Same Love

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Quando ero in terza elementare,

pensavo di essere gay.

Perché lo potevo disegnare, mio zio lo era

e tenevo la mia stanza in ordine.

Lo dissi a mia madre, le lacrime mi scorrevano sul viso,

lei rispose: "Beh, ti son piaciute le ragazze da prima dell'asilo."

Mi gasai.

Penso che lei avesse centrato il punto, no?

Quando lo conobbi eravamo solo bambini. Infantili, che non sapevano niente dell'amore e i suoi significati. I nostri genitori si conoscevano e, di conseguenza anche noi diventammo conoscenti.

Giocavamo, parlavamo, ridevamo. Inventavamo mondi immaginari con noi due protagonisti. Iniziai a sentire la sua mancanza la sera tardi, iniziavo a sentire qualcosa quando lo vedevo. Ero felice.

C'era qualcosa che mi attirava di quei occhi scuri.

Entrambi così diversi, eppure così simili.

Ad una cena, scoprimmo che all'inizio delle medie avremmo frequentato la stessa scuola. Lui rispose con un grugnito, mentre mi stringeva la mano sotto il tavolo. Io ridevo.

Quando dissi a mia mamma che mi piacevi, evidentemente non capì bene la frase.

"Lui non può piacerti." Mi disse. Ma io non capivo.

Perché non poteva piacermi, quando mi piaceva? L'amore non è forse questo?

Se ne andò lasciandomi un bacio in fronte. Io piangevo perché non sapevo chi ero.

Il giorno dopo lo dissi a lui, mi rispose - "Anche a me piaci, dobe." E mi diede una pacca sulla testa.

Io ridevo. Conscio che lui mi piaceva tanto.


"Dio ama tutti i suoi figli" è spesso dimenticato,

ma parafrasiamo un libro scritto,

3500 anni fa.

Non so...

Cominciammo le medie. Insistette per farci mettere in classe insieme, ovviamente vinse lui. Nessuno poteva dirti di no. E come si faceva? Dire di no agli occhi del mare?

Cominciava a piacermi. A piacermi parecchio. Ero preoccupato.

Mi continuavo a ripetere "Mettitela via. Passerà."

Non passò mai.

Crescevamo insieme, uscivamo insieme, parlavamo insieme. Tutto era dettato da Io e Te.

Lui cresceva fiero e spensierato, nessuno lo poteva scalfire. Io crescevo con la disinvoltura della mia famiglia. Da mio fratello in giro per il mondo, ad un padre impresario che non mi avrebbe mai accettato.

Eppure mi piacevi. Uscivo di casa solo per vederti, ero fin felice di aiutarti a studiare pur di stare con te.

Come mi aveva ridotto?

Alle medie si inizia a capire qualcosa. Del sesso e l'amore. Io ero quello al centro dell'attenzione, lui era sempre al mio fianco; pensavo di essere io quello forte. Ma quando lei si dichiarò a lui, il mio mondo sembrava essere in bianco e nero.

"E te cosa le hai risposto?" domandai frettolosamente. Avevo paura della verità, che non saresti sempre stato con me, non saresti mai stato mio.

Mi rincuorai - "Non mi piace lei." Mi risposi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 31, 2016 ⏰

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