Capitolo 1~2D POV

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Di quel 15 agosto del 97... io ricordo tutto... dal momento in cui la sua auto si schiantò contro la vetrina del negozio di musica in cui lavoravo... non ho mai smesso di pensarci. Le urla delle persone che scappavano via, i pezzi di vetro che si infransero sul mio viso, il dolore del parafanghi che mi venne dritto in faccia e quella voce... rude ma piena di preoccupazione.
-Cosa ho fatto?! Devo chiamare un'ambulanza!- Ripeteva tenendomi la testa. Poco dopo il rumore delle sirene dell'ambulanza. Ero in stato comatoso, dicevano, non ero in grado nè di intendere nè di volere, ero paralizzato e non riuscivo a muovermi , ma riuscivo a sentire.
-Si riprenderà?!- Chiese ancora quella voce mentre il mio corpo veniva adagiato su una barella.
-Aah..io volevo solo rubare qualche sintetizzatore, non volevo far male a nessuno- Si sentiva il nervoso nelle sue parole, dette senza intenzione. Di certo non poteva rivelarsi molto intelligente dire di voler commettere una rapina, ma in quel momento sicuramente fu la prima cosa che gli venne in mente a sua discolpa. Non sapevo chi fosse... ma nonostante quello che aveva fatto, fu l'unico ad aiutarmi. Rimasi in ospedale per mesi, lui mi parlava... e io non potevo far altro che ascoltare, il suo nome era Murdoc Niccals.
-Dieci ore a settimana!- Diceva tra un sospiro e l'altro. L'odore di sigaretta era pungente nelle mie narici.
-Dieci ore qui con te...e trentamila ore di servizi sociali!- Lo sentivo camminare avanti e indietro a piedi del mio letto e il suo tono, da nervoso passò a rassegnato.
-So che non puoi sentirmi ma mi dispiace davvero, non volevo prenderti- Si mise a sedere sulla sedia accanto a me sospirando -Sai cosa?- Mi sussurrò all'orecchio -Ti porto a fare un giro... è notte fonda, nessuno saprà niente... e poi ti farà bene un pò d'aria fresca -Mi tolse la flebo e mi prese in braccio -Usciamo dalle scale di sicurezza, così nessuno ci vedrà- Disse in un bisbiglio, e poco dopo il vento fresco mi accarezzò il viso e lo sentii scendere lentamente le scale...il mio cuore batteva forte, non ne sapevo il motivo. Lo sentii aprire lo sportello di una macchina e mi mise a sedere. Qualche attimo dopo mise in moto e cominciò a parlare.
-Sai, ho sempre desiderato mettere su una band tutta mia...io suono il basso e ho fatto parte di qualche band, ma tutte poco rilevanti... io voglio creare qualcosa di grande, qualcosa che passi alla storia!- Diceva come se stesse assaporando l'ebbrezza della cosa. Un sospiro interruppe il suo monologo -Senti qua - Accese la radio e partì la traccia di un cd, una serie di note di basso scandivano il tempo e quella stessa voce che fin ora mi aveva parlato, cantava di raggi di sole in una borsa...
- L'ho chiamata Clint Eastwood... hai presente l'attore de "il buono, il brutto e il cattivo"? ...è solo un estratto ma...- Sospirò.
- Ahh... ma che mi è saltato in mente, portare un ragazzo in coma con me e aspettare pure che mi ascolti ...sono un coglione... meglio tornare indietro-
A quelle parole mi prese un tonfo al cuore, a me piaceva ascoltarlo parlare, e la sua musica era fantastica! Allora mi sforzai di aprire gli occhi con tutto me stesso, volevo fargli capire che c'ero! E ci riuscii. Nello specchietto retrovisore vidi i miei occhi riflessi di cui il destro completamente nero, ma non badai molto al mio aspetto e la prima cosa che feci fu cercare di rispondergli.
-Mi piace la tua canzone- Dissi, ma non penso che se lo aspettasse. Lo vidi alzare lo sguardo sorpreso nello specchietto: un occhio dall'iride nera, e un altro rosso semi coperti da una folta frangia di capelli scuri -Hai parlato?!- Esclamò, ma non feci in tempo a rispondere che proprio in quel preciso momento una macchina ci tagliò la strada e lui sterzò tutto da una parte, il mio sportello si aprì e io caddi bruscamente fuori mentre la sua macchina si andò a schiantare contro un palo. Ero debole e dolorante ma con tutte le forze che mi erano rimaste mi rialzai e con la lingua assaporai il sangue che usciva dal mio labbro. Mi avvicinai preoccupato alla macchina dalla quale uscì lui... per fortuna illeso; mi guardò allibito... quegli occhi sbarrati e la bocca semi aperta. Aveva il naso schiacciato, come quello di un pugile che aveva preso troppi pugni in faccia, solo a vederlo si capiva che ne aveva passate tante. Continuava a fissarmi quasi come se avessi qualcosa che non andasse.
- I tuoi occhi... - Disse inclinando la testa leggermente da un lato come se avesse visto qualcosa di nuovo; io continuavo a non capire, solo dopo essermi specchiato sulla vetrina di un negozio realizzai ciò che mi era accaduto. Avevo gli occhi completamente neri, non si vedeva nè l'iride nè tantomeno il bianco, erano diventati color pece.
-Ifema...- commentò lui accendendosi una sigaretta. A quanto pareva sembrava fosse abituato ad incidenti stradali visto che era rimasto tranquillo. - I dottori hanno detto che si tratta di un ifema, praticamente, una rottura permanente dei vasi sanguigni...ma avevano detto solo ad un occhio... -
Io continuavo a fissare il mio viso nel vetro e solo quando aprii leggermente la bocca feci caso all' assenza dei miei due incisivi superiori. - Probabilmente l'altro te lo sei fatto adesso...- Proseguì lui. i miei occhi si riempirono di lacrime che cominciarono a rigarmi le guance, rimasi lì immobile a guardare ciò che ero diventato...
-Heeey, dai non fare così- Sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle da dietro
- Guarda che non sei affatto male...- Osservava insieme a me il mio riflesso
-Alto, con questi capelli blu, quegli occhi neri...-
Io tiravo su con il naso, costringendomi a guardare i lati positivi.
-Saresti perfetto!- Esclamò poi di scatto, illuminato da un idea.
-Per cosa?- Chiesi io con un singhiozzo e lo sguardo rivolto verso il basso.
-Per la mia band! Saresti perfetto! - Fece soddisfatto un tiro di sigaretta -Lavoravi in un negozio di musica noh? Che sai fare?- chiese
-Io...io...so suonare la tastiera... e...e la melodica...-
-Mhhm...e sapresti cantare?-
-Beh sì...-
-Bene! Perfetto sei assunto 2D-
-2D?-
-Esatto, 2-D che sta per le due depressioni che hai negli occhi-
-2D- ripetei io. Suonava bene come nome, molto meglio di Stuart Tusspot o Stu-Pot
-2D- ripetè anche lui confermando. E da quel giorno divenni 2D.

^///^ANGOLO AUTRICE^///^
Ciao! Colgo l'occasione per ringraziare chiunque abbia iniziato a leggere questa fanfiction, avevo intenzione di raccontare la storia dei gorillaz da vari punti di vista speriamo di riuscirci! Se vi è piaciuto questo primo capitolo lasciate una stellina☆ e se trovate qualche errore vi prego di farmelo presente perchè scrivendo con il telefono alle volte non ci faccio nemmeno caso xD ciao ciao :3 ♡

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