La gita scolastica.

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Driin Driin.
La sveglia segnaló le sette e Conan si alzó dal suo comodo letto.
Conan: 'Ai svegliat...' Il ragazzino si soffermó per qualche minuto a guardarla: respirava profondamente e il suo sguardo lasciava capire molte cose, cose che nel suo sguardo freddo non si potevano notare. Soprattutto la sofferenza.
Dopo essere rimasto per molto tempo a fissarla decise di farla alzare, le andó vicino e, scuotendola, disse: 'Sei una dormigliona, alzati!' La ragazzina sussultó ma si calmò quando il bambino parló di nuovo: 'Mi dispiace, scusami.' La scienziata notó in quelle parole una nota di dolcezza mischiata a della malinconia, per questo, non rispose e diede un bacio sulla guancia a Conan provocandogli un tremendo rossore.
Ai: 'Io mi vado a fare una veloce doccia, tu aspettami in cucina.' Detto questo di avvió verso il bagno.

Dieci minuti dopo...
Ai: 'Che doccia rilassant...' Si fermó quando vide il bambino intento a fissarla che diventava di color viola.
Ai: 'Non ti avevo detto di aspettarmi in cucina?!' La ragazzina era furibonda.
Conan, prima di rispondere, la osservó attentamente. Sul corpo aveva solo un'asciugamano e nient'altro.
Dopo svariati minuti il piccoletto si risveglió dai suoi pensieri e disse: 'Pensavo che ti saresti vestita in bagno.'
Ai si avvicinò lentamente a lui per poi avvicinarsi al suo orecchio e dirgli con la voce più sensuale possibile: 'Ah, davvero? La prossima volta avvertimi.' Lo lasció senza respiro.
La bambina andó nel bagno a vestirsi e un quarto d'ora dopo si decisero ad uscire.
                              * * *
Ayumi: 'Ragazzi sbrigatevi, la campanella sta per suonare!' Ai e Conan corsero fin dentro la classe e, per fortuna, arrivarono in tempo.
La maestra Kobayashi, quel giorno, era particolarmente euforica e solo dopo poco disse ai bambini il motivo: 'Ascoltatemi tutti perfavore, vi volevo annunciare che faremo una gita ad Osaka punto mare e staremo lì per una settimana. Avrete mezz'ora per prepararvi a partire da ora, ci vedremo alle nove fuori la scuola. Ora andate!' Disse tutto d'un fiato e con il sorriso stampato sulle labbra.
* * *
Conan: 'Ai ma la casa del dottor Agasa è dall'altra parte, dove stiamo andando?'
Ai: 'All'agenzia! Non devi dire a Ran della gita?'
Conan: ' Giusto! Che sbadato che sono.' Scoppiarono in una rumorosa risata.
* * *
Conan: 'Ran! Ran! Ci sei?' Chiese il bambino con tutta fretta.
Ran: 'Conan sono in cucina.'
I due bambini si diressero nella stanza indicata dalla liceale e non era sola. Con lei c'era un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi. Conan, o meglio dire, Scinichi lo conosceva bene: era Yukoshi. Il 'bambino' lo odiava dall'inizio delle superiori perchè si pavoneggiava con Ran e ora eccolo lì, seduto accanto a lei.
Conan: 'Chi è questo ragazzo Ran?' La ragazzina affianco notava in lui una certa rabbia.
Ran: 'È un mio compagno di scuola, è venuto qui per aiutarmi con i compiti.'
Conan: 'Di solito quando non sai fare qualcosa chiami Scinichi, perché non l'hai fatto?'
Yukoshi: 'Scinichi, quel detective con i neuroni fusi? "Oggi ho risolto un'altro caso", "Sono stato il più bravo" ma fammi il piacere.' Ran, a quell'imitazione, si mise a ridere.
Conan: 'Tu non sai niente di me e della mia vita!' La bambina sferró una gomitata a Conan per farlo ritornare in sè e fargli capire quello che aveva detto.
Conan: 'Intendevo di Scinichi.' Si salvó, come sempre, in calcio d'angolo.
Yukoshi: 'Calmati ragazzino, piuttosto dimmi quella è la tua amichetta? Potevi trovartene una più amichevole.'
Ad Ai quel commento non fece nè caldo e nè freddo, era abituata a certe cose.
Conan: 'Lei è molto più simpatica di quello che credi. Ah e poi non mi meraviglierei affatto, con certi tipi che frequenta Ran...' L'aveva detta grossa.
Ran: 'Ora basta litigare! Yukoshi non fare il bambino e tu piccoletto sei stato davvero un maleducato. Che mi dovevi dire?'
Conan: 'Andró in gita scolastica ad Osaka, ritorneremo fra una settimana. Ciao.' Detto questo i due piccoletti si diressero verso la scuola.
* * *
Maestra Kobayashi: 'Bambini forza salite!' Ripetè più volta la maestra assicurandosi che le sue parole fossero state ascoltate.
Genta: 'Conan, ti metti vicino a me?'
Conan: 'Mi dispiace Genta ma sto già con Ai peró ti ho portato questo.' Il ragazzino consegnó a Genta una scatola contenente del cibo.
Genta: 'Grazie Conan, sei un amico.'
Conan si sedette vicino ad Ai e il viaggio inizió.

Detective Conan.✨(in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora