conferma lampante.E questo era il mio sabato pomeriggio, insieme alla mora e alla bionda, le due veline, ricche di consigli saggi e strampalati, come quello di andare a chiedere direttamente all'interessato delucidazione.
Mai nella vita, non avrei aggiunto un'altra figura a quelle già esistenti e infinite.
«Secondo me si, ti ha baciato due volte Becchy» altro soprannome, altra sclerata.
«Esattamente» confermò la bionda, con enfasi.
Aiuto, allora ero davvero fidanzata con Edoardo?«Comunque adesso basta con questi dilemmi paranoici» sentivo il sapore di un discorso serio ma il tutto fu interrotto da una suoneria assordante, quasi inorecchiabile, una lama infuocata per le orecchie.
Chi cavolo poteva mettere un suono del genere?
Ovviamente Ilaria, che con le sue meches rosa sfumato nuove di zecca non poteva di certo smentirsi.
Ai nostri sguardi infastiditi lei rispose con un sorrisino tirato, uno «scusate» sussurrato e infine, con un sorriso a trentadue denti, quasi da pazza, o forse lo era completamente.
«Illy?» la richiamai, sperando che tornasse sulla terra e scendesse dalla nuvoletta rosa in cui era finita.
«Scusate» ripetè, sempre con la felicità stampata in viso e gli occhi luccicanti.
O K E Y, la questione stava diventando seriamente confusa.
Uno scambio d'intesa con Sara e dopo cinque secondi eravamo entrambe al suo fianco, lei mezza immobilizzata e noi con il telefono tra le mani.
Rebby e Sara alla riscossa.«Ehi, così non vale, avete giocato sporco»
«L'abbiamo fatto per la tua sanità mentale Illy, sembravi posseduta» affermai serissima, cercando di non scoppiare a ridere.
«Chi è Riccardo?» Sara l'investigatrice.
«RICCARDO?!» esclamai a squarcia gola, presa da un improvviso flash.
Oddio, Riccardo il nostro compagno di classe, Riccardo il suo compagno di banco, Riccardo coi capelli castani..
«Non è lui Rebby» altro urlo altro infarto.
«È il tuo vicino di banco!»
«Non è lui» ripetè lei, cercando di convincermi.
Inclinai la testa dubbiosa osservando invece Sara che quasi si stava soffocando per non ridere.
B E C C A T A.«Ti ha chiesto gli esercizi di matematica?» sbuffò lei «che gentiluomo»
«È sempre distratto»
«Non è una giustificazione, perché li chiede a te?» Sara l'investigatrice parte due.«Perché sa che sono attenta in classe, il più delle volte»