La mia fottuta estate.

Capitolo I dove tutto è cominciato

Credo che per iniziare dovrei presentarmi...
Sono Sara ho 15 anni e sono una comune ragazza, minuta, con i capelli bruni e gli occhi chiari. Sono italiana, vivo a Milano in Lombardia. Sono qui per raccontarvi della mia estate. Iniziò tutto l'ultimo giorno di scuola, quel giorno, una volta giunta a casa, dopo aver festeggiato con i miei amici per la chiusura della scuola, vidi mio zio Riccardo e subito mi chiesi cosa ci facesse a casa mia dato che lui abita in Puglia, restai sull'uscio della porta e sentii lui e mia madre parlare  di me, mia mamma stava dicendo che mi avrebbe fatto bene andare con lui così mi preoccupai, entrai in casa facendo finta di non aver né visto né sentito nulla e feci finta di essere sorpresa per la sua presenza. Chiesi cosa fosse successo e mia mamma senza darmi risposta mi invitò a sedermi sul divano con loro. Prendendomi per mano mi disse che dovevo andare a lavorare nell'hotel per snob dello zio tutta l'estate e io subito strattonando via la sua mano risposi di no perché avevo in mente ben altri piani su come passare la mia estate. Marzia, mia madre, mi disse che non avevo scelta e riciclo la solita scusa che mi sono sentita dire negli ultimi 8 anni quando mi mollava dalla nonna, ovvero "tesoro, la tua mamma fa un lavoro molto importate e deve viaggiare molto, quindi dovrai stare da tua nonna mentre io non ci sarò", magari avessi conosciuto mio papá, sarebbe tutto diverso, non dovrei stare dai miei parenti ogni singolo giorno. Mia madre mi informò anche che sarei partita alle sette del mattino del giorno seguente e di conseguenza non sarei potuta andare con tutti i miei amici nella discoteca più cool di tutta Milano. Così informai i miei amici che non sarei potuta venire, ma non ho avuto il coraggio di digli che sarei partita per tutta l'estate.