Capitolo 1

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Mi prensento: mi chiamo Angel, Angelina per la precisione.
Ho 16 anni, sono una ragazza più o meno sveglia e intelligente, ho i capelli castani chiari e gli occhi così scuri da sembrare neri.
Su di me non c'è molto da dire, come ogni adolescente amo la musica e...ovviamente, essendo una ragazza, amo spettegolare di ragazzi.
Mi dovrò trasferire in California a causa della morte di mia madre.

1 settembre.

Ore 07:30.

Suona la sveglia.

Questa non è una giornata come tutte le altre, oggi mi trasferirò in California con mio padre e Edward.

Tutte le mie amiche, anche se dispiaciute, mi hanno detto <<Ma su, vai in una città dove puoi andare in spiaggia quando ti pare, non ti lamentare dai.>>

Fondamentalmente hanno anche ragione, non lo nego, ma trasferirmi a ricominciare una vita da capo, non mi entusiasma più di tanto.

Dopo aver dormito in aereo per non so quante ore, prendiamo la macchina e in non molto tempo arriviamo davanti ad una mega-villa dove, anche solo dal cancello d'entrata, si può notare che nel retro c'è una piscina, e non sembra neanche tanto piccola.

Chissà perché, ma il mio entusiasmo è decisamente cresciuto.

Mi fiondo davanti la porta e inizio a saltare come un grillo aspettando che mio padre trovi le chiavi ed apra la porta.

Appena entrati, rimango letteralmente a bocca aperta!

Cavolo.

È una casa stupenda! Solo il salotto è il doppio della mia vecchia casa a Londra.
La cucina è davvero enorme e salendo al piano di sopra si trovano le stanze, ognuna di esse ha già il nome di chi ne sarà il proprietario.

La mia è in fondo al corridoio.

La apro e rimango sbalordita. Un letto matrimoniale e un armadio dove ci stanno 3 volte i miei vestiti. Accanto ad esso vedo una porta e la apro...evviva! Ho pure il bagno personale!

Decido di andare a fare un giro per la città, vado in bagno e inizio a truccarmi.

Dopo 10 minuti scendo ed esco, nemmeno il tempo di dire <<che bella giornata>> che finisco in terra e mi sbuccio un ginocchio.

Sento due mani che mi afferrano per la vita e quando mi giro vedo un ragazzo alto, biondo e con gli occhi azzurri.

<<tutto bene?>> dice.
<<oh, si si tutto apposto>>
<<sicura? Vuoi che chiami qualcuno?>> mi chiede.
<<figurati, sto benissimo>> rispondo con una risatina da ebete.
<<beh se sei sicura okay. Piacere, Michael.>>
<<piacere, Angel.>>
<<wow hai davvero un nome bellissimo>> mi dice guardandomi con occhi affascinati.
Sapevo di non essere brutta, ma nemmeno tutta questa bellezza.
<<oh beh grazie, anche il tuo>> rispondo fredda, non sono mai stata una ragazza brava a flirtare.

Con occhi speranzosi mi chiede: <<ti va di fare un giro con me, Angel?>>

Wow.

Smetterò di Amarti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora