Parte 1

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"La vita é una farsa dove tutti abbiamo una parte"
- Arthur Rimbaud


Se aveste chiesto a Gennaro cosa volesse fare da grande quando aveva cinque anni vi avrebbe sicuramente risposto ' l'astronauta! '.
Se glielo aveste chiesto a dieci avrebbe risposto ' ovviamente il calciatore ' anche se era sempre stato totalmente negato in quello sport, ma i suoi genitori non avevano proprio il coraggio di dirglielo.
Se invece lo aveste chiesto ad un Gennaro quindicenne vi avrebbe risposto con tutta la presunzione di un'adolescente che sa di essere bravo in qualcosa ' il cantante ' e poi avrebbe sbuffato annoiato.
Invece se glielo chiedeste oggi sicuramente vi risponderebbe ' tutto tranne che questo '.
Ed era esattamente questo che si ripeteva da qualche minuto mentre si trovava in ginocchio su un marciapiede umido e con la bocca occupata a dare piacere ad uno sconosciuto che venne dopo poco.
Schifato dal fatto che il tizio gli fosse venuto in bocca senza neanche avvertirlo Gennaro si alzò e sputò per terra pulendosi le labbra con le maniche della camicia sgualcita.
"È stato un piacere bambolina "disse l'uomo accarezzandogli la guancia e allungandogli delle banconote prima di lasciarlo da solo nel vicoletto dietro una famosa discoteca di Napoli.
"Vorrei poter dire lo stesso "commentò Genn a bassa voce mentre rientrava nel locale.
Spesso si era chiesto come ci era finito in questa situazione, fino a qualche mese prima era un felice ventenne, pieno di amici e la sua unica preoccupazione era su cosa avrebbe fatto il sabato sera seguente, ma dopo aver deciso di fare outing pubblicamente la sua vita era totalmente cambiata, i 'favolosi' amici che aveva prima erano spariti e i genitori lo avevano sbattuto fuori di casa perché 'ja chi cazzo lo vuole un figlio frocio'.
Da un giorno all'altro si era trovato solo, senza un posto in cui vivere e senza un soldo, ma fortunatamente una mattina, mentre girava nei bassi fondi della periferia di Napoli, era incappato, o meglio dire che si era scontrato con Federico che, vedendo come era ridotto, lo accolse nel suo piccolo bilocale e gli diede un lavoro, forse non onesto e gratificante come sperava, ma pur sempre un lavoro.
"Che cosa ti tormenta piccolo Rimbaud "gli chiese Fedez quando Genn si sedette difronte al bancone come era solito fare mentre era in attesa del prossimo vecchio bavoso.
"Non sei spiritoso Federì "sbuffò spostandosi dagli occhi i capelli che erano decisamente troppo lunghi "fammi un Long Island per favore ".
Il tatuato annuì, ma la preparazione del cocktail venne interrotta da Antonello il proprietario del locale.
"Non mi dispiace Genn, ma un gruppo di ragazzi ha chiesto di te per quella cosa "disse alzando le sopraccigli leggermente per rendere chiaro che si riferisse al suo lavoro.
"Antonè sai che io le cose di gruppo non le faccio ja "sbuffò "non c'è Shorty di solito per queste cose? "
"Dai Gennà pagano bene e poi hanno chiesto esplicitamente di te "gli spiegò "facciamo cosí, se vai ti do il 60% dell'incasso va bene? "Gli propose dandogli una pacca di incoraggiamento.
"Ok ci vado! "Si alzò e si sistemò al meglio la camicia stropicciata "tu preparami lo stesso il cocktail vedo di fare in fretta ".
Si fece spiegare bene dove si trovassero i ragazzi e li raggiunse all'entrata del locale.
Li vide stravaccati sui divanetti che ridevano e scherzavano, un moto di invidia si mosse dentro di lui, ma lo ricacciò giù perché, insomma, doveva sembrare professionale cazzo!
Per quanto potesse esse professionale una putt...
"Ehi bellezza finalmente! "Esclamò un ragazzo ricciolino alzandosi in piedi "ci hanno detto che sei il migliore "
Ridacchiò amaramente a sentire le parole del morettino che ora era accanto a lui e gli aveva messo il braccio attorno alle spalle.
"Beh si può dire così "disse Genn prima di ritornare serio "non sono solito fare cose di gruppo, sappiate che vi costerà un po' e...."
"Frena amico! "Disse un ragazzo biondino del divanetto "non è per noi! "
Gennaro aggrottò le sopracciglia confuso.
"Bellezza quello che Leo intendeva era che siamo qua per lui" e indicò un ragazzo moro in evidente disagio "sai è il suo compleanno "aggiunse come se fosse una cosa totalmente normare regalare ad un amico qualche ora con una prostituta.
Gennaro era sempre più confuso da quest'assurda situazione, ma alla vista di diverse banconote verdi gli fece totalmente dimenticare le sue preoccupazioni.
Non aveva mai visto così tanti soldi insieme.
"Fagli passare la miglior serata della sua vita mi raccomando "disse il ricciolino prima di fargli l'occhiolino e passargli la busta con le banconote.
"Questi sono per te Alé "gli lanciò diverse bustine argentate "fanne buon uso! "Rise.
Alessandro, Alessio o qualsiasi fosse il suo nome guardò in modo sconsolato e supplicante il suo gruppo di amici uscire.
"Antò! Leo! ... Cecio almeno tu "supplicò "tornate qui e finiamola con sta stronzata! "
Ma era troppo tardi e ormai erano usciti tutti lasciandolo da solo con quello che doveva essere il suo 'regalo'.
"Beh andiamo? "Chiese Genn al moro "non ho tutta la notte" si rigirò la busta tra le mani "o forse si vedendo quanto mi hanno lasciato qua i tuoi amici" sorrise.
"Io... guarda... non so se... "balbettò il moro alzandosi in piedi e sentendosi un po' a disagio sotto lo sguardo del ragazzo biondo che lo stava letteralmente squadrando da capo a piedi.
"Sei vergine "disse il biondino lasciando il moro a bocca aperta.
"Come? Scusa ma che domande sono?! "
"La mia infatti non era una domanda, era una semplice costatazione "rispose Gennaro alzando le spalle con noncuranza "seguimi "disse indicando con la testa l'uscita.
"Dove stiamo andando? "Domando il ragazzo quando furono fuori.
"L'unica stanza che ha questo pub\bordello è occupata quindi andiamo in un altro posto "si incamminò seguito a ruota dal moro "non dire a nessuno di questo posto ok? "
L'altro lo guardò annuendo.
"Comunque sono Alessio "disse raggiungendolo e allungando la mano in attesa di una stretta che non sarebbe mai arrivata.
"Per di qua "disse il biondo indicando un portone "comunque sono Genn"





CHE E' STA ROBA?!
Ve lo state chiedendo voi come me lo sto chiedendo io giuro, davvero non so cosa la mia mente malata e davvero deviata abbia creato!
Ma eccomi qua comunque a pubblicarla senza un reale motivo hahahaha se siete arrivate a leggere fino a qua siete persone davvero coraggiose non scoraggiate dai deliri di una ragazza davvero disagiata, grazie mille u.u
Non mi aspetto davvero che qualcuno stia qui a commentare perché, come ho ripetuto innumerevoli volte in poche righe, è davvero una storia davvero no sense dettata dalla noia e da stupide idee, ma nel caso qualcuno volesse farmi sapere cosa ne pensa in un commento (critiche, consigli, minacce sono sempre ben accetti) sarò felice di leggerli.
Per quanto riguarda la lunghezza della storia non penso che si dilungherà più di altri due capitoli, ma chi lo sa!
Beh che altro dire?! Grazie mille e alla prossima!

- Nao

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